SPERA 2025: l’arte urbana prende il centro della scena

Tempo stimato per la lettura: 10,2 minuti
C’è un’atmosfera particolare che pervade i corridoi del Beffroi di Montrouge. Dal 2 al 5 ottobre 2025, SPERA, una nuova iniziativa dedicata all’arte urbana, si propone come uno spazio di incontro e visione, dove le opere non sono solo esposte, ma entrano in dialogo diretto con il pubblico. La curatela di questa prima edizione è affidata ad Agathae Montecinos, Nizia Montecinos e Gary Laporte.
“SPERA è un organismo vivo, uno spazio che respira arte e visioni,” racconta Laporte.
Creazione dal vivo, beat visivi e ritmi urbani
Nessun distacco, nessuna distanza. A SPERA, l’arte si vive “qui e ora”. Live painting, performance, tag notturni, installazioni che cambiano forma e senso. L’associazione Art’Murs trasforma la piazza del Beffroi in una tela pubblica, mentre URBAN ARTS Magazine alimenta azioni collettive e incontri tra il pubblico e gli artisti. Tra dediche, discussioni e collaborazioni live tra artisti francesi e sudamericani, il magazine offre un’opportunità unica di vivere l’arte urbana in tempo reale. Qui lo spettatore diventa complice.
L’arte non vive solo di immagini. Venerdì 3 ottobre, DJ Dee Nasty, icona dell’hip-hop francese, infiamma la notte con un set che mescola vecchia scuola e sperimentazione. Sabato 4, i Ringtones portano sul palco il rockabilly sporco di asfalto e colori, con una carica punk che parla la lingua dei muri.
Una mappa globale di graffiti, sogni e identità
Con oltre 100 artisti e 38 gallerie da ogni angolo del mondo, SPERA disegna una geografia alternativa dell’arte contemporanea. Non ci sono confini: passando da uno stand all’altro si può attraversare l’oceano Atlantico e vedere nuovi universi e immaginari culturali. Tra i nomi che fanno rumore, brillano le stelle della scena brasiliana — A7MA, Alma da Rua, Enivo, Fefe Talavera, Andre Mogle, Rafael Sliks — in un omaggio potente al Brasile, celebrato in occasione dell’anno culturale Francia-Brasile.
La scena brasiliana a SPERA: arte urbana come strumento d’impegno sociale
Nel cuore pulsante di São Paulo, tre gallerie ridefiniscono l’arte urbana trasformandola in un potente strumento di dialogo sociale e culturale. Alma da Rua, fondata nel 2016 da Tito Bertolucci a São Paulo, è un faro della scena urbana sudamericana, ospitando oltre 200 artisti locali e internazionali. Con il suo impegno per l’arte comunitaria, la galleria promuove l’interazione tra creatori e città. Artisti come Andre Mogle, Gatuno e Magmor saranno tra i protagonisti di questa edizione.
Per il suo approccio innovativo si distingue BR Arte che unisce arte urbana e contemporanea, creando uno spazio di dialogo tra esperimenti visivi e cultura metropolitana. Tra gli artisti in mostra ci sono Alex Senna, André Filur, e Leiga.
Sulla scena urbana di São Paulo, Galeria A7MA è una delle gallerie più significative, impegnata a esplorare temi sociali e umani attraverso l’arte di strada, essendo parte integrante del Beco do Batman. Fondata nel 2012, è uno spazio dinamico che ospita artisti come Paulo Ito, Nart, e Tche Ruggi i cui lavori spesso incorporano geometrie ispirate dalla natura — frammenti di rocce, cristalli, strutture che ricordano fractali. Queste strutture naturali diventano il materiale visivo centrale.
La scena brasiliana a SPERA: collaborazioni interdisciplinari e internazionali
Quando fotografia, street art e cultura si fondono, nasce una nuova onda creativa che travolge confini e pregiudizi. The Coast Gallery, fondata dal fotografo Jean Cabral, è diventata un punto di riferimento internazionale, vincendo nel 2024 il premio come miglior espositore a Art Basel Miami. La galleria presenta una mostra esclusiva che unisce le fotografie di Cabral agli universi di venti street artist brasiliani, raccontando l’evoluzione dell’arte urbana a São Paulo.
In una fusione di astratto e figurativo, Rafael Sliks e Enivo si incontrano al Beffroi per esplorare, attraverso la loro arte, il contrasto tra materia e luce, dando vita a composizioni vibranti e coinvolgenti che affrontano tematiche sociali e ambientali.
VoodooGyals è l’incarnazione di un mix esplosivo tra il Brasile e la Francia. Con Fefe Talavera a São Paulo e Mona e La Fleuj a Marsiglia e Parigi, il collettivo esplora pittura, fotografia e tatuaggi, creando un dialogo visivo che sfida le frontiere culturali. Un incontro unico tra talenti che celebra l’ibridazione e l’espressione creativa senza limiti.
Da Parigi a São Paulo: un’opera senza confini
Tra i momenti più intensi di SPERA, spicca la collaborazione tra il poeta dei muri Seth e il pioniere del graffitismo brasiliano Tinho: un’opera che mescola infanzia, rabbia e speranza. Street art che non chiede permesso, entra in scena e lascia il segno.
Al primo piano, nella spettacolare Sala Art Déco del Beffroi di Montrouge, il parigino Seth e il brasiliano Tinho, figura chiave del movimento Pixação, portano in scena un dialogo visivo che supera confini e linguaggi. Seth, maestro del “Graffolyse”, trasforma lettere e forme astratte in poesie visive tridimensionali; Tinho invece incarna la forza urbana di São Paulo, con uno stile angolare e ipnotico che affonda le radici nella scrittura di strada brasiliana.
Il risultato è un’installazione immersiva, vibrante, in cui due visioni si intrecciano e si confrontano, dando vita a un’opera che è insieme incontro, scontro e racconto.
Moda di strada e attivismo: SP Paris, il manifesto creativo di São Paulo
L’arte urbana ha evoluto il panorama della moda contemporanea, fungendo da catalizzatore per l’innovazione stilistica e l’espressione culturale. Al secondo piano, SP Paris porta la moda di strada a un nuovo livello. Fondata nel 2021 a São Paulo da Nobru CZ e Dani Ursogrande, la marca unisce arte urbana e impegno sociale, ispirandosi alla pixação, la tipografia iconica delle strade brasiliane. Con creazioni a basso impatto ambientale, SP Paris è un manifesto creativo che dà voce alle lotte e ai corpi dissidenti, mescolando estetica radicale e attivismo.
BD Varsavia e Underdogs Lisbona, architetti di paesaggi invisibili
Punto di riferimento unico in Polonia per la cultura graffiti, BD Gallery a Varsavia. Nata dall’esperienza del leggendario magazine Brain Damage, la galleria è da oltre 15 anni un laboratorio attivo di riflessione e valorizzazione del writing e del street art a livello internazionale. Tra i protagonisti in mostra a SPERA, spicca Sainer, artista polacco noto per le sue composizioni monumentali che fondono realismo pittorico e sensibilità urbana. Il suo lavoro incarna l’evoluzione del graffiti verso nuove forme espressive, mantenendo un forte legame con la strada e l’identità visiva dell’Europa dell’Est.
Più a ovest, a Lisbona, Underdogs Gallery ha ridefinito il concetto di arte urbana dal 2010, diventando una delle principali vetrine internazionali per l’art contemporain. Fondata dall’artista Vhils e dalla curatrice Pauline Foessel, la galleria non è solo uno spazio espositivo, ma un laboratorio di sperimentazione che attraversa la città con arte pubblica, edizioni uniche e collaborazioni internazionali. Con il suo approccio innovativo, Underdogs rende l’arte non solo visibile, ma un’esperienza viva e immersiva, che dialoga ogni giorno con l’ambiente urbano. A SPERA presenta l’opera del portoghese Nuno Viegas il cui stile si distingue per l’uso di guanti, maschere e t-shirt, elementi riconoscibili nella cultura del writing, trasformati in opere raffinate che celebrano l’autenticità del graffiti.
Geometrie interiori, rovine urbane
In mostra a SPERA con un solo show, l’Atlas non propone solo opere, ma veri e propri territori da decifrare, dove tradizione e avanguardia si incontrano in un equilibrio quasi mistico. L’Atlas è l’artista che trasforma la scrittura in architettura visiva. Nato a Parigi come Jules Dedet, fonde calligrafia araba, filosofia e urban art in un’estetica geometrica ipnotica. Le sue “boussole urbane” — tracciate con spray, scotch o inchiostro — sono mappe mentali, enigmi grafici dove ogni linea è un pensiero.
Rose Studio Art Gallery presenta l’opera ben nota agli amanti di arte urbana contemporanea di Katre, un’artista che unisce la fotografia e l’arte urbana in una ricerca visiva che esplora spazi abbandonati e luoghi dimenticati. Il suo lavoro si concentra sulla decadenza degli ambienti urbani, catturando l’estetica della rovina e del degrado attraverso l’obiettivo. Con uno stile che mescola fotografia e interventi grafici, Katre indaga la relazione tra l’uomo e il paesaggio urbano in mutamento, evidenziando la bellezza nascosta nella disgregazione. La sua ricerca è una riflessione sulla transitorietà e sulla memoria, un invito a esplorare gli spazi marginali che raccontano storie di abbandono e trasformazione.
Mappe oracolari per vite nomadi
Un bell’incontro è stato con l’artista Mapecoo — María Peña Coto — spirito nomade e visionario — capace di cucire ricordi, città e corpi in un’unica trama vibrante. Le sue opere lasciano un’eco lunga. La sua arte respira magia, spostamento, sguardi multipli: fin dall’infanzia nei luoghi natali delle Asturie, passando per Madrid, Londra, San Paolo, Addis Abeba, Parigi, ogni città è per lei un crocevia di segni, odori, storie.
Le sue opere collezionano amuleti intimi — oggetti, simboli personali delle donne migranti, camicie di nonne, strumenti, origami improvvisati — che divengono ponti tra identità diverse. Usa stoffe senza struttura, pittura mista, murales pubblici che sfidano il silenzio urbano, performance e partecipazione, mescolando vita quotidiana e arte rituale. “Le mie opere parlano di case che non esistono più, di architetture interiori, di spostamenti”, afferma.
Il suo impegno sociale è radicato nella visibilità: delle donne, delle migrazioni, delle identità ibride, della cura reciproca — non come ornamento, ma come resistenza. Mapecoo ci obbliga a spostare la nostra prospettiva: il confine non è solo geografico, ma mentale, culturale, empatico.
Bonobolabo: unica presenza italiana
Dopo District13 Art Fair e Urban Art Fair, la galleria Bonobolabo di Bologna torna a farsi notare a Parigi con una proposta unica nel panorama dell’arte urbana. Fondata nel 2013 da Marco Miccoli, Bonobolabo è da sempre un punto di riferimento imprescindibile per la cultura skate e l’urban art in Italia. La sua passione per lo skateboard e l’arte si intreccia in un progetto innovativo che unisce collaborazioni con artisti internazionali a creazioni su tavole da skate e altri supporti, arricchiti dall’uso della realtà aumentata tramite l’app gratuita “Aria the AR Platform”.
Questo mix di arte tradizionale e tecnologia rende Bonobolabo un laboratorio creativo senza eguali. Un valore aggiunto è l’impegno ambientale: per ogni tavola venduta viene piantato un albero grazie alla collaborazione con Treedom. Tra gli artisti presentati, nomi come Bisser, Bom.K, Martha Cooper, Joe Sorren, Millo e Shamsia Hassani testimoniano la forza e la varietà del progetto.
SPERA educa, ispira, trasforma
SPERA si intreccia naturalmente con il tessuto sociale che la ospita, come un filo che cuce insieme arte, spazio pubblico e vita quotidiana. La mattina del 3 ottobre è dedicata alle scuole e alle associazioni locali, con laboratori di graffiti firmati POSCA, attività per famiglie curate da LAB Galerie e Passage Cloûté, che portano una ventata di freschezza nella scena parigina, fondendo arte urbana e quotidianità con stile e impegno. Dal 2024, questa collaborazione trasforma i negozi Passage Clouté in veri spazi d’espressione, dove l’arte diventa strumento di connessione e riflessione sociale.
A SPERA, animano una sala di cours al secondo piano: non una semplice esposizione, ma un laboratorio vivo e accessibile, dove le opere di Stoul, Delphine Delas, Le Cyklop, 13 bis e altri nomi pulsano tra pubblico e spazio urbano. La creatività urbana diventa qui uno strumento educativo, libero, formativo.
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SPERA 2025: l’arte urbana prende il centro della scena
Tempo stimato per la lettura: 30 minuti
C’è un’atmosfera particolare che pervade i corridoi del Beffroi di Montrouge. Dal 2 al 5 ottobre 2025, SPERA, una nuova iniziativa dedicata all’arte urbana, si propone come uno spazio di incontro e visione, dove le opere non sono solo esposte, ma entrano in dialogo diretto con il pubblico. La curatela di questa prima edizione è affidata ad Agathae Montecinos, Nizia Montecinos e Gary Laporte.
“SPERA è un organismo vivo, uno spazio che respira arte e visioni,” racconta Laporte.
Creazione dal vivo, beat visivi e ritmi urbani
Nessun distacco, nessuna distanza. A SPERA, l’arte si vive “qui e ora”. Live painting, performance, tag notturni, installazioni che cambiano forma e senso. L’associazione Art’Murs trasforma la piazza del Beffroi in una tela pubblica, mentre URBAN ARTS Magazine alimenta azioni collettive e incontri tra il pubblico e gli artisti. Tra dediche, discussioni e collaborazioni live tra artisti francesi e sudamericani, il magazine offre un’opportunità unica di vivere l’arte urbana in tempo reale. Qui lo spettatore diventa complice.
L’arte non vive solo di immagini. Venerdì 3 ottobre, DJ Dee Nasty, icona dell’hip-hop francese, infiamma la notte con un set che mescola vecchia scuola e sperimentazione. Sabato 4, i Ringtones portano sul palco il rockabilly sporco di asfalto e colori, con una carica punk che parla la lingua dei muri.
Una mappa globale di graffiti, sogni e identità
Con oltre 100 artisti e 38 gallerie da ogni angolo del mondo, SPERA disegna una geografia alternativa dell’arte contemporanea. Non ci sono confini: passando da uno stand all’altro si può attraversare l’oceano Atlantico e vedere nuovi universi e immaginari culturali. Tra i nomi che fanno rumore, brillano le stelle della scena brasiliana — A7MA, Alma da Rua, Enivo, Fefe Talavera, Andre Mogle, Rafael Sliks — in un omaggio potente al Brasile, celebrato in occasione dell’anno culturale Francia-Brasile.
La scena brasiliana a SPERA: arte urbana come strumento d’impegno sociale
Nel cuore pulsante di São Paulo, tre gallerie ridefiniscono l’arte urbana trasformandola in un potente strumento di dialogo sociale e culturale. Alma da Rua, fondata nel 2016 da Tito Bertolucci a São Paulo, è un faro della scena urbana sudamericana, ospitando oltre 200 artisti locali e internazionali. Con il suo impegno per l’arte comunitaria, la galleria promuove l’interazione tra creatori e città. Artisti come Andre Mogle, Gatuno e Magmor saranno tra i protagonisti di questa edizione.
Per il suo approccio innovativo si distingue BR Arte che unisce arte urbana e contemporanea, creando uno spazio di dialogo tra esperimenti visivi e cultura metropolitana. Tra gli artisti in mostra ci sono Alex Senna, André Filur, e Leiga.
Sulla scena urbana di São Paulo, Galeria A7MA è una delle gallerie più significative, impegnata a esplorare temi sociali e umani attraverso l’arte di strada, essendo parte integrante del Beco do Batman. Fondata nel 2012, è uno spazio dinamico che ospita artisti come Paulo Ito, Nart, e Tche Ruggi i cui lavori spesso incorporano geometrie ispirate dalla natura — frammenti di rocce, cristalli, strutture che ricordano fractali. Queste strutture naturali diventano il materiale visivo centrale.
La scena brasiliana a SPERA: collaborazioni interdisciplinari e internazionali
Quando fotografia, street art e cultura si fondono, nasce una nuova onda creativa che travolge confini e pregiudizi. The Coast Gallery, fondata dal fotografo Jean Cabral, è diventata un punto di riferimento internazionale, vincendo nel 2024 il premio come miglior espositore a Art Basel Miami. La galleria presenta una mostra esclusiva che unisce le fotografie di Cabral agli universi di venti street artist brasiliani, raccontando l’evoluzione dell’arte urbana a São Paulo.
In una fusione di astratto e figurativo, Rafael Sliks e Enivo si incontrano al Beffroi per esplorare, attraverso la loro arte, il contrasto tra materia e luce, dando vita a composizioni vibranti e coinvolgenti che affrontano tematiche sociali e ambientali.
VoodooGyals è l’incarnazione di un mix esplosivo tra il Brasile e la Francia. Con Fefe Talavera a São Paulo e Mona e La Fleuj a Marsiglia e Parigi, il collettivo esplora pittura, fotografia e tatuaggi, creando un dialogo visivo che sfida le frontiere culturali. Un incontro unico tra talenti che celebra l’ibridazione e l’espressione creativa senza limiti.
Da Parigi a São Paulo: un’opera senza confini
Tra i momenti più intensi di SPERA, spicca la collaborazione tra il poeta dei muri Seth e il pioniere del graffitismo brasiliano Tinho: un’opera che mescola infanzia, rabbia e speranza. Street art che non chiede permesso, entra in scena e lascia il segno.
Al primo piano, nella spettacolare Sala Art Déco del Beffroi di Montrouge, il parigino Seth e il brasiliano Tinho, figura chiave del movimento Pixação, portano in scena un dialogo visivo che supera confini e linguaggi. Seth, maestro del “Graffolyse”, trasforma lettere e forme astratte in poesie visive tridimensionali; Tinho invece incarna la forza urbana di São Paulo, con uno stile angolare e ipnotico che affonda le radici nella scrittura di strada brasiliana.
Il risultato è un’installazione immersiva, vibrante, in cui due visioni si intrecciano e si confrontano, dando vita a un’opera che è insieme incontro, scontro e racconto.
Moda di strada e attivismo: SP Paris, il manifesto creativo di São Paulo
L’arte urbana ha evoluto il panorama della moda contemporanea, fungendo da catalizzatore per l’innovazione stilistica e l’espressione culturale. Al secondo piano, SP Paris porta la moda di strada a un nuovo livello. Fondata nel 2021 a São Paulo da Nobru CZ e Dani Ursogrande, la marca unisce arte urbana e impegno sociale, ispirandosi alla pixação, la tipografia iconica delle strade brasiliane. Con creazioni a basso impatto ambientale, SP Paris è un manifesto creativo che dà voce alle lotte e ai corpi dissidenti, mescolando estetica radicale e attivismo.
BD Varsavia e Underdogs Lisbona, architetti di paesaggi invisibili
Punto di riferimento unico in Polonia per la cultura graffiti, BD Gallery a Varsavia. Nata dall’esperienza del leggendario magazine Brain Damage, la galleria è da oltre 15 anni un laboratorio attivo di riflessione e valorizzazione del writing e del street art a livello internazionale. Tra i protagonisti in mostra a SPERA, spicca Sainer, artista polacco noto per le sue composizioni monumentali che fondono realismo pittorico e sensibilità urbana. Il suo lavoro incarna l’evoluzione del graffiti verso nuove forme espressive, mantenendo un forte legame con la strada e l’identità visiva dell’Europa dell’Est.
Più a ovest, a Lisbona, Underdogs Gallery ha ridefinito il concetto di arte urbana dal 2010, diventando una delle principali vetrine internazionali per l’art contemporain. Fondata dall’artista Vhils e dalla curatrice Pauline Foessel, la galleria non è solo uno spazio espositivo, ma un laboratorio di sperimentazione che attraversa la città con arte pubblica, edizioni uniche e collaborazioni internazionali. Con il suo approccio innovativo, Underdogs rende l’arte non solo visibile, ma un’esperienza viva e immersiva, che dialoga ogni giorno con l’ambiente urbano. A SPERA presenta l’opera del portoghese Nuno Viegas il cui stile si distingue per l’uso di guanti, maschere e t-shirt, elementi riconoscibili nella cultura del writing, trasformati in opere raffinate che celebrano l’autenticità del graffiti.
Geometrie interiori, rovine urbane
In mostra a SPERA con un solo show, l’Atlas non propone solo opere, ma veri e propri territori da decifrare, dove tradizione e avanguardia si incontrano in un equilibrio quasi mistico. L’Atlas è l’artista che trasforma la scrittura in architettura visiva. Nato a Parigi come Jules Dedet, fonde calligrafia araba, filosofia e urban art in un’estetica geometrica ipnotica. Le sue “boussole urbane” — tracciate con spray, scotch o inchiostro — sono mappe mentali, enigmi grafici dove ogni linea è un pensiero.
Rose Studio Art Gallery presenta l’opera ben nota agli amanti di arte urbana contemporanea di Katre, un’artista che unisce la fotografia e l’arte urbana in una ricerca visiva che esplora spazi abbandonati e luoghi dimenticati. Il suo lavoro si concentra sulla decadenza degli ambienti urbani, catturando l’estetica della rovina e del degrado attraverso l’obiettivo. Con uno stile che mescola fotografia e interventi grafici, Katre indaga la relazione tra l’uomo e il paesaggio urbano in mutamento, evidenziando la bellezza nascosta nella disgregazione. La sua ricerca è una riflessione sulla transitorietà e sulla memoria, un invito a esplorare gli spazi marginali che raccontano storie di abbandono e trasformazione.
Mappe oracolari per vite nomadi
Un bell’incontro è stato con l’artista Mapecoo — María Peña Coto — spirito nomade e visionario — capace di cucire ricordi, città e corpi in un’unica trama vibrante. Le sue opere lasciano un’eco lunga. La sua arte respira magia, spostamento, sguardi multipli: fin dall’infanzia nei luoghi natali delle Asturie, passando per Madrid, Londra, San Paolo, Addis Abeba, Parigi, ogni città è per lei un crocevia di segni, odori, storie.
Le sue opere collezionano amuleti intimi — oggetti, simboli personali delle donne migranti, camicie di nonne, strumenti, origami improvvisati — che divengono ponti tra identità diverse. Usa stoffe senza struttura, pittura mista, murales pubblici che sfidano il silenzio urbano, performance e partecipazione, mescolando vita quotidiana e arte rituale. “Le mie opere parlano di case che non esistono più, di architetture interiori, di spostamenti”, afferma.
Il suo impegno sociale è radicato nella visibilità: delle donne, delle migrazioni, delle identità ibride, della cura reciproca — non come ornamento, ma come resistenza. Mapecoo ci obbliga a spostare la nostra prospettiva: il confine non è solo geografico, ma mentale, culturale, empatico.
Bonobolabo: unica presenza italiana
Dopo District13 Art Fair e Urban Art Fair, la galleria Bonobolabo di Bologna torna a farsi notare a Parigi con una proposta unica nel panorama dell’arte urbana. Fondata nel 2013 da Marco Miccoli, Bonobolabo è da sempre un punto di riferimento imprescindibile per la cultura skate e l’urban art in Italia. La sua passione per lo skateboard e l’arte si intreccia in un progetto innovativo che unisce collaborazioni con artisti internazionali a creazioni su tavole da skate e altri supporti, arricchiti dall’uso della realtà aumentata tramite l’app gratuita “Aria the AR Platform”.
Questo mix di arte tradizionale e tecnologia rende Bonobolabo un laboratorio creativo senza eguali. Un valore aggiunto è l’impegno ambientale: per ogni tavola venduta viene piantato un albero grazie alla collaborazione con Treedom. Tra gli artisti presentati, nomi come Bisser, Bom.K, Martha Cooper, Joe Sorren, Millo e Shamsia Hassani testimoniano la forza e la varietà del progetto.
SPERA educa, ispira, trasforma
SPERA si intreccia naturalmente con il tessuto sociale che la ospita, come un filo che cuce insieme arte, spazio pubblico e vita quotidiana. La mattina del 3 ottobre è dedicata alle scuole e alle associazioni locali, con laboratori di graffiti firmati POSCA, attività per famiglie curate da LAB Galerie e Passage Cloûté, che portano una ventata di freschezza nella scena parigina, fondendo arte urbana e quotidianità con stile e impegno. Dal 2024, questa collaborazione trasforma i negozi Passage Clouté in veri spazi d’espressione, dove l’arte diventa strumento di connessione e riflessione sociale.
A SPERA, animano una sala di cours al secondo piano: non una semplice esposizione, ma un laboratorio vivo e accessibile, dove le opere di Stoul, Delphine Delas, Le Cyklop, 13 bis e altri nomi pulsano tra pubblico e spazio urbano. La creatività urbana diventa qui uno strumento educativo, libero, formativo.
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