Thomas J Price a Firenze: una figura contemporanea nel cuore del Rinascimento

About the Author: Redazione ViviCreativo

Published On: 15 Marzo 2025

Tempo stimato per la lettura: 2,9 minuti

Una giovane donna, dorata e immobile, siede in Piazza della Signoria. Niente trionfi, niente spade, nessun gesto epico. Solo uno smartphone tra le mani. È “Time Unfolding” di Thomas J Price, ed è il segno che la storia dell’arte – anche a Firenze – ha deciso di voltare pagina.

Dal 14 marzo al 14 settembre 2025, Firenze apre le sue piazze e i suoi palazzi alla visione potente e poetica dello scultore britannico Thomas J Price. Dopo Koons, Vezzoli, Fischer, Fabre e Moore, è il suo turno di sfidare i giganti del passato nella stessa arena: Piazza della Signoria. E lo fa portando al centro della scena non un eroe o un dio, ma una donna qualunque. Alta quasi quattro metri, realizzata in bronzo dorato, senza piedistallo. È la quotidianità a diventare monumento.

L’arte fuori dai musei, dentro la città

“Time Unfolding” è solo il punto di partenza di un percorso diffuso che si estende da Piazza della Signoria a Palazzo Vecchio, fino al Museo Novecento. In ognuno di questi luoghi, le opere di Price sfidano la tradizione e interrogano il presente: chi rappresentiamo nei nostri spazi pubblici? Quali corpi celebriamo? Che volto diamo al potere?

Figure comuni, identità straordinarie

Le sue sculture, come A Kind of Confidence o Through a Steady Gaze, colpiscono per la loro capacità di fondere introspezione psicologica e presenza scultorea. Realizzate in materiali nobili come bronzo e marmo, ma spesso ispirate a volti anonimi, ci pongono di fronte a una nuova monumentalità: quella della persona reale, della fragilità che diventa forza, della presenza che non ha bisogno di un passato glorioso per essere legittimata.

Una donna tra i titani

Nella Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio, a pochi metri dalla Giuditta di Donatello, Price installa A Place Beyond: una giovane donna contemporanea, ritratta in un momento qualsiasi, assorta nel suo telefono. Non uccide nessun Oloferne, non solleva teste, non conquista territori. Ma conquista, con la sua sola presenza, uno spazio che per secoli è stato riservato agli “eroi” della storia e della leggenda. È un gesto sottile, ma dirompente.

Un artista, tante domande

Price non dà risposte. Le sue sculture sono inviti a pensare, a osservare, a mettere in dubbio. Concepiti con un ibrido tra scultura classica e tecnologie digitali, i suoi lavori nascono da un’urgenza critica: rivedere le gerarchie, smantellare gli stereotipi, rinegoziare il nostro modo di guardare. Lo spettatore è coinvolto, provocato, chiamato in causa. Sempre.

Firenze guarda al futuro

Questa mostra – curata da Sergio Risaliti e promossa dal Museo Novecento – è un manifesto del presente. Firenze, culla del Rinascimento, si mostra ancora una volta capace di guardare avanti, contaminando il mito con la realtà, la celebrazione del potere con la sua critica. Thomas J Price ci ricorda che anche una semplice figura in sandali può cambiare il corso della narrazione.

 

Crediti foto:

Thomas J Price in Florence Installation View, Palazzo Vecchio Firenze (2025) ©Thomas J Price. Courtesy the artist and Hauser & Wirth ph. Ela Bialkowska OKNO Studio

Thomas J Price in Florence Installation View, Museo Novecento Firenze (2025) ©Thomas J Price. Courtesythe artist and Hauser & Wirth

Thomas J Price ©Thomas J Price, courtesy the artist andHauser & Wirth.Photo: Ollie Adegboye

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Published On: 15 Marzo 2025

About the Author: Redazione ViviCreativo

Tempo stimato per la lettura: 9 minuti

Una giovane donna, dorata e immobile, siede in Piazza della Signoria. Niente trionfi, niente spade, nessun gesto epico. Solo uno smartphone tra le mani. È “Time Unfolding” di Thomas J Price, ed è il segno che la storia dell’arte – anche a Firenze – ha deciso di voltare pagina.

Dal 14 marzo al 14 settembre 2025, Firenze apre le sue piazze e i suoi palazzi alla visione potente e poetica dello scultore britannico Thomas J Price. Dopo Koons, Vezzoli, Fischer, Fabre e Moore, è il suo turno di sfidare i giganti del passato nella stessa arena: Piazza della Signoria. E lo fa portando al centro della scena non un eroe o un dio, ma una donna qualunque. Alta quasi quattro metri, realizzata in bronzo dorato, senza piedistallo. È la quotidianità a diventare monumento.

L’arte fuori dai musei, dentro la città

“Time Unfolding” è solo il punto di partenza di un percorso diffuso che si estende da Piazza della Signoria a Palazzo Vecchio, fino al Museo Novecento. In ognuno di questi luoghi, le opere di Price sfidano la tradizione e interrogano il presente: chi rappresentiamo nei nostri spazi pubblici? Quali corpi celebriamo? Che volto diamo al potere?

Figure comuni, identità straordinarie

Le sue sculture, come A Kind of Confidence o Through a Steady Gaze, colpiscono per la loro capacità di fondere introspezione psicologica e presenza scultorea. Realizzate in materiali nobili come bronzo e marmo, ma spesso ispirate a volti anonimi, ci pongono di fronte a una nuova monumentalità: quella della persona reale, della fragilità che diventa forza, della presenza che non ha bisogno di un passato glorioso per essere legittimata.

Una donna tra i titani

Nella Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio, a pochi metri dalla Giuditta di Donatello, Price installa A Place Beyond: una giovane donna contemporanea, ritratta in un momento qualsiasi, assorta nel suo telefono. Non uccide nessun Oloferne, non solleva teste, non conquista territori. Ma conquista, con la sua sola presenza, uno spazio che per secoli è stato riservato agli “eroi” della storia e della leggenda. È un gesto sottile, ma dirompente.

Un artista, tante domande

Price non dà risposte. Le sue sculture sono inviti a pensare, a osservare, a mettere in dubbio. Concepiti con un ibrido tra scultura classica e tecnologie digitali, i suoi lavori nascono da un’urgenza critica: rivedere le gerarchie, smantellare gli stereotipi, rinegoziare il nostro modo di guardare. Lo spettatore è coinvolto, provocato, chiamato in causa. Sempre.

Firenze guarda al futuro

Questa mostra – curata da Sergio Risaliti e promossa dal Museo Novecento – è un manifesto del presente. Firenze, culla del Rinascimento, si mostra ancora una volta capace di guardare avanti, contaminando il mito con la realtà, la celebrazione del potere con la sua critica. Thomas J Price ci ricorda che anche una semplice figura in sandali può cambiare il corso della narrazione.

 

Crediti foto:

Thomas J Price in Florence Installation View, Palazzo Vecchio Firenze (2025) ©Thomas J Price. Courtesy the artist and Hauser & Wirth ph. Ela Bialkowska OKNO Studio

Thomas J Price in Florence Installation View, Museo Novecento Firenze (2025) ©Thomas J Price. Courtesythe artist and Hauser & Wirth

Thomas J Price ©Thomas J Price, courtesy the artist andHauser & Wirth.Photo: Ollie Adegboye

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