Palazzuolo Strada Aperta 2025: il quartiere San Paolino si trasforma in una galleria a cielo aperto

Tempo stimato per la lettura: 3,1 minuti
Nel cuore più autentico di Firenze, dove la storia pulsa tra antichi palazzi e serrande abbassate al tramonto, l’arte urbana torna a farsi sentire, viva, potente, collettiva. Dal 6 giugno al 27 luglio, Palazzuolo Strada Aperta riaccende le luci su un quartiere che non ha mai smesso di raccontare. E quest’anno lo fa più forte che mai.
Diciannove voci, una sola città
Diciannove artisti, diciotto serrande, una grande installazione e un solo messaggio: la città è viva solo se condivisa. A raccontarlo sono nomi di peso della scena italiana – da Zed1 a Mr. Wany, da Hogre a Etnik, fino agli inconfondibili tratti grafici di Andrea Casciu e Giulio Vesprini. Ognuno di loro porta la propria visione su un tema tanto invisibile quanto essenziale: la prossemica, ovvero il modo in cui gli spazi definiscono le nostre relazioni.
Non semplici murales, ma interventi site-specific che parlano di umanità, prossimità e distanza. Di quartieri vissuti, amati, attraversati. Di corpi che abitano lo spazio urbano, come se fosse una seconda pelle.
Dove prima c’era il silenzio
Via Palazzuolo, via Benedetta, via Santa Lucia, via del Prato, via del Porcellana, via San Paolino. Percorsi urbani troppo spesso dimenticati dai riflettori della città vetrina. Ma oggi queste strade, impregnate di memoria e storie minute, ritrovano voce. E se via del Porcellana ospitava lo studio di Botticelli, oggi accoglie le visioni urbane di un’intera generazione artistica. Una forma nuova di Rinascimento, fatta di spray, pennelli e poesia visiva.
La città si fa galleria
Palazzuolo Strada Aperta non è un semplice festival. È un laboratorio artistico a cielo aperto, una pratica di riappropriazione collettiva. Le saracinesche diventano tele pubbliche, capaci di trasformare le pause urbane in racconti visivi, le serrande chiuse in sguardi aperti.
Ma non finisce qui. Street Levels Gallery – prima e unica galleria dedicata all’arte urbana a Firenze – ospita negli spazi di via Palazzuolo 74ar una mostra collettiva con opere di studio degli stessi artisti coinvolti nel festival. Il vernissage del 6 giugno (dalle 17 alle 23) sarà un rito d’apertura, un invito alla scoperta di un linguaggio sempre più trasversale, tra strada e white cube.
Un festival che si vive, non solo si guarda
Ogni domenica, il festival diventa esperienza: tour guidati tra i murales delle edizioni passate e presenti, con la possibilità di concludere la passeggiata con un aperitivo nella suggestiva cornice del 25hours Hotel di Piazza San Paolino. Un’idea brillante per avvicinare cittadini, turisti e curiosi a un quartiere spesso sottovalutato, ma dal potenziale straordinario.
Un’arte che abita, rigenera, connette
Palazzuolo Strada Aperta è molto più che un evento culturale. È un processo di rigenerazione urbana partecipata, dove l’arte diventa veicolo di connessioni umane, estetiche, sociali. Un ponte tra passato e futuro, tra bellezza e resistenza, tra creatività e cittadinanza attiva.
Promosso da A Testa Alta E.T.S., con la curatela di Street Levels Gallery, il festival è vincitore del bando Estate Fiorentina 2025 e sostenuto da Fondazione CR Firenze nell’ambito del progetto Recreos. Un progetto visionario, che mette al centro l’arte come strumento di trasformazione e ascolto.
Perché in fondo è questo che fa Palazzuolo Strada Aperta: apre gli occhi sulla città che troppo spesso guardiamo senza vedere. E lo fa con il linguaggio più potente che conosciamo: quello dell’arte, libera, urbana, condivisa.
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Palazzuolo Strada Aperta 2025: il quartiere San Paolino si trasforma in una galleria a cielo aperto
Tempo stimato per la lettura: 9 minuti
Nel cuore più autentico di Firenze, dove la storia pulsa tra antichi palazzi e serrande abbassate al tramonto, l’arte urbana torna a farsi sentire, viva, potente, collettiva. Dal 6 giugno al 27 luglio, Palazzuolo Strada Aperta riaccende le luci su un quartiere che non ha mai smesso di raccontare. E quest’anno lo fa più forte che mai.
Diciannove voci, una sola città
Diciannove artisti, diciotto serrande, una grande installazione e un solo messaggio: la città è viva solo se condivisa. A raccontarlo sono nomi di peso della scena italiana – da Zed1 a Mr. Wany, da Hogre a Etnik, fino agli inconfondibili tratti grafici di Andrea Casciu e Giulio Vesprini. Ognuno di loro porta la propria visione su un tema tanto invisibile quanto essenziale: la prossemica, ovvero il modo in cui gli spazi definiscono le nostre relazioni.
Non semplici murales, ma interventi site-specific che parlano di umanità, prossimità e distanza. Di quartieri vissuti, amati, attraversati. Di corpi che abitano lo spazio urbano, come se fosse una seconda pelle.
Dove prima c’era il silenzio
Via Palazzuolo, via Benedetta, via Santa Lucia, via del Prato, via del Porcellana, via San Paolino. Percorsi urbani troppo spesso dimenticati dai riflettori della città vetrina. Ma oggi queste strade, impregnate di memoria e storie minute, ritrovano voce. E se via del Porcellana ospitava lo studio di Botticelli, oggi accoglie le visioni urbane di un’intera generazione artistica. Una forma nuova di Rinascimento, fatta di spray, pennelli e poesia visiva.
La città si fa galleria
Palazzuolo Strada Aperta non è un semplice festival. È un laboratorio artistico a cielo aperto, una pratica di riappropriazione collettiva. Le saracinesche diventano tele pubbliche, capaci di trasformare le pause urbane in racconti visivi, le serrande chiuse in sguardi aperti.
Ma non finisce qui. Street Levels Gallery – prima e unica galleria dedicata all’arte urbana a Firenze – ospita negli spazi di via Palazzuolo 74ar una mostra collettiva con opere di studio degli stessi artisti coinvolti nel festival. Il vernissage del 6 giugno (dalle 17 alle 23) sarà un rito d’apertura, un invito alla scoperta di un linguaggio sempre più trasversale, tra strada e white cube.
Un festival che si vive, non solo si guarda
Ogni domenica, il festival diventa esperienza: tour guidati tra i murales delle edizioni passate e presenti, con la possibilità di concludere la passeggiata con un aperitivo nella suggestiva cornice del 25hours Hotel di Piazza San Paolino. Un’idea brillante per avvicinare cittadini, turisti e curiosi a un quartiere spesso sottovalutato, ma dal potenziale straordinario.
Un’arte che abita, rigenera, connette
Palazzuolo Strada Aperta è molto più che un evento culturale. È un processo di rigenerazione urbana partecipata, dove l’arte diventa veicolo di connessioni umane, estetiche, sociali. Un ponte tra passato e futuro, tra bellezza e resistenza, tra creatività e cittadinanza attiva.
Promosso da A Testa Alta E.T.S., con la curatela di Street Levels Gallery, il festival è vincitore del bando Estate Fiorentina 2025 e sostenuto da Fondazione CR Firenze nell’ambito del progetto Recreos. Un progetto visionario, che mette al centro l’arte come strumento di trasformazione e ascolto.
Perché in fondo è questo che fa Palazzuolo Strada Aperta: apre gli occhi sulla città che troppo spesso guardiamo senza vedere. E lo fa con il linguaggio più potente che conosciamo: quello dell’arte, libera, urbana, condivisa.
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