Identità oltre confine: l’arte italiana che sfida i confini del mondo

Tempo stimato per la lettura: 4,1 minuti
Nel cuore pulsante dell’Europa, dove la storia incontra il presente, un viaggio sensoriale e intellettuale prende vita. La mostra Identità oltre confine celebra, dal 29 giugno 2025, i 25 anni della Collezione Farnesina, una raccolta di opere che raccontano l’evoluzione dell’arte italiana dagli anni Cinquanta a oggi. Curata da Benedetta Carpi de Resmini, l’esposizione si snoda attraverso tre capitali europee – Berlino, Vilnius e La Valletta – come un filo invisibile che unisce culture, storie e identità.
Un viaggio attraverso le geografie dell’anima
La mostra si articola in tre sezioni tematiche: Geografie del distacco, Ecologie instabili e Radici di resistenza. Ogni sezione è un capitolo di una narrazione visiva che esplora il rapporto tra l’essere umano e la natura, indagando temi come identità, conflitto e coesistenza in un contesto segnato da crisi ambientali, globalizzazione e trasformazioni sociali.
Geografie del distacco analizza come la globalizzazione abbia trasformato il senso di identità e il legame con la natura, generando crisi di appartenenza e distacco dall’ambiente. Le opere offrono visioni alternative di identità in trasformazione tra radici e adattamenti globali.
Ecologie instabili esplora le connessioni tra crisi ambientali e disuguaglianze sociali, ponendo l’accento sulle conseguenze della globalizzazione, dei conflitti geopolitici e delle nuove forme di protesta.
Radici di resistenza affronta il tema della natura come luogo di resistenza e rinascita per l’identità femminile. Le opere denunciano la mercificazione della natura e del corpo femminile, in un confronto con la cultura patriarcale.
Un dialogo tra generazioni e culture
Il percorso espositivo riflette il rapporto dell’essere umano con l’“altrove”, spesso percepito come ignoto o minaccioso. La mostra diventa così anche un momento di riflessione sull’evoluzione della Collezione Farnesina, valorizzando il contributo di artiste di diverse generazioni, con un focus sulle voci emergenti. Il dialogo intergenerazionale che ne scaturisce arricchisce la riflessione culturale, offrendo nuove chiavi di lettura per interpretare le grandi trasformazioni del nostro tempo.
Un simbolo di crescita e connessione
Al di fuori del percorso espositivo, sarà esposta l’opera Fibonacci (1975) di Mario Merz, recentemente acquisita nella Collezione Farnesina. La sequenza di Fibonacci, metafora della crescita naturale, rappresenta l’intersezione tra ordine matematico e processi organici, diventando simbolo di un sapere che supera i confini identitari per abbracciare una prospettiva universale e interculturale.
Un impegno per la diplomazia culturale
Il progetto espositivo Identità oltre confine è promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e si articola in tre mostre realizzate in collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura di Berlino, Vilnius e La Valletta. Ogni mostra sarà accompagnata da un programma di eventi collaterali, conferenze e momenti di dialogo con il pubblico, confermando il valore della Collezione Farnesina come strumento di promozione internazionale della cultura italiana nel mondo.
Le artiste protagoniste
Le opere in mostra offrono prospettive molteplici: da visioni intime e personali del rapporto con la natura, a potenti critiche delle politiche estrattive e delle dinamiche di potere globali. Le artiste presenti includono Carla Accardi, Letizia Battaglia, Elena Bellantoni, Tomaso Binga, Silvia Camporesi, Gea Casolaro, Sarah Ciracì, Martina della Valle, Loredana Di Lillo, Paola Gandolfi, Silvia Giambrone, Ketty La Rocca, Maria Lai, Elena Mazzi, Rä di Martino, Elisa Montessori, Laura Pugno, Agnese Purgatorio, Marta Roberti e Marinella Senatore.
Un invito a riflettere e agire
In un momento di crescente urgenza planetaria, Identità oltre confine propone l’arte come strumento di consapevolezza e cambiamento. Ogni opera è una finestra su un mondo dove la linea si fa pensiero e il margine si trasforma in racconto. Un invito a riflettere sul nostro ruolo nel mondo e sulla necessità di costruire un futuro più sostenibile e giusto per tutti.
Informazioni pratiche
-
Berlino – Istituto Italiano di Cultura: 19 giugno – 21 luglio 2025
-
Vilnius – Istituto Italiano di Cultura: 19 settembre – fine ottobre 2025
-
La Valletta (Malta) – Istituto Italiano di Cultura: giugno 2026
Crediti foto:
- Elena Bellantoni The Fox and The Wolf Struggle for Power, 2014 – video e 6 fotografie cm (cornici 38x47x4,5) 58 cm x 16 cm © Elena Bellantoni – Courtesy l’artista –Collezione Farnesina, Roma
- Martina della Valle Under the sun of Onomichi, 2011 stampa fotografica su alluminio – 66 cm x 100 cm © Martina Della Valle –Courtesy l’artista –Collezione Farnesina, Roma
- Sarah Ciracì Trebbiatori Celesti, 2001 stampa fotografica 56cm x 80 cm Courtesy l’artista Collezione Farnesina, Roma
- Ketty La Rocca Questo marchio vuol dire malinconia, 1970 collage su carta 63 cm x 83 cm Photo © Paola Farfaglio – Courtesy Archivio Ketty La Rocca – Collezione Farnesina, Roma
- Gea Casolaro Sopra il nostro futuro #5, 2005 stampa fotografica montata su pannello di alluminio 60 cm x 80 cm © Gea Casolaro Courtesy l’artista Collezione Farnesina, Roma
condividi su
Identità oltre confine: l’arte italiana che sfida i confini del mondo
Tempo stimato per la lettura: 12 minuti
Nel cuore pulsante dell’Europa, dove la storia incontra il presente, un viaggio sensoriale e intellettuale prende vita. La mostra Identità oltre confine celebra, dal 29 giugno 2025, i 25 anni della Collezione Farnesina, una raccolta di opere che raccontano l’evoluzione dell’arte italiana dagli anni Cinquanta a oggi. Curata da Benedetta Carpi de Resmini, l’esposizione si snoda attraverso tre capitali europee – Berlino, Vilnius e La Valletta – come un filo invisibile che unisce culture, storie e identità.
Un viaggio attraverso le geografie dell’anima
La mostra si articola in tre sezioni tematiche: Geografie del distacco, Ecologie instabili e Radici di resistenza. Ogni sezione è un capitolo di una narrazione visiva che esplora il rapporto tra l’essere umano e la natura, indagando temi come identità, conflitto e coesistenza in un contesto segnato da crisi ambientali, globalizzazione e trasformazioni sociali.
Geografie del distacco analizza come la globalizzazione abbia trasformato il senso di identità e il legame con la natura, generando crisi di appartenenza e distacco dall’ambiente. Le opere offrono visioni alternative di identità in trasformazione tra radici e adattamenti globali.
Ecologie instabili esplora le connessioni tra crisi ambientali e disuguaglianze sociali, ponendo l’accento sulle conseguenze della globalizzazione, dei conflitti geopolitici e delle nuove forme di protesta.
Radici di resistenza affronta il tema della natura come luogo di resistenza e rinascita per l’identità femminile. Le opere denunciano la mercificazione della natura e del corpo femminile, in un confronto con la cultura patriarcale.
Un dialogo tra generazioni e culture
Il percorso espositivo riflette il rapporto dell’essere umano con l’“altrove”, spesso percepito come ignoto o minaccioso. La mostra diventa così anche un momento di riflessione sull’evoluzione della Collezione Farnesina, valorizzando il contributo di artiste di diverse generazioni, con un focus sulle voci emergenti. Il dialogo intergenerazionale che ne scaturisce arricchisce la riflessione culturale, offrendo nuove chiavi di lettura per interpretare le grandi trasformazioni del nostro tempo.
Un simbolo di crescita e connessione
Al di fuori del percorso espositivo, sarà esposta l’opera Fibonacci (1975) di Mario Merz, recentemente acquisita nella Collezione Farnesina. La sequenza di Fibonacci, metafora della crescita naturale, rappresenta l’intersezione tra ordine matematico e processi organici, diventando simbolo di un sapere che supera i confini identitari per abbracciare una prospettiva universale e interculturale.
Un impegno per la diplomazia culturale
Il progetto espositivo Identità oltre confine è promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e si articola in tre mostre realizzate in collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura di Berlino, Vilnius e La Valletta. Ogni mostra sarà accompagnata da un programma di eventi collaterali, conferenze e momenti di dialogo con il pubblico, confermando il valore della Collezione Farnesina come strumento di promozione internazionale della cultura italiana nel mondo.
Le artiste protagoniste
Le opere in mostra offrono prospettive molteplici: da visioni intime e personali del rapporto con la natura, a potenti critiche delle politiche estrattive e delle dinamiche di potere globali. Le artiste presenti includono Carla Accardi, Letizia Battaglia, Elena Bellantoni, Tomaso Binga, Silvia Camporesi, Gea Casolaro, Sarah Ciracì, Martina della Valle, Loredana Di Lillo, Paola Gandolfi, Silvia Giambrone, Ketty La Rocca, Maria Lai, Elena Mazzi, Rä di Martino, Elisa Montessori, Laura Pugno, Agnese Purgatorio, Marta Roberti e Marinella Senatore.
Un invito a riflettere e agire
In un momento di crescente urgenza planetaria, Identità oltre confine propone l’arte come strumento di consapevolezza e cambiamento. Ogni opera è una finestra su un mondo dove la linea si fa pensiero e il margine si trasforma in racconto. Un invito a riflettere sul nostro ruolo nel mondo e sulla necessità di costruire un futuro più sostenibile e giusto per tutti.
Informazioni pratiche
-
Berlino – Istituto Italiano di Cultura: 19 giugno – 21 luglio 2025
-
Vilnius – Istituto Italiano di Cultura: 19 settembre – fine ottobre 2025
-
La Valletta (Malta) – Istituto Italiano di Cultura: giugno 2026
Crediti foto:
- Elena Bellantoni The Fox and The Wolf Struggle for Power, 2014 – video e 6 fotografie cm (cornici 38x47x4,5) 58 cm x 16 cm © Elena Bellantoni – Courtesy l’artista –Collezione Farnesina, Roma
- Martina della Valle Under the sun of Onomichi, 2011 stampa fotografica su alluminio – 66 cm x 100 cm © Martina Della Valle –Courtesy l’artista –Collezione Farnesina, Roma
- Sarah Ciracì Trebbiatori Celesti, 2001 stampa fotografica 56cm x 80 cm Courtesy l’artista Collezione Farnesina, Roma
- Ketty La Rocca Questo marchio vuol dire malinconia, 1970 collage su carta 63 cm x 83 cm Photo © Paola Farfaglio – Courtesy Archivio Ketty La Rocca – Collezione Farnesina, Roma
- Gea Casolaro Sopra il nostro futuro #5, 2005 stampa fotografica montata su pannello di alluminio 60 cm x 80 cm © Gea Casolaro Courtesy l’artista Collezione Farnesina, Roma
seguici su