Poesia: la parola che illumina il cielo di Roma

About the Author: Redazione ViviCreativo

Published On: 7 Novembre 2025

Tempo stimato per la lettura: 2,6 minuti

Negli spazi esterni del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, Marcello Maloberti presenta POESIA, un’installazione luminosa che trasforma l’antica villa rinascimentale in un teatro di luce e visione. Dal 7 novembre 2025 al 6 febbraio 2026, la parola “poesia” si accende capovolta in un bianco intenso, come una rivelazione sospesa, un gesto che interroga il cielo e la terra, il senso e il mistero.

Villa Giulia, costruita tra il 1551 e il 1553 su progetto di Vignola, Vasari e Ammannati, diventa cornice e corpo vivo dell’opera. La sua eleganza architettonica, nata dal desiderio di bellezza di Papa Giulio III, dialoga con la modernità ruvida della scritta al neon. Le lettere, riprese dalla grafia stessa dell’artista, sono sorrette da una struttura metallica provvisoria, come un’impalcatura poetica, fragile e potente al tempo stesso.

Un’apparizione tra cielo e pietra

L’opera si manifesta come un’apparizione silenziosa. La parola capovolta, come se fosse precipitata dal cielo, introduce una vertigine visiva e concettuale. È un invito a leggere la realtà al contrario, a ribaltare lo sguardo, a trovare bellezza dove il senso sembra sfuggire.
Come la poesia, anche l’arte di Maloberti è un atto di disorientamento e rivelazione, un gesto che apre varchi inattesi nella percezione.

L’arte come atto vitale

Marcello Maloberti, nato a Codogno nel 1966, da anni porta avanti una ricerca che intreccia vita e arte in un’unica trama pulsante. Fotografia, video, performance, installazioni, collage: ogni linguaggio è un frammento di un universo espressivo attraversato da energia e partecipazione. La componente performativa è sempre centrale, perché l’artista concepisce l’opera come incontro, come contatto con il pubblico.

Nel suo sguardo convivono realismo e sogno, quotidianità e sacralità. Maloberti esplora il paesaggio urbano e le sue trasformazioni con uno sguardo che è insieme archeologico e contemporaneo, dove la poesia si fa strumento per leggere le contraddizioni del presente.

Un libro come atto poetico

Accanto all’installazione, la mostra segna anche la pubblicazione del nuovo libro di Maloberti, edito da Treccani e intitolato anch’esso POESIA.
Le sue celebri “Martellate” – frasi scritte a mano che da anni punteggiano il suo lavoro – si trasformano in atti poetici. Sono frasi brevi, enigmatiche, cariche di tensione, che cercano il senso attraverso l’oscurità e il dubbio.
Nel libro, l’artista affronta temi legati al sacro, al mistico, al divino, in una costante ricerca dell’Alto. Il volume, pubblicato in lingua italiana e francese, include le traduzioni di Jean-Paul Manganaro, confermando l’apertura internazionale del progetto.

Il progetto e i partner

POESIA è un progetto di BAM, con la curatela di Cristiana Perrella, realizzato con il sostegno del Main Partner Istituto Gentili e del Partner Aspesi, e con il supporto tecnico di Baioni Comunicazione, MAG e NeonLauro. Follador è sparkling partner.
Un incontro tra arte, architettura e parola, che celebra la potenza del pensiero poetico nel luogo che custodisce le radici più profonde della cultura etrusca.

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About the Author: Redazione ViviCreativo

Tempo stimato per la lettura: 8 minuti

Negli spazi esterni del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, Marcello Maloberti presenta POESIA, un’installazione luminosa che trasforma l’antica villa rinascimentale in un teatro di luce e visione. Dal 7 novembre 2025 al 6 febbraio 2026, la parola “poesia” si accende capovolta in un bianco intenso, come una rivelazione sospesa, un gesto che interroga il cielo e la terra, il senso e il mistero.

Villa Giulia, costruita tra il 1551 e il 1553 su progetto di Vignola, Vasari e Ammannati, diventa cornice e corpo vivo dell’opera. La sua eleganza architettonica, nata dal desiderio di bellezza di Papa Giulio III, dialoga con la modernità ruvida della scritta al neon. Le lettere, riprese dalla grafia stessa dell’artista, sono sorrette da una struttura metallica provvisoria, come un’impalcatura poetica, fragile e potente al tempo stesso.

Un’apparizione tra cielo e pietra

L’opera si manifesta come un’apparizione silenziosa. La parola capovolta, come se fosse precipitata dal cielo, introduce una vertigine visiva e concettuale. È un invito a leggere la realtà al contrario, a ribaltare lo sguardo, a trovare bellezza dove il senso sembra sfuggire.
Come la poesia, anche l’arte di Maloberti è un atto di disorientamento e rivelazione, un gesto che apre varchi inattesi nella percezione.

L’arte come atto vitale

Marcello Maloberti, nato a Codogno nel 1966, da anni porta avanti una ricerca che intreccia vita e arte in un’unica trama pulsante. Fotografia, video, performance, installazioni, collage: ogni linguaggio è un frammento di un universo espressivo attraversato da energia e partecipazione. La componente performativa è sempre centrale, perché l’artista concepisce l’opera come incontro, come contatto con il pubblico.

Nel suo sguardo convivono realismo e sogno, quotidianità e sacralità. Maloberti esplora il paesaggio urbano e le sue trasformazioni con uno sguardo che è insieme archeologico e contemporaneo, dove la poesia si fa strumento per leggere le contraddizioni del presente.

Un libro come atto poetico

Accanto all’installazione, la mostra segna anche la pubblicazione del nuovo libro di Maloberti, edito da Treccani e intitolato anch’esso POESIA.
Le sue celebri “Martellate” – frasi scritte a mano che da anni punteggiano il suo lavoro – si trasformano in atti poetici. Sono frasi brevi, enigmatiche, cariche di tensione, che cercano il senso attraverso l’oscurità e il dubbio.
Nel libro, l’artista affronta temi legati al sacro, al mistico, al divino, in una costante ricerca dell’Alto. Il volume, pubblicato in lingua italiana e francese, include le traduzioni di Jean-Paul Manganaro, confermando l’apertura internazionale del progetto.

Il progetto e i partner

POESIA è un progetto di BAM, con la curatela di Cristiana Perrella, realizzato con il sostegno del Main Partner Istituto Gentili e del Partner Aspesi, e con il supporto tecnico di Baioni Comunicazione, MAG e NeonLauro. Follador è sparkling partner.
Un incontro tra arte, architettura e parola, che celebra la potenza del pensiero poetico nel luogo che custodisce le radici più profonde della cultura etrusca.

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