Chagall, Love and Life. La mostra a Roma

About the Author: Redazione ViviCreativo

Published On: 1 Giugno 2015

Tempo stimato per la lettura: 3,3 minuti

“Mia soltanto è la patria della mia anima. Vi posso entrare senza passaporto e mi sento a casa; essa vede la mia tristezza e la mia solitudine ma non vi sono case: furono distrutte durante la mia infanzia, i loro inquilini volano ora nell’aria in cerca di una casa, vivono nella mia anima.” Marc Chagall

 

Dal 15 marzo e fino al 26 luglio, il Chiostro del Bramante a Roma ospita una bellissima mostra dedicata al celebre pittore russo Marc Chagall, Love and Life: dalla sensibilità verso la religione, all’importanza della letteratura e della poesia nel suo percorso artistico ed umano. Un artista poliedrico che ha saputo unire le sue espressioni pittoriche all’arte delle incisioni e delle illustrazioni. Proprio di queste, Chagall ci lascia un vasto archivio, molto suggestivo.

Chagall

Chagall

 

La prima opera illustrata è proprio la sua autobiografia, “Ma vie”, realizzata tra il 1921 e il 1922 a Mosca. Senza dubbio un’autobiografia fuori dal comune.  La sua infanzia a Vitebsk sarà un tema ricorrente in molte sue opere. Ci narra molto del suo legame con la cultura russo-ebraica e della sua importante storia d’amore con la moglie Bella. Quest’ultima ispirazione  di un altro importante tema ricorrente, l’incontro tra due innamorati: due corpi che si fondono in uno, attraverso un abbraccio o un bacio. Seguendo le stesse tematiche, Chagall  illustra anche i due libri della moglie, “Burning Lights” e “First Encounter”.   I suoi tratti di china ed inchiostro colpiscono il mercante d’arte ed editore francese Ambroise Vallard, il quale, nel 1923, gli commissiona tre grandi progetti: per le favole di La Fontaine, per la Bibbia per “Le Anime morte” di Gogol.

Il romanzo, uscito nel 1842, è considerato una delle opere più importanti della letteratura russa. Descrive la realtà dell’epoca, criticando la società attraverso la satira dell’assurdo. Le anime morte, infatti, sono servi della gleba defunti, che il protagonista Pavel Ivanovič Čičikov compra dai proprietari terrieri. Chagall, con le sue acqueforti, decide di illustrare il testo cercando di caricaturare i personaggi in linea con la satira del romanzo. Così i personaggi vengono rappresentati come mosti, ingigantiti, dalle proporzioni sbilanciate e dalle espressioni facciali quasi deformi. Ogni scena coglie la vita nei suoi aspetti quotidiani, attraverso vizi e degenerazioni morali. Queste stampe saranno pubblicate solo nel 1948 grazie all’editore Tériade.

Marc Chagall_illustrazione per "Le anime morte" di Gogol

Marc Chagall_illustrazione per “Le anime morte” di Gogol

 

Le illustrazioni delle Favole di La Fontaine sono il risultato della grande tecnica incisoria di Chagall, che si concentrò sulla componente mitologica e universale della favola e sull’umanità delle espressioni e degli atteggiamenti degli animali. I grandi temi illustrati sono l’amore, l’amicizia, la morte, la follia con colori intensi e sognanti.

 

Il ciclo della Bibbia di Chagall rappresenta una delle rare opere del nostro secolo volte ad illustrare il testo sacro. Nel 1930 prese molto a cuore questo incarico, perché  nutriva un amore profondo per il testo, forse proprio a causa della sensibilità che aveva sviluppato crescendo in un contesto religioso dominante. Le sue illustrazioni bibliche sono a tutt’oggi uniche.  La selezione degli episodi risponde alla volontà dell’autore di aderire quanto più possibile alla sacralità del testo, individuando immagini e motivi fortemente caratterizzanti. Aggiunse riferimenti contemporanei e per raffigurare soggetti biblici prese  ispirazione dalla propria vita, da Vitebsk e dal viaggio compiuto in Palestina, luogo-teatro degli accadimenti religiosi.

 

Spesso le immagini raccontano più di mille parole, delle vere e proprie voci narranti ed il talento e la creatività di Marc Chagall ne è stata una prova vivida.

Donatella Lepore

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Published On: 1 Giugno 2015

About the Author: Redazione ViviCreativo

Tempo stimato per la lettura: 10 minuti

“Mia soltanto è la patria della mia anima. Vi posso entrare senza passaporto e mi sento a casa; essa vede la mia tristezza e la mia solitudine ma non vi sono case: furono distrutte durante la mia infanzia, i loro inquilini volano ora nell’aria in cerca di una casa, vivono nella mia anima.” Marc Chagall

 

Dal 15 marzo e fino al 26 luglio, il Chiostro del Bramante a Roma ospita una bellissima mostra dedicata al celebre pittore russo Marc Chagall, Love and Life: dalla sensibilità verso la religione, all’importanza della letteratura e della poesia nel suo percorso artistico ed umano. Un artista poliedrico che ha saputo unire le sue espressioni pittoriche all’arte delle incisioni e delle illustrazioni. Proprio di queste, Chagall ci lascia un vasto archivio, molto suggestivo.

Chagall

Chagall

 

La prima opera illustrata è proprio la sua autobiografia, “Ma vie”, realizzata tra il 1921 e il 1922 a Mosca. Senza dubbio un’autobiografia fuori dal comune.  La sua infanzia a Vitebsk sarà un tema ricorrente in molte sue opere. Ci narra molto del suo legame con la cultura russo-ebraica e della sua importante storia d’amore con la moglie Bella. Quest’ultima ispirazione  di un altro importante tema ricorrente, l’incontro tra due innamorati: due corpi che si fondono in uno, attraverso un abbraccio o un bacio. Seguendo le stesse tematiche, Chagall  illustra anche i due libri della moglie, “Burning Lights” e “First Encounter”.   I suoi tratti di china ed inchiostro colpiscono il mercante d’arte ed editore francese Ambroise Vallard, il quale, nel 1923, gli commissiona tre grandi progetti: per le favole di La Fontaine, per la Bibbia per “Le Anime morte” di Gogol.

Il romanzo, uscito nel 1842, è considerato una delle opere più importanti della letteratura russa. Descrive la realtà dell’epoca, criticando la società attraverso la satira dell’assurdo. Le anime morte, infatti, sono servi della gleba defunti, che il protagonista Pavel Ivanovič Čičikov compra dai proprietari terrieri. Chagall, con le sue acqueforti, decide di illustrare il testo cercando di caricaturare i personaggi in linea con la satira del romanzo. Così i personaggi vengono rappresentati come mosti, ingigantiti, dalle proporzioni sbilanciate e dalle espressioni facciali quasi deformi. Ogni scena coglie la vita nei suoi aspetti quotidiani, attraverso vizi e degenerazioni morali. Queste stampe saranno pubblicate solo nel 1948 grazie all’editore Tériade.

Marc Chagall_illustrazione per "Le anime morte" di Gogol

Marc Chagall_illustrazione per “Le anime morte” di Gogol

 

Le illustrazioni delle Favole di La Fontaine sono il risultato della grande tecnica incisoria di Chagall, che si concentrò sulla componente mitologica e universale della favola e sull’umanità delle espressioni e degli atteggiamenti degli animali. I grandi temi illustrati sono l’amore, l’amicizia, la morte, la follia con colori intensi e sognanti.

 

Il ciclo della Bibbia di Chagall rappresenta una delle rare opere del nostro secolo volte ad illustrare il testo sacro. Nel 1930 prese molto a cuore questo incarico, perché  nutriva un amore profondo per il testo, forse proprio a causa della sensibilità che aveva sviluppato crescendo in un contesto religioso dominante. Le sue illustrazioni bibliche sono a tutt’oggi uniche.  La selezione degli episodi risponde alla volontà dell’autore di aderire quanto più possibile alla sacralità del testo, individuando immagini e motivi fortemente caratterizzanti. Aggiunse riferimenti contemporanei e per raffigurare soggetti biblici prese  ispirazione dalla propria vita, da Vitebsk e dal viaggio compiuto in Palestina, luogo-teatro degli accadimenti religiosi.

 

Spesso le immagini raccontano più di mille parole, delle vere e proprie voci narranti ed il talento e la creatività di Marc Chagall ne è stata una prova vivida.

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