Colori, tessuti e spiritualità: il mondo sospeso di Ernesto Neto a Parigi

About the Author: Cristina Biordi

Published On: 7 Giugno 2025

Tempo stimato per la lettura: 3 minuti

Parigi, estate 2025. La capitale francese si trasforma in un giardino sensoriale grazie all’artista brasiliano Ernesto Neto, che dal 6 giugno al 31 agosto 2025 presenta la sua nuova installazione monumentale, Nosso Barco Tambor Terra, nel cuore del Grand Palais. Questo progetto segna un incontro tra la tradizione e l’innovazione, tra la spiritualità ancestrale e la modernità urbana, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva senza precedenti.

Un viaggio tra terra e cielo

Immaginate di entrare in una foresta sospesa, dove la gravità sembra dissolversi e ogni passo è un incontro con la natura. Sotto la maestosa volta del Grand Palais, Neto ha creato un’opera che sfida le leggi dello spazio e del tempo. Realizzata con oltre 5.700 metri di chintz, una tela di cotone economica ma ricca di significato in Brasile, l’installazione si sviluppa in una rete di forme organiche che invitano il visitatore a perdersi in un labirinto di colori e profumi. La scelta del chintz non è casuale: questo materiale, tradizionalmente utilizzato per l’arredamento domestico in Brasile, diventa qui simbolo di un ritorno alle radici e di un legame profondo con la cultura popolare.

Veduta mostra Nosso Barco Tambor Terra © cristinabiordi

Un concerto immaginario

Ma Nosso Barco Tambor Terra non è solo visiva: è anche sonora. All’interno dell’opera, strumenti musicali provenienti da diverse culture sono sospesi, pronti a essere suonati dai visitatori. Il 8 giugno, in occasione del primo weekend di apertura, un concerto speciale trasformerà l’installazione in un palcoscenico vivente, dove le percussioni africane, brasiliane, asiatiche e europee si fonderanno in una sinfonia globale. Questo evento sottolinea l’intento di Neto di creare un’opera che sia anche un luogo di incontro e di scambio culturale, dove la musica diventa linguaggio universale.

Un’esperienza sensoriale totale

Neto invita il pubblico a vivere l’arte con tutti i sensi. All’interno dell’installazione, il terreno è ricoperto da scaglie di corteccia, mentre l’aria è pervasa da fragranze di spezie come cannella e curcuma. Piccole nicchie offrono spazi per la meditazione, il riposo e la riflessione. Ogni elemento è pensato per stimolare una connessione profonda tra corpo, mente e ambiente circostante. Questa attenzione ai dettagli sensoriali riflette l’approccio olistico di Neto, che considera l’arte come un mezzo per risvegliare la consapevolezza e la presenza nel momento.

Un dialogo con l’arte brasiliana

Nosso Barco Tambor Terra non è un’opera isolata, ma un dialogo con altri artisti brasiliani contemporanei. Accanto all’installazione di Neto, sono esposte le opere di Agrade Camíz, Vinicius Gerheim, Antonio Obá e Marina Perez Simão. Le loro tele, dai toni intensi e dalle forme evocative, arricchiscono l’esperienza, offrendo diverse prospettive sulla cultura e sull’identità brasiliana. Questo dialogo tra le opere evidenzia la ricchezza e la diversità della scena artistica brasiliana, creando un ambiente in cui le diverse voci si intrecciano e si arricchiscono a vicenda.

Un ponte tra culture

Con Nosso Barco Tambor Terra, Neto crea un “barco tambor” – una nave che attraversa le acque della storia e della memoria, portando con sé le voci di popoli lontani. L’opera diventa così un simbolo di connessione tra culture, un invito a riflettere sulle nostre radici comuni e sulle storie condivise. In un mondo sempre più globalizzato e interconnesso, questa installazione offre uno spazio di riflessione sulla nostra identità collettiva e sulla necessità di costruire ponti tra le diverse culture.

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Parigi, estate 2025. La capitale francese si trasforma in un giardino sensoriale grazie all’artista brasiliano Ernesto Neto, che dal 6 giugno al 31 agosto 2025 presenta la sua nuova installazione monumentale, Nosso Barco Tambor Terra, nel cuore del Grand Palais. Questo progetto segna un incontro tra la tradizione e l’innovazione, tra la spiritualità ancestrale e la modernità urbana, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva senza precedenti.

Un viaggio tra terra e cielo

Immaginate di entrare in una foresta sospesa, dove la gravità sembra dissolversi e ogni passo è un incontro con la natura. Sotto la maestosa volta del Grand Palais, Neto ha creato un’opera che sfida le leggi dello spazio e del tempo. Realizzata con oltre 5.700 metri di chintz, una tela di cotone economica ma ricca di significato in Brasile, l’installazione si sviluppa in una rete di forme organiche che invitano il visitatore a perdersi in un labirinto di colori e profumi. La scelta del chintz non è casuale: questo materiale, tradizionalmente utilizzato per l’arredamento domestico in Brasile, diventa qui simbolo di un ritorno alle radici e di un legame profondo con la cultura popolare.

Veduta mostra Nosso Barco Tambor Terra © cristinabiordi

Un concerto immaginario

Ma Nosso Barco Tambor Terra non è solo visiva: è anche sonora. All’interno dell’opera, strumenti musicali provenienti da diverse culture sono sospesi, pronti a essere suonati dai visitatori. Il 8 giugno, in occasione del primo weekend di apertura, un concerto speciale trasformerà l’installazione in un palcoscenico vivente, dove le percussioni africane, brasiliane, asiatiche e europee si fonderanno in una sinfonia globale. Questo evento sottolinea l’intento di Neto di creare un’opera che sia anche un luogo di incontro e di scambio culturale, dove la musica diventa linguaggio universale.

Un’esperienza sensoriale totale

Neto invita il pubblico a vivere l’arte con tutti i sensi. All’interno dell’installazione, il terreno è ricoperto da scaglie di corteccia, mentre l’aria è pervasa da fragranze di spezie come cannella e curcuma. Piccole nicchie offrono spazi per la meditazione, il riposo e la riflessione. Ogni elemento è pensato per stimolare una connessione profonda tra corpo, mente e ambiente circostante. Questa attenzione ai dettagli sensoriali riflette l’approccio olistico di Neto, che considera l’arte come un mezzo per risvegliare la consapevolezza e la presenza nel momento.

Un dialogo con l’arte brasiliana

Nosso Barco Tambor Terra non è un’opera isolata, ma un dialogo con altri artisti brasiliani contemporanei. Accanto all’installazione di Neto, sono esposte le opere di Agrade Camíz, Vinicius Gerheim, Antonio Obá e Marina Perez Simão. Le loro tele, dai toni intensi e dalle forme evocative, arricchiscono l’esperienza, offrendo diverse prospettive sulla cultura e sull’identità brasiliana. Questo dialogo tra le opere evidenzia la ricchezza e la diversità della scena artistica brasiliana, creando un ambiente in cui le diverse voci si intrecciano e si arricchiscono a vicenda.

Un ponte tra culture

Con Nosso Barco Tambor Terra, Neto crea un “barco tambor” – una nave che attraversa le acque della storia e della memoria, portando con sé le voci di popoli lontani. L’opera diventa così un simbolo di connessione tra culture, un invito a riflettere sulle nostre radici comuni e sulle storie condivise. In un mondo sempre più globalizzato e interconnesso, questa installazione offre uno spazio di riflessione sulla nostra identità collettiva e sulla necessità di costruire ponti tra le diverse culture.

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