Échappées: l’odissea urbana che trasforma la Poste Rodier in un miraggio metropolitano

Tempo stimato per la lettura: 2,3 minuti
Dal 7 al 30 novembre 2025, l’antica Poste Rodier, nel 9ᵉ arrondissement di Parigi, si trasforma in un territorio di esplorazione estetica. I suoi 1.200 m², solitamente chiusi al pubblico, diventano un paesaggio urbano reinventato, pronto ad accogliere Échappées, récit d’une odyssée urbaine, l’esposizione collettiva ideata dalla Fondation Desperados per l’arte urbana.
Il debutto curatoriale di Alëxone Dizac
Per la prima volta, l’artista e graffeur Alëxone Dizac assume il ruolo di curatore. La sua visione, vibrante e immaginifica, costruisce un racconto dove ogni opera è una tappa, ogni installazione un varco. Il visitatore entra in un percorso che non si limita a mostrare: invita a viaggiare, a perdersi, a leggere lo spazio come un romanzo visivo. Un libretto, con testi di Julia Montauk, accompagna il pubblico e si arricchisce di timbri creati dagli artisti, trasformando la visita in una collezione di ricordi sensoriali.
Dodici artisti, una geografia emozionale
L’esposizione riunisce dodici artisti francesi e internazionali, ciascuno con un linguaggio singolare: 100TAUR, Andrew Schoultz, Charles Fréger, CMP One, Duy Anh Nhan Duc, Hitnes, Icinori, Madame, Miss Van, Steph Cop, Yun-Jung Song. Tra murales, ceramiche, sculture, installazioni immersive e lavori su carta, “Échappées” compone una costellazione di visioni che dialogano fra memoria, mitologia contemporanea e immaginazione urbana.
Dove l’immaginario prende forma
Ogni artista propone un varco narrativo. Il Parloir des souhaits di Duy Anh Nhan Duc sospende il tempo: una manovella solleva leggere piume di dente di leone, creando un respiro silenzioso, quasi infantile. Madame invita a entrare nella sua cabana enigmatica Promenons-nous dans les bois, un piccolo bosco abitato da indizi, misteri e foglie secche che scricchiolano sotto i passi. Miss Van avvolge lo spettatore con figure femminili a olio, magnetiche e vulnerabili. 100TAUR popola l’ex ufficio postale con un bestiario fantastico, sospeso fra mito e surrealismo. Ogni opera non è solo oggetto da guardare: è un luogo da attraversare, un frammento di storia da interpretare.
Un ruolo attivo per il visitatore
L’esperienza è pensata come un viaggio partecipativo. Il libretto da timbrare, tappa dopo tappa, rende ogni incontro con le opere un gesto personale. Il visitatore diventa esploratore, raccoglitore di indizi, co-autore della propria odissea. In “Échappées”, l’arte urbana non è superficie, ma narrazione condivisa.
Informazioni pratiche
L’ingresso è gratuito.
Orari: mercoledì e domenica 11:00–19:00; giovedì, venerdì e sabato 11:00–20:00. Apertura eccezionale martedì 11 novembre.
Luogo: La Poste Rodier, 30-32 rue Louise-Émilie de la Tour d’Auvergne, Parigi 9ᵉ.
condividi su
Échappées: l’odissea urbana che trasforma la Poste Rodier in un miraggio metropolitano
Tempo stimato per la lettura: 7 minuti
Dal 7 al 30 novembre 2025, l’antica Poste Rodier, nel 9ᵉ arrondissement di Parigi, si trasforma in un territorio di esplorazione estetica. I suoi 1.200 m², solitamente chiusi al pubblico, diventano un paesaggio urbano reinventato, pronto ad accogliere Échappées, récit d’une odyssée urbaine, l’esposizione collettiva ideata dalla Fondation Desperados per l’arte urbana.
Il debutto curatoriale di Alëxone Dizac
Per la prima volta, l’artista e graffeur Alëxone Dizac assume il ruolo di curatore. La sua visione, vibrante e immaginifica, costruisce un racconto dove ogni opera è una tappa, ogni installazione un varco. Il visitatore entra in un percorso che non si limita a mostrare: invita a viaggiare, a perdersi, a leggere lo spazio come un romanzo visivo. Un libretto, con testi di Julia Montauk, accompagna il pubblico e si arricchisce di timbri creati dagli artisti, trasformando la visita in una collezione di ricordi sensoriali.
Dodici artisti, una geografia emozionale
L’esposizione riunisce dodici artisti francesi e internazionali, ciascuno con un linguaggio singolare: 100TAUR, Andrew Schoultz, Charles Fréger, CMP One, Duy Anh Nhan Duc, Hitnes, Icinori, Madame, Miss Van, Steph Cop, Yun-Jung Song. Tra murales, ceramiche, sculture, installazioni immersive e lavori su carta, “Échappées” compone una costellazione di visioni che dialogano fra memoria, mitologia contemporanea e immaginazione urbana.
Dove l’immaginario prende forma
Ogni artista propone un varco narrativo. Il Parloir des souhaits di Duy Anh Nhan Duc sospende il tempo: una manovella solleva leggere piume di dente di leone, creando un respiro silenzioso, quasi infantile. Madame invita a entrare nella sua cabana enigmatica Promenons-nous dans les bois, un piccolo bosco abitato da indizi, misteri e foglie secche che scricchiolano sotto i passi. Miss Van avvolge lo spettatore con figure femminili a olio, magnetiche e vulnerabili. 100TAUR popola l’ex ufficio postale con un bestiario fantastico, sospeso fra mito e surrealismo. Ogni opera non è solo oggetto da guardare: è un luogo da attraversare, un frammento di storia da interpretare.
Un ruolo attivo per il visitatore
L’esperienza è pensata come un viaggio partecipativo. Il libretto da timbrare, tappa dopo tappa, rende ogni incontro con le opere un gesto personale. Il visitatore diventa esploratore, raccoglitore di indizi, co-autore della propria odissea. In “Échappées”, l’arte urbana non è superficie, ma narrazione condivisa.
Informazioni pratiche
L’ingresso è gratuito.
Orari: mercoledì e domenica 11:00–19:00; giovedì, venerdì e sabato 11:00–20:00. Apertura eccezionale martedì 11 novembre.
Luogo: La Poste Rodier, 30-32 rue Louise-Émilie de la Tour d’Auvergne, Parigi 9ᵉ.










seguici su