La Commanderie de Peyrassol: il suo gioiello gastronomico Chez Jeannette e il conviviale Bistrot de Lou

Tempo stimato per la lettura: 6,3 minuti
Immersa nel cuore di 950 ettari di vigneti biologici, la Commanderie de Peyrassol a Flassans-sur-Issole è una destinazione dove la cultura del vino si intreccia con l’arte contemporanea, l’eccellenza gastronomica e un’accoglienza dal fascino autentico. Fondato nel XIII secolo dai Templari, il Domaine è oggi un’oasi di eleganza rurale, dove ogni dettaglio racconta una storia.
Oltre alla visita delle cantine, alle degustazioni e a una passeggiata nei giardini della bastide — riconosciuti come «Jardins remarquables» — l’esperienza culinaria è un momento imprescindibile. Due ristoranti celebrano i sapori della tenuta: il Bistrot de Lou, affacciato sulla piazza del villaggio, e Chez Jeannette, con la sua terrazza panoramica che domina le antiche vigne del Château Peyrassol. In cucina, i prodotti dell’orto e della fattoria biologica danno vita a piatti essenziali e intensi, autentica espressione del territorio.
Leggi anche: L’arte de non essere voraci: la mostra poetica e politica di Jonathas de Andrade alla Commanderie de Peyrassol
Chez Jeannette: l’album della perfezione gastronomica
Il ristorante Chez Jeannette ha conquistato la sua prima Stella Michelin, ottenendo nel 2025 il prestigioso riconoscimento. Precedentemente premiato con due toques e 14,5/20 da Gault et Millau nel 2024, il locale propone una cucina stagionale raffinata, con ortaggi e carni prodotti direttamente in azienda. Il menu cambia in funzione delle stagioni, sempre con un occhio a creatività e radici regionali.
Chef Benjamin Le Balch: un talento in ascesa
Dietro ai fornelli brilla Benjamin Le Balch, trentunenne originario della regione parigina, con esperienze significative in Svizzera e nel ristorante stellato L’Aparté di Ginevra. Mentor di Benjamin è lo chef doppiamente stellato Michel Portos, Chef dell’anno Gault et Millau 2012, che ha condiviso la visione gastronomica e l’impegno per il prodotto locale. Benjamin ha ottenuto la Stella dopo appena un anno di attività: un risultato “emozionante, stressante… incredibile”.
Una delle creazioni emblematiche dello chef è la zucchina: bruciata, cruda, cotta, aromatizzata con limone nero, basilico, olio d’oliva e bergamotto. Questo piatto, presentato durante l’estate, ha catturato l’attenzione per l’equilibrio di texture, freschezza e inventiva, incarnando al meglio l’anima della cucina del Mediterraneo.
Un rendez‑vous per epicurei tra arte e natura
Il ristorante vanta una suggestiva terrazza panoramica costruita su palafitte, con vista sulle antiche vigne e le bandiere colorate dell’installazione di Daniel Buren. L’interno, luminosa e moderno, è decorato con opere d’arte, tra cui specchi di Bertrand Lavier e sculture di Loris Cecchini. Il servizio, guidato da Marlène Thorel, offre un’accoglienza genuina ed elegante, in linea con lo spirito rilassante del luogo.
Chez Jeannette è molto più di un ristorante: è un rendez‑vous per epicurei, dove ortaggi biologici, creatività culinaria e paesaggio provenzale si fondono. Lo chef Benjamin Le Balch, sostenuto da una squadra appassionata e dal tocco esperto di Michel Portos, ha trasformato la cucina in un’esperienza intima e innovativa. Il piatto emblematico della zucchina ne è la prova: semplice nella materia prima, sorprendente nell’esecuzione.
Una brigata giovane e affiatata
Chez Jeannette si distingue non solo per la qualità della sua cucina, ma anche per l’energia della sua brigata giovane e dinamica, guidata con passione dallo chef Benjamin Le Balch. La squadra, composta da professionisti under 35, porta in cucina entusiasmo, curiosità e uno spirito collaborativo raro, che si riflette in ogni piatto servito. Marie Bousquet, sous-cheffe, si distingue per la delicatezza delle sue composizioni e la cura maniacale negli equilibri aromatici, mentre i dessert dello chef patissier Victor Lorente uniscono freschezza, precisione e creatività grazie ad una tecnica raffinata e audace nei giochi di texture e sapore.
Questa giovinezza non significa inesperienza, ma piuttosto una voglia continua di sperimentare, apprendere e migliorare. L’ambiente di lavoro, alimentato da un forte senso di appartenenza e rispetto reciproco, permette a ciascun membro del team di esprimere la propria creatività, contribuendo così all’identità contemporanea e in evoluzione del ristorante. In sala a garantire l’eleganza, l’organizzazione e l’accoglienza, la maître d’hôtel Marlène Thorel.
Armonie di stagione in tre o cinque portate
Chez Jeannette propone due percorsi degustazione che riflettono l’approccio creativo e stagionale dello chef Benjamin Le Balch: il menù in 3 tempi, perfetto per chi desidera un assaggio raffinato della cucina del ristorante, e il menù in 5 tempi, pensato come un vero e proprio viaggio gastronomico. Entrambi cambiano regolarmente, seguendo la stagionalità dei prodotti coltivati nei terreni della Commanderie de Peyrassol e nei dintorni. Il percorso in 3 portate offre un equilibrio tra semplicità ed eleganza, mentre quello in 5 tempi consente allo chef di esprimersi con maggiore libertà, introducendo piatti più complessi e sorprendenti, spesso giocando con consistenze, temperature e accostamenti insoliti. I menù sono disponibili anche in versione vegetariana e possono essere accompagnati da una selezione di vini in abbinamento, scelta con cura dalla sommelier per esaltare ogni portata.
La carta dei vini: un viaggio tra i domini di Philippe Austruy
La carta dei vini è molto più di un semplice accompagnamento ai piatti. Il talentuoso sommelier Cédric Dubois accompagna ogni piatto del ristorante Chez Jeannette con un vino diverso, scelto tra le etichette d’eccellenza dei domini di Philippe Austruy, esaltando con grazia e precisione ogni sfumatura di gusto.
Al centro della selezione ci sono naturalmente i vini biologici prodotti nella tenuta, celebri per l’eleganza dei loro rosé, la mineralità dei bianchi e la struttura dei rossi, tutti frutto di un terroir straordinario e coltivati con metodi sostenibili. Accanto a questi, la carta propone anche etichette provenienti dagli altri vigneti di Austruy, come il Château Malescasse nel Médoc (Bordeaux), la Quinta da Côrte nella Valle del Douro in Portogallo e Tenuta Casenuove nel Chianti Classico, offrendo un percorso sensoriale tra alcuni dei terroir più prestigiosi d’Europa. Ogni bottiglia è selezionata con cura per valorizzare la cucina dello chef Benjamin Le Balch, creando abbinamenti profondi e armonici che completano l’esperienza gastronomica.
Per vivere questa esperienza gastronomica : il ristorante è aperto da febbraio a dicembre, dal giovedì al lunedì (chiusura primi di settembre e fine dicembre/inizio gennaio). La prenotazione è fortemente consigliata.
Le Bistrot de Lou, atmosfera semplice e conviviale
L’offerta gastronomica della Commanderie de Peyrassol propone anche il Bistrot de Lou, aperto da aprile a ottobre, che offre un’esperienza rilassata e informale. Situato nella piazzetta storica del domaine, il locale propone grigliate di carne e pesce, insalate fresche preparate con prodotti del mercato e dell’orto biologico, il tutto arricchito dall’olio extravergine d’oliva e dai vini di Château Peyrassol. Aperto sette giorni su sette per il pranzo e, nei mesi estivi, anche alcune sere, il bistrot organizza Sunset Thursdays, serate estive con concerti all’aperto, piatti freddi, salumi e formaggi accompagnati da cocktail e calici di vino. È il luogo perfetto per una pausa informale e gustosa, immersi tra le vecchie pietre, il verde dell’orto e le installazioni artistiche del “domaine”.
Immagini: © Cristina Biordi
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La Commanderie de Peyrassol: il suo gioiello gastronomico Chez Jeannette e il conviviale Bistrot de Lou
Tempo stimato per la lettura: 19 minuti
Immersa nel cuore di 950 ettari di vigneti biologici, la Commanderie de Peyrassol a Flassans-sur-Issole è una destinazione dove la cultura del vino si intreccia con l’arte contemporanea, l’eccellenza gastronomica e un’accoglienza dal fascino autentico. Fondato nel XIII secolo dai Templari, il Domaine è oggi un’oasi di eleganza rurale, dove ogni dettaglio racconta una storia.
Oltre alla visita delle cantine, alle degustazioni e a una passeggiata nei giardini della bastide — riconosciuti come «Jardins remarquables» — l’esperienza culinaria è un momento imprescindibile. Due ristoranti celebrano i sapori della tenuta: il Bistrot de Lou, affacciato sulla piazza del villaggio, e Chez Jeannette, con la sua terrazza panoramica che domina le antiche vigne del Château Peyrassol. In cucina, i prodotti dell’orto e della fattoria biologica danno vita a piatti essenziali e intensi, autentica espressione del territorio.
Leggi anche: L’arte de non essere voraci: la mostra poetica e politica di Jonathas de Andrade alla Commanderie de Peyrassol
Chez Jeannette: l’album della perfezione gastronomica
Il ristorante Chez Jeannette ha conquistato la sua prima Stella Michelin, ottenendo nel 2025 il prestigioso riconoscimento. Precedentemente premiato con due toques e 14,5/20 da Gault et Millau nel 2024, il locale propone una cucina stagionale raffinata, con ortaggi e carni prodotti direttamente in azienda. Il menu cambia in funzione delle stagioni, sempre con un occhio a creatività e radici regionali.
Chef Benjamin Le Balch: un talento in ascesa
Dietro ai fornelli brilla Benjamin Le Balch, trentunenne originario della regione parigina, con esperienze significative in Svizzera e nel ristorante stellato L’Aparté di Ginevra. Mentor di Benjamin è lo chef doppiamente stellato Michel Portos, Chef dell’anno Gault et Millau 2012, che ha condiviso la visione gastronomica e l’impegno per il prodotto locale. Benjamin ha ottenuto la Stella dopo appena un anno di attività: un risultato “emozionante, stressante… incredibile”.
Una delle creazioni emblematiche dello chef è la zucchina: bruciata, cruda, cotta, aromatizzata con limone nero, basilico, olio d’oliva e bergamotto. Questo piatto, presentato durante l’estate, ha catturato l’attenzione per l’equilibrio di texture, freschezza e inventiva, incarnando al meglio l’anima della cucina del Mediterraneo.
Un rendez‑vous per epicurei tra arte e natura
Il ristorante vanta una suggestiva terrazza panoramica costruita su palafitte, con vista sulle antiche vigne e le bandiere colorate dell’installazione di Daniel Buren. L’interno, luminosa e moderno, è decorato con opere d’arte, tra cui specchi di Bertrand Lavier e sculture di Loris Cecchini. Il servizio, guidato da Marlène Thorel, offre un’accoglienza genuina ed elegante, in linea con lo spirito rilassante del luogo.
Chez Jeannette è molto più di un ristorante: è un rendez‑vous per epicurei, dove ortaggi biologici, creatività culinaria e paesaggio provenzale si fondono. Lo chef Benjamin Le Balch, sostenuto da una squadra appassionata e dal tocco esperto di Michel Portos, ha trasformato la cucina in un’esperienza intima e innovativa. Il piatto emblematico della zucchina ne è la prova: semplice nella materia prima, sorprendente nell’esecuzione.
Una brigata giovane e affiatata
Chez Jeannette si distingue non solo per la qualità della sua cucina, ma anche per l’energia della sua brigata giovane e dinamica, guidata con passione dallo chef Benjamin Le Balch. La squadra, composta da professionisti under 35, porta in cucina entusiasmo, curiosità e uno spirito collaborativo raro, che si riflette in ogni piatto servito. Marie Bousquet, sous-cheffe, si distingue per la delicatezza delle sue composizioni e la cura maniacale negli equilibri aromatici, mentre i dessert dello chef patissier Victor Lorente uniscono freschezza, precisione e creatività grazie ad una tecnica raffinata e audace nei giochi di texture e sapore.
Questa giovinezza non significa inesperienza, ma piuttosto una voglia continua di sperimentare, apprendere e migliorare. L’ambiente di lavoro, alimentato da un forte senso di appartenenza e rispetto reciproco, permette a ciascun membro del team di esprimere la propria creatività, contribuendo così all’identità contemporanea e in evoluzione del ristorante. In sala a garantire l’eleganza, l’organizzazione e l’accoglienza, la maître d’hôtel Marlène Thorel.
Armonie di stagione in tre o cinque portate
Chez Jeannette propone due percorsi degustazione che riflettono l’approccio creativo e stagionale dello chef Benjamin Le Balch: il menù in 3 tempi, perfetto per chi desidera un assaggio raffinato della cucina del ristorante, e il menù in 5 tempi, pensato come un vero e proprio viaggio gastronomico. Entrambi cambiano regolarmente, seguendo la stagionalità dei prodotti coltivati nei terreni della Commanderie de Peyrassol e nei dintorni. Il percorso in 3 portate offre un equilibrio tra semplicità ed eleganza, mentre quello in 5 tempi consente allo chef di esprimersi con maggiore libertà, introducendo piatti più complessi e sorprendenti, spesso giocando con consistenze, temperature e accostamenti insoliti. I menù sono disponibili anche in versione vegetariana e possono essere accompagnati da una selezione di vini in abbinamento, scelta con cura dalla sommelier per esaltare ogni portata.
La carta dei vini: un viaggio tra i domini di Philippe Austruy
La carta dei vini è molto più di un semplice accompagnamento ai piatti. Il talentuoso sommelier Cédric Dubois accompagna ogni piatto del ristorante Chez Jeannette con un vino diverso, scelto tra le etichette d’eccellenza dei domini di Philippe Austruy, esaltando con grazia e precisione ogni sfumatura di gusto.
Al centro della selezione ci sono naturalmente i vini biologici prodotti nella tenuta, celebri per l’eleganza dei loro rosé, la mineralità dei bianchi e la struttura dei rossi, tutti frutto di un terroir straordinario e coltivati con metodi sostenibili. Accanto a questi, la carta propone anche etichette provenienti dagli altri vigneti di Austruy, come il Château Malescasse nel Médoc (Bordeaux), la Quinta da Côrte nella Valle del Douro in Portogallo e Tenuta Casenuove nel Chianti Classico, offrendo un percorso sensoriale tra alcuni dei terroir più prestigiosi d’Europa. Ogni bottiglia è selezionata con cura per valorizzare la cucina dello chef Benjamin Le Balch, creando abbinamenti profondi e armonici che completano l’esperienza gastronomica.
Per vivere questa esperienza gastronomica : il ristorante è aperto da febbraio a dicembre, dal giovedì al lunedì (chiusura primi di settembre e fine dicembre/inizio gennaio). La prenotazione è fortemente consigliata.
Le Bistrot de Lou, atmosfera semplice e conviviale
L’offerta gastronomica della Commanderie de Peyrassol propone anche il Bistrot de Lou, aperto da aprile a ottobre, che offre un’esperienza rilassata e informale. Situato nella piazzetta storica del domaine, il locale propone grigliate di carne e pesce, insalate fresche preparate con prodotti del mercato e dell’orto biologico, il tutto arricchito dall’olio extravergine d’oliva e dai vini di Château Peyrassol. Aperto sette giorni su sette per il pranzo e, nei mesi estivi, anche alcune sere, il bistrot organizza Sunset Thursdays, serate estive con concerti all’aperto, piatti freddi, salumi e formaggi accompagnati da cocktail e calici di vino. È il luogo perfetto per una pausa informale e gustosa, immersi tra le vecchie pietre, il verde dell’orto e le installazioni artistiche del “domaine”.
Immagini: © Cristina Biordi
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