Physis and Rendering di Vincenzo Marsiglia

About the Author: Redazione ViviCreativo

Published On: 28 Gennaio 2023

Tempo stimato per la lettura: 2,4 minuti

NFT olografici e fotografie digitali, realtà aumentata e occhiale hololens incontrano le nuove frontiere del contemporaneo, nel cuore di Roma. L’esposizione Physis and rendering, personale di Vincenzo Marsiglia presso Visionarea Art Space, permette – dal 1° febbraio al 25 marzo 2023 – di fare un’esperienza unica. Un incontro ravvicinato con le nuove frontiere dell’arte contemporanea, tra digitale e reale. Physis and rendering è organizzata con il supporto della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele.

La creazione al plurale

La mostra, a cura di Davide Silvioli con la collaborazione di Davide Sarchioni, presenta l’opera di Vincenzo Marsiglia, artista dalla profonda attitudine interdisciplinare. I lavori in esposizione vanno, infatti, da esiti rispettivi delle serie Fold, Modus, Star stone, Prospect, fino a NFT olografici e fotografie digitali eseguite con il dispositivo Hololens 2: visore di ultima generazione a realtà mista e aumentata, applicato per la prima volta nel campo di ricerca delle arti visive dallo stesso Marsiglia.

L’esposizione raccorda quindi una cerchia di opere distintive degli indirizzi di ricerca intrapresi dall’artista durante il suo percorso pluriennale, al punto da restituirne una versione sintetica e paradigmatica.

Contesti alternativi e complementari

«La mostra – scrive il curatore Davide Silvioli – approfondisce la complessità dell’operato dell’artista attraverso una chiave di lettura critica mirata a stabilire continuità tra risultati dovuti a processi differenti. Dalla realtà tangibile della physis alla realtà virtuale del rendering, l’identità del progetto replica la facoltà della ricerca di Marsiglia di saper abitare entrambi questi emisferi del reale, rilevandone punti di contatto.

Termine costante di un lessico evidentemente declinato al plurale è la nota Unità Marsiglia (UM): un modulo grafico dalla forma di stella a quattro punte. Quest’ultima corrisponde all’ente fondamentale del suo universo estetico, unità indivisibile di tutto l’esperibile artistico».

Fusione tra digitale e reale

«La peculiarità di Vincenzo Marsiglia risiede nell’individuare sempre nuove soluzioni per lavorare sulla realtà aumentata e sviluppare in modi innovativi la possibilità di interagire con lo spazio reale attraverso la tecnologia», commenta il Prof. Emanuele che aggiunge: «L’interesse dell’artista si focalizza in particolare sul dialogo fisico/digitale, che è il mezzo permettere in relazione la dimensione visionaria di chi fa arte con il mondo concreto e tangibile che ci circonda».

«La mostra Physis and rendering si qualifica dunque come un vero e proprio viaggio esperienziale, laddove il potere delle tecnologie è anche questo: far vivere esperienze nuove e creare inedite visioni», conclude il presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale.

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Published On: 28 Gennaio 2023

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Tempo stimato per la lettura: 7 minuti

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La mostra, a cura di Davide Silvioli con la collaborazione di Davide Sarchioni, presenta l’opera di Vincenzo Marsiglia, artista dalla profonda attitudine interdisciplinare. I lavori in esposizione vanno, infatti, da esiti rispettivi delle serie Fold, Modus, Star stone, Prospect, fino a NFT olografici e fotografie digitali eseguite con il dispositivo Hololens 2: visore di ultima generazione a realtà mista e aumentata, applicato per la prima volta nel campo di ricerca delle arti visive dallo stesso Marsiglia.

L’esposizione raccorda quindi una cerchia di opere distintive degli indirizzi di ricerca intrapresi dall’artista durante il suo percorso pluriennale, al punto da restituirne una versione sintetica e paradigmatica.

Contesti alternativi e complementari

«La mostra – scrive il curatore Davide Silvioli – approfondisce la complessità dell’operato dell’artista attraverso una chiave di lettura critica mirata a stabilire continuità tra risultati dovuti a processi differenti. Dalla realtà tangibile della physis alla realtà virtuale del rendering, l’identità del progetto replica la facoltà della ricerca di Marsiglia di saper abitare entrambi questi emisferi del reale, rilevandone punti di contatto.

Termine costante di un lessico evidentemente declinato al plurale è la nota Unità Marsiglia (UM): un modulo grafico dalla forma di stella a quattro punte. Quest’ultima corrisponde all’ente fondamentale del suo universo estetico, unità indivisibile di tutto l’esperibile artistico».

Fusione tra digitale e reale

«La peculiarità di Vincenzo Marsiglia risiede nell’individuare sempre nuove soluzioni per lavorare sulla realtà aumentata e sviluppare in modi innovativi la possibilità di interagire con lo spazio reale attraverso la tecnologia», commenta il Prof. Emanuele che aggiunge: «L’interesse dell’artista si focalizza in particolare sul dialogo fisico/digitale, che è il mezzo permettere in relazione la dimensione visionaria di chi fa arte con il mondo concreto e tangibile che ci circonda».

«La mostra Physis and rendering si qualifica dunque come un vero e proprio viaggio esperienziale, laddove il potere delle tecnologie è anche questo: far vivere esperienze nuove e creare inedite visioni», conclude il presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale.

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