Bronzi Reali di Angkor: un tesoro di storia, arte e amicizia tra Cambogia e Francia

Tempo stimato per la lettura: 5,6 minuti
Immaginate di entrare in un mondo dove il passato millenario si svela attraverso splendidi capolavori in bronzo, testimoni di un’epoca di grande splendore e mistero. È questa la magia che offre l’esposizione Bronzes royaux d’Angkor, un art du divin (Bronzi Reali di Angkor, un’arte del divino), al Museo Guimet, dal 30 aprile all’8 settembre 2025. In programma incontri, visite guidate, spettacoli di danza e priezioni, il tutto corredato da un importante catalogo.
Curatori di quest’importante esposizione sono Pierre Baptiste, Direttore della Conservazione e le collezioni del Museo Guimet; David Bourgarit, ricercatore del Centro di Ricerca e Restauro musei di Francia (C2RMF); Brice Vincent, docente presso la Scuola Estremo Oriente francese (EFEO); Thierry Zéphir, ricercatore responsabile delle collezioni del Mondo Himalayano dal museo Guimet.
Il risultato di una cooperazione storica
L’organizzazione di questa mostra si inscrive in un contesto di cooperazione storica tra il Museo Guimet e il Ministero della Cultura e delle Belle Arti della Cambogia, un rapporto che si è consolidato nel tempo grazie a iniziative come la consegna, nel 1996, di sei bronzi di grande qualità scoperti durante la guerra civile cambogiana.
Questi capolavori, rinvenuti casualmente nel 1966 durante lavori di ampliamento dell’aeroporto di Siem Reap, sono simbolo di fiducia e amicizia tra i due paesi, e oggi, grazie a questa esposizione, tornano a raccontare la loro storia al pubblico internazionale.
La restituzione di bronzi scoperti durante la guerra civile, come i sei bronzi consegnati nel 1996, rappresenta un gesto di grande significato storico e diplomatico. Yannick LINTZ, Presidente del Museo Guimet
Un’importante sinergia
Bronzi Reali di Angkor non solo celebra l’arte e la storia khmer, ma anche il profondo legame di amicizia e collaborazione tra Cambogia e Francia. Un viaggio tra scoperte archeologiche, restauri innovativi e relazioni culturali che attraversano decenni, portando alla luce i segreti di un patrimonio millenario e rafforzando i ponti tra due nazioni.
Il progetto, realizzato in collaborazione con il Centre de Recherche et de Restauration des Musées de France (C2RMF) e l’École Française d’Extrême-Orient (EFEO), ha messo in luce non solo i tesori in bronzo di Angkor, ma anche le tecniche e le conoscenze che hanno permesso di preservare e studiare queste opere. La collaborazione tra istituzioni francesi e cambogiane si traduce in progetti concreti come il restauro del tempio del Mebon occidentale e il sostegno alla gestione del sito di Angkor, rafforzando un rapporto di fiducia e rispetto reciproco. Tra i capolavori più significativi si trova il Vishnu del Mebon occidentale, una scultura in bronzo che rappresenta un momento cruciale nella metallurgia angkoriana.
Alla scoperta di tecniche e riti
Immaginate un impero che, per oltre sei secoli, ha dominato una vasta parte dell’Asia sud-orientale, lasciando dietro di sé monumenti di una maestosità e di una bellezza senza pari. Questa è Angkor, la gloriosa capitale del regno khmer, un sito che ancora oggi incanta il mondo con i suoi templi, i suoi santuari e le sue testimonianze di un’arte raffinata e di una spiritualità profonda.
Durante il suo apice tra il IX e il XV secolo, Angkor era un centro di potere, di fede e di cultura, dove divinità hindù e buddiste trovavano spazio in monumenti sacri che conservano ancora oggi tracce di un’arte sacra e di oggetti di culto realizzati con metalli preziosi come oro, argento e bronzo, spesso dorati. Questi tesori, nascosti tra bassorilievi e iscrizioni, raccontano storie di divinità e di sovrani che si affidavano a maestri artigiani specializzati nella lavorazione del metallo. Bronzi Reali di Angkor permette di ammirare quest’inestimabile tesoro.
Le origini della cultura khmer
Grazie a studi approfonditi, condotti con tecnologie all’avanguardia, gli esperti hanno potuto analizzare la composizione materiale, i processi di fusione e il contesto storico di questa straordinaria opera. Ecco perché questa mostra non è solo un’esposizione di oggetti d’arte, ma anche un simbolo di impegno condiviso per la tutela del patrimonio culturale. Dalle prime statue in rame, realizzate grazie alla presenza di importanti giacimenti, alla scoperta della tecnica della fusione a cera persa, per creare delle opere magnifiche per onorare dei e re.
La mostra evidenzia l’impegno del governo cambogiano e francese nel preservare e valorizzare il patrimonio khmer, favorendo un dialogo culturale globale. Chhay Visoth, Direttore del Museo Nazionale della Cambogia
Bronzes royaux d’Angkor, un art du divin traccia un affascinante percorso cronologico attraverso l’arte del bronzo in Cambogia, portando i visitatori in un viaggio tra i principali siti del patrimonio khmer.
L’esposizione presenta ben 240 opere, di cui 126 provenienti dal Museo Nazionale del Cambogia e 60 dal Museo Guimet, con prestiti eccezionali concessi dal Governo reale cambogiano. Questi capolavori, tra cui spicca la maestosa statua in bronzo di Vishnu sdraiato del Mebon occidentale, simbolo di un patrimonio nazionale e di un’arte sacra che ha attraversato i secoli, sono riuniti in un percorso che celebra la maestria degli artigiani e la spiritualità che ha animato questa civiltà.
Un omaggio importante alla cultura khmer
La cultura khmer è una delle più antiche e affascinanti dell’Asia sud-orientale, ricca di tradizioni, arte e spiritualità che risalgono a oltre mille anni fa. Questa civiltà ha lasciato un’eredità straordinaria.
L’esposizione Bronzi Reali di Angkor rappresenta così un punto di svolta nella conoscenza dell’arte del bronzo khmer, un’occasione per riscoprire un patrimonio che, sebbene spesso lontano dai contesti originali, continua a ispirare e a emozionare. È un tributo alla storia, alla scienza e all’amicizia tra due nazioni che, attraverso il rispetto e la collaborazione, contribuiscono a preservare e valorizzare un patrimonio universale. Un viaggio nel cuore di Angkor, dove il passato diventa presente e il presente si arricchisce di un’eredità senza tempo.
Bronzes royaux d’Angkor ci invita a riscoprire un mondo di grandezza, di mistero e di spiritualità, un mondo in cui il metallo diventa un veicolo di divinità e di potere, e in cui ogni opera racconta una storia millenaria di fede, arte e civiltà. Un patrimonio che, come un faro luminoso, continua a brillare nel cuore dell’Asia e nel cuore di chi ha il privilegio di conoscerlo.
condividi su
Bronzi Reali di Angkor: un tesoro di storia, arte e amicizia tra Cambogia e Francia
Tempo stimato per la lettura: 17 minuti
Immaginate di entrare in un mondo dove il passato millenario si svela attraverso splendidi capolavori in bronzo, testimoni di un’epoca di grande splendore e mistero. È questa la magia che offre l’esposizione Bronzes royaux d’Angkor, un art du divin (Bronzi Reali di Angkor, un’arte del divino), al Museo Guimet, dal 30 aprile all’8 settembre 2025. In programma incontri, visite guidate, spettacoli di danza e priezioni, il tutto corredato da un importante catalogo.
Curatori di quest’importante esposizione sono Pierre Baptiste, Direttore della Conservazione e le collezioni del Museo Guimet; David Bourgarit, ricercatore del Centro di Ricerca e Restauro musei di Francia (C2RMF); Brice Vincent, docente presso la Scuola Estremo Oriente francese (EFEO); Thierry Zéphir, ricercatore responsabile delle collezioni del Mondo Himalayano dal museo Guimet.
Il risultato di una cooperazione storica
L’organizzazione di questa mostra si inscrive in un contesto di cooperazione storica tra il Museo Guimet e il Ministero della Cultura e delle Belle Arti della Cambogia, un rapporto che si è consolidato nel tempo grazie a iniziative come la consegna, nel 1996, di sei bronzi di grande qualità scoperti durante la guerra civile cambogiana.
Questi capolavori, rinvenuti casualmente nel 1966 durante lavori di ampliamento dell’aeroporto di Siem Reap, sono simbolo di fiducia e amicizia tra i due paesi, e oggi, grazie a questa esposizione, tornano a raccontare la loro storia al pubblico internazionale.
La restituzione di bronzi scoperti durante la guerra civile, come i sei bronzi consegnati nel 1996, rappresenta un gesto di grande significato storico e diplomatico. Yannick LINTZ, Presidente del Museo Guimet
Un’importante sinergia
Bronzi Reali di Angkor non solo celebra l’arte e la storia khmer, ma anche il profondo legame di amicizia e collaborazione tra Cambogia e Francia. Un viaggio tra scoperte archeologiche, restauri innovativi e relazioni culturali che attraversano decenni, portando alla luce i segreti di un patrimonio millenario e rafforzando i ponti tra due nazioni.
Il progetto, realizzato in collaborazione con il Centre de Recherche et de Restauration des Musées de France (C2RMF) e l’École Française d’Extrême-Orient (EFEO), ha messo in luce non solo i tesori in bronzo di Angkor, ma anche le tecniche e le conoscenze che hanno permesso di preservare e studiare queste opere. La collaborazione tra istituzioni francesi e cambogiane si traduce in progetti concreti come il restauro del tempio del Mebon occidentale e il sostegno alla gestione del sito di Angkor, rafforzando un rapporto di fiducia e rispetto reciproco. Tra i capolavori più significativi si trova il Vishnu del Mebon occidentale, una scultura in bronzo che rappresenta un momento cruciale nella metallurgia angkoriana.
Alla scoperta di tecniche e riti
Immaginate un impero che, per oltre sei secoli, ha dominato una vasta parte dell’Asia sud-orientale, lasciando dietro di sé monumenti di una maestosità e di una bellezza senza pari. Questa è Angkor, la gloriosa capitale del regno khmer, un sito che ancora oggi incanta il mondo con i suoi templi, i suoi santuari e le sue testimonianze di un’arte raffinata e di una spiritualità profonda.
Durante il suo apice tra il IX e il XV secolo, Angkor era un centro di potere, di fede e di cultura, dove divinità hindù e buddiste trovavano spazio in monumenti sacri che conservano ancora oggi tracce di un’arte sacra e di oggetti di culto realizzati con metalli preziosi come oro, argento e bronzo, spesso dorati. Questi tesori, nascosti tra bassorilievi e iscrizioni, raccontano storie di divinità e di sovrani che si affidavano a maestri artigiani specializzati nella lavorazione del metallo. Bronzi Reali di Angkor permette di ammirare quest’inestimabile tesoro.
Le origini della cultura khmer
Grazie a studi approfonditi, condotti con tecnologie all’avanguardia, gli esperti hanno potuto analizzare la composizione materiale, i processi di fusione e il contesto storico di questa straordinaria opera. Ecco perché questa mostra non è solo un’esposizione di oggetti d’arte, ma anche un simbolo di impegno condiviso per la tutela del patrimonio culturale. Dalle prime statue in rame, realizzate grazie alla presenza di importanti giacimenti, alla scoperta della tecnica della fusione a cera persa, per creare delle opere magnifiche per onorare dei e re.
La mostra evidenzia l’impegno del governo cambogiano e francese nel preservare e valorizzare il patrimonio khmer, favorendo un dialogo culturale globale. Chhay Visoth, Direttore del Museo Nazionale della Cambogia
Bronzes royaux d’Angkor, un art du divin traccia un affascinante percorso cronologico attraverso l’arte del bronzo in Cambogia, portando i visitatori in un viaggio tra i principali siti del patrimonio khmer.
L’esposizione presenta ben 240 opere, di cui 126 provenienti dal Museo Nazionale del Cambogia e 60 dal Museo Guimet, con prestiti eccezionali concessi dal Governo reale cambogiano. Questi capolavori, tra cui spicca la maestosa statua in bronzo di Vishnu sdraiato del Mebon occidentale, simbolo di un patrimonio nazionale e di un’arte sacra che ha attraversato i secoli, sono riuniti in un percorso che celebra la maestria degli artigiani e la spiritualità che ha animato questa civiltà.
Un omaggio importante alla cultura khmer
La cultura khmer è una delle più antiche e affascinanti dell’Asia sud-orientale, ricca di tradizioni, arte e spiritualità che risalgono a oltre mille anni fa. Questa civiltà ha lasciato un’eredità straordinaria.
L’esposizione Bronzi Reali di Angkor rappresenta così un punto di svolta nella conoscenza dell’arte del bronzo khmer, un’occasione per riscoprire un patrimonio che, sebbene spesso lontano dai contesti originali, continua a ispirare e a emozionare. È un tributo alla storia, alla scienza e all’amicizia tra due nazioni che, attraverso il rispetto e la collaborazione, contribuiscono a preservare e valorizzare un patrimonio universale. Un viaggio nel cuore di Angkor, dove il passato diventa presente e il presente si arricchisce di un’eredità senza tempo.
Bronzes royaux d’Angkor ci invita a riscoprire un mondo di grandezza, di mistero e di spiritualità, un mondo in cui il metallo diventa un veicolo di divinità e di potere, e in cui ogni opera racconta una storia millenaria di fede, arte e civiltà. Un patrimonio che, come un faro luminoso, continua a brillare nel cuore dell’Asia e nel cuore di chi ha il privilegio di conoscerlo.
seguici su