Mario Giacomelli: la fotografia come rivoluzione artistica

About the Author: Cristina Biordi

Published On: 17 Maggio 2025

Tempo stimato per la lettura: 3,5 minuti

In occasione del centenario della nascita di Mario Giacomelli (1925–2000), Palazzo Esposizioni di Roma presenta la mostra Mario Giacomelli. Il fotografo e l’artista, curata da Bartolomeo Pietromarchi e Katiuscia Biondi Giacomelli. L’esposizione, promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e da Azienda Speciale Palaexpo, è prodotta e organizzata in collaborazione con l’Archivio Mario Giacomelli.

Un percorso tra fotografia e arte contemporanea

La mostra offre un ampio percorso attraverso oltre 300 stampe originali, molte delle quali inedite, delle serie più significative di Giacomelli. Il percorso espositivo si sviluppa in diverse stanze tematiche, ognuna delle quali propone un dialogo tra le opere del fotografo marchigiano e quelle di grandi maestri dell’arte contemporanea.

Il dialogo con Afro e Alberto Burri

Una delle sezioni più suggestive della mostra è quella che mette in relazione le opere fotografiche di Giacomelli con quelle pittoriche di Afro Basaldella e Alberto Burri. Questa parte dell’esposizione esplora il rapporto tra astrazione e materia, evidenziando le affinità tra le ricerche artistiche dei tre autori.

La dimensione performativa: “Io non ho mani che mi accarezzino il volto”

Al centro della mostra si trova una sala interamente dedicata alla celebre serie Io non ho mani che mi accarezzino il volto (1961–1963), che ha consacrato Giacomelli sulla scena internazionale. Questa sezione è concepita come una vera e propria installazione, restituendo l’energia e il movimento circolare che caratterizzano la serie, esaltandone la dimensione performativa e la forza espressiva.

Il confronto con Jannis Kounellis ed Enzo Cucchi

L’esposizione prosegue con un confronto tra le opere fotografiche di Giacomelli e quelle di Jannis Kounellis, esponente dell’Arte Povera, e di Enzo Cucchi, artista marchigiano contemporaneo. Queste sezioni esplorano temi come il realismo, la materia e la visione del paesaggio, evidenziando le affinità tra le opere fotografiche e pittoriche e il legame con il territorio e la cultura contadina.

Il legame con Roger Ballen

Un altro significativo dialogo si sviluppa attorno al confronto con l’opera di Roger Ballen, fotografo contemporaneo che ha più volte dichiarato la sua ammirazione per Giacomelli. Questa sezione mette in luce le affinità tra le ultime opere del maestro marchigiano e quelle di Ballen, evidenziando le influenze reciproche e le convergenze stilistiche e tematiche.

L’intimità del processo: tra voce, visione e memoria

Mario Giacomelli. Il fotografo e l’artista offre anche un’esperienza immersiva, con un’installazione multimediale che accompagna il visitatore attraverso le immagini di Giacomelli, arricchita dalla sua voce e da una colonna sonora appositamente concepita. Al termine del percorso espositivo, una riproduzione fotografica dello studio dell’artista, con l’ingranditore e la mitica Kobell, la sua unica macchina fotografica, permette di entrare nel suo mondo creativo e di comprendere meglio il suo processo artistico.

I laboratori per scuole e famiglie

Vedo Non Vedo è il percorso educativo del Laboratorio d’arte di Palazzo Esposizioni legato alla mostra Mario Giacomelli. Il fotografo e l’artista. Bambini e ragazzi esplorano le opere in dialogo con artisti come Burri e Kounellis attraverso attività creative come collage e disegno. Sono previsti appuntamenti per famiglie (7–11 anni), scuole dell’infanzia e primaria, e centri estivi. L’estate d’arte (9 giugno – 4 luglio 2025) propone giornate tra yoga, laboratori, LIS e visite dietro le quinte del museo. Il progetto unisce arte contemporanea, fotografia e gioco.

Gli appuntamenti

Due incontri approfondiscono l’opera e l’eredità di Mario Giacomelli in occasione del suo centenario. Il 5 giugno Bartolomeo Pietromarchi e Stefano Chiodi esplorano il dialogo tra la sua fotografia e artisti come Burri, Afro, Kounellis, Cucchi e Ballen. L’11 giugno, Elio Grazioli, Mauro Zanchi e Katiuscia Biondi Giacomelli presentano il volume Mario Giacomelli. Opere 1954–2000 (Silvana Editoriale), che raccoglie la sua ricerca visiva come espressione di una poetica moderna e profonda. Entrambi gli eventi si tengono al Palazzo delle Esposizioni di Roma.

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About the Author: Cristina Biordi

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Un percorso tra fotografia e arte contemporanea

La mostra offre un ampio percorso attraverso oltre 300 stampe originali, molte delle quali inedite, delle serie più significative di Giacomelli. Il percorso espositivo si sviluppa in diverse stanze tematiche, ognuna delle quali propone un dialogo tra le opere del fotografo marchigiano e quelle di grandi maestri dell’arte contemporanea.

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Una delle sezioni più suggestive della mostra è quella che mette in relazione le opere fotografiche di Giacomelli con quelle pittoriche di Afro Basaldella e Alberto Burri. Questa parte dell’esposizione esplora il rapporto tra astrazione e materia, evidenziando le affinità tra le ricerche artistiche dei tre autori.

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L’esposizione prosegue con un confronto tra le opere fotografiche di Giacomelli e quelle di Jannis Kounellis, esponente dell’Arte Povera, e di Enzo Cucchi, artista marchigiano contemporaneo. Queste sezioni esplorano temi come il realismo, la materia e la visione del paesaggio, evidenziando le affinità tra le opere fotografiche e pittoriche e il legame con il territorio e la cultura contadina.

Il legame con Roger Ballen

Un altro significativo dialogo si sviluppa attorno al confronto con l’opera di Roger Ballen, fotografo contemporaneo che ha più volte dichiarato la sua ammirazione per Giacomelli. Questa sezione mette in luce le affinità tra le ultime opere del maestro marchigiano e quelle di Ballen, evidenziando le influenze reciproche e le convergenze stilistiche e tematiche.

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Mario Giacomelli. Il fotografo e l’artista offre anche un’esperienza immersiva, con un’installazione multimediale che accompagna il visitatore attraverso le immagini di Giacomelli, arricchita dalla sua voce e da una colonna sonora appositamente concepita. Al termine del percorso espositivo, una riproduzione fotografica dello studio dell’artista, con l’ingranditore e la mitica Kobell, la sua unica macchina fotografica, permette di entrare nel suo mondo creativo e di comprendere meglio il suo processo artistico.

I laboratori per scuole e famiglie

Vedo Non Vedo è il percorso educativo del Laboratorio d’arte di Palazzo Esposizioni legato alla mostra Mario Giacomelli. Il fotografo e l’artista. Bambini e ragazzi esplorano le opere in dialogo con artisti come Burri e Kounellis attraverso attività creative come collage e disegno. Sono previsti appuntamenti per famiglie (7–11 anni), scuole dell’infanzia e primaria, e centri estivi. L’estate d’arte (9 giugno – 4 luglio 2025) propone giornate tra yoga, laboratori, LIS e visite dietro le quinte del museo. Il progetto unisce arte contemporanea, fotografia e gioco.

Gli appuntamenti

Due incontri approfondiscono l’opera e l’eredità di Mario Giacomelli in occasione del suo centenario. Il 5 giugno Bartolomeo Pietromarchi e Stefano Chiodi esplorano il dialogo tra la sua fotografia e artisti come Burri, Afro, Kounellis, Cucchi e Ballen. L’11 giugno, Elio Grazioli, Mauro Zanchi e Katiuscia Biondi Giacomelli presentano il volume Mario Giacomelli. Opere 1954–2000 (Silvana Editoriale), che raccoglie la sua ricerca visiva come espressione di una poetica moderna e profonda. Entrambi gli eventi si tengono al Palazzo delle Esposizioni di Roma.

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