Trenitalia e lo spot che non piace al web

About the Author: Redazione ViviCreativo

Published On: 16 Giugno 2015

Tempo stimato per la lettura: 1,8 minuti

Certamente vi sarà capitato nell’ultima settimana di assistere in tv allo spot pubblicitario lanciato da Trenitalia in cui viene presentato il primo Frecciarossa 1000, il treno ad Alta Velocità in grado di viaggiare su tutte le reti AV d’Europa e di raggiungere la velocità massima di 400Km/h grazie ai 16 potenti motori distribuiti su tutte le carrozze.

Uno spot dal sapore antico per un servizio che promette di essere futuristico, per cui Trenitalia si è affidata al regista Pupi Avati. Il regista ha prodotto un docufilm di 45 minuti in cui racconta un secolo di storia del nostro Paese attraverso il viaggio di un treno che parte nel 1915 e arriva nel 2015 con il Frecciarossa 1000 all’EXPO di Milano.

Da questo corto è stato estratto uno spot che pubblicizza il servizio. Nel girato di circa un minuto si vede un bambino degli anni 50 che sta per partire insieme ai figli degli altri ferrovieri, ma finisce per perdere il treno. In suo soccorso arriva dal futuro il Frecciarossa 1000. “Li raggiungiamo?”, gli chiede il macchinista. Lui, con occhi sognanti, risponde: “Da questo treno non voglio scendere più“.

Trenitalia negli ultimi anni ha notevolmente migliorato il proprio servizio (quello di fascia alta, mentre sulle tratte locali e regionali i disservizi continuano ad aumentare), e anche la comunicazione è in generale migliorata, con soggetti credibili e un tone-of-voice autorevole. Ma lo spot prodotto dal celebre regista sta ricevendo non poche critiche sul web.

Alcuni lo hanno definito “il più brutto di tutti i tempi“. In molti lo stanno criticando per l’assoluta mancanza di ritmo e perché lo ritengono poco adatto a promuovere un servizio tanto innovativo. “Un soggetto di Tornatore diretto da Lory Del Santo”, ”sembra un film horror”, ”piuttosto fate funzionare wi-fi e aria condizionata”, sono solo alcuni dei commenti che si leggono sui social network, dove Trenitalia viene presa di mira con molta ironia.

E c’è chi su Youtube si è inventato anche dissacranti parodie e mash-up.

Stefania Ferraro

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Published On: 16 Giugno 2015

About the Author: Redazione ViviCreativo

Tempo stimato per la lettura: 5 minuti

Certamente vi sarà capitato nell’ultima settimana di assistere in tv allo spot pubblicitario lanciato da Trenitalia in cui viene presentato il primo Frecciarossa 1000, il treno ad Alta Velocità in grado di viaggiare su tutte le reti AV d’Europa e di raggiungere la velocità massima di 400Km/h grazie ai 16 potenti motori distribuiti su tutte le carrozze.

Uno spot dal sapore antico per un servizio che promette di essere futuristico, per cui Trenitalia si è affidata al regista Pupi Avati. Il regista ha prodotto un docufilm di 45 minuti in cui racconta un secolo di storia del nostro Paese attraverso il viaggio di un treno che parte nel 1915 e arriva nel 2015 con il Frecciarossa 1000 all’EXPO di Milano.

Da questo corto è stato estratto uno spot che pubblicizza il servizio. Nel girato di circa un minuto si vede un bambino degli anni 50 che sta per partire insieme ai figli degli altri ferrovieri, ma finisce per perdere il treno. In suo soccorso arriva dal futuro il Frecciarossa 1000. “Li raggiungiamo?”, gli chiede il macchinista. Lui, con occhi sognanti, risponde: “Da questo treno non voglio scendere più“.

Trenitalia negli ultimi anni ha notevolmente migliorato il proprio servizio (quello di fascia alta, mentre sulle tratte locali e regionali i disservizi continuano ad aumentare), e anche la comunicazione è in generale migliorata, con soggetti credibili e un tone-of-voice autorevole. Ma lo spot prodotto dal celebre regista sta ricevendo non poche critiche sul web.

Alcuni lo hanno definito “il più brutto di tutti i tempi“. In molti lo stanno criticando per l’assoluta mancanza di ritmo e perché lo ritengono poco adatto a promuovere un servizio tanto innovativo. “Un soggetto di Tornatore diretto da Lory Del Santo”, ”sembra un film horror”, ”piuttosto fate funzionare wi-fi e aria condizionata”, sono solo alcuni dei commenti che si leggono sui social network, dove Trenitalia viene presa di mira con molta ironia.

E c’è chi su Youtube si è inventato anche dissacranti parodie e mash-up.

Stefania Ferraro

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