Le caricature di Leonetto Cappiello

About the Author: Cristina Biordi

Published On: 27 Aprile 2024

Tempo stimato per la lettura: 2,2 minuti

Il Museo d’Arte e Storia Louis-Senlecq di L’Isle-Adam presenta, dal 28 aprile al 22 settembre 2024, una mostra dedicata alle caricature di Leonetto Cappiello (1875-1942).

È la prima volta che il livornese Leonetto Cappiello viene onorato in un grande progetto attraverso una lente meno scontata di quella del suo lavoro di cartellonista, soggetto privilegiato delle mostre e delle pubblicazioni a lui dedicate negli ultimi quarant’anni.

Quest’esposizione riunisce un centinaio di opere e documenti provenienti dall’Atelier Cappiello, dal Museo d’Orsay e dal Musée des Arts Décoratifs di Parigi.

Una fotografia letteraria e sociale della Belle Époque.

Il suo lavoro di caricaturista viene qui messo in prospettiva con la sua attività di cartellonista ma anche di scultore. Si tratta anche di mettere in discussione le questioni della caricatura sociale alla luce delle realtà socioculturali dell’epoca.

Attraverso disegni, schizzi preparatori, manifesti e sculture – molti dei quali sono presentati per la prima volta – emerge un ritratto di tutta la Parigi artistica, letteraria e sociale della Belle Époque.

Un livornese a Parigi

La mostra Cappiello caricaturista al Museo d’Arte e Storia Louis-Senlecq si concentra su otto anni della creazione – dal 1898 al 1905 di Leonetto Cappiello. Disegni preparatori inediti e loro versioni per la stampa, ma anche diversi manifesti di spettacoli.

Leonetto Cappiello, giovane designer italiano che si stabilì rapidamente a Parigi nel 1898 fatti un nome caricaturando tutte le personalità alla moda della Belle Époque e in particolare quelli del mondo dello spettacolo. Vengono ritrovate le sue caricature su un buon numero di giornali e, forti del successo, furono rapidamente pubblicati negli album. Dal 1905 Cappiello abbandona la caricatura per dedicarsi alla pittura definitivamente verso il manifesto illustrato, divenendo successivamente uno dei più grandi cartellonisti dell’inizio del XX° secolo.

À la Scala Balthy et Fordyce – Paris, 1899. Pubblicata nell’ultima pagina di Rire, n°238, del 27 maggio1899.

L’ironia al servizio delle pubblicità

La fine del XIX° secolo segnò una crisi per il manifesto. È la fine di una generazione, l’assenza di questi cartellonisti e delle loro creazioni, sulle mura di Parigi, crearono un grande vuoto. Inoltre, con l’avvento dell’automobile tutto prende della velocità. In questo contesto, la caricatura gioca allora un ruolo importante nel rinnovamento dell’affiche.

Per Cappiello realizzare manifesti “era un’evoluzione del tutto logica”, ha creato “il poster moderno”. I legami che uniscono le caricature e i manifesti: sintesi, immediatezza, colori vivaci. La successione e il rinnovamento dell’arte pubblicitaria sono assicurati.

 

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Published On: 27 Aprile 2024

About the Author: Cristina Biordi

Tempo stimato per la lettura: 7 minuti

Il Museo d’Arte e Storia Louis-Senlecq di L’Isle-Adam presenta, dal 28 aprile al 22 settembre 2024, una mostra dedicata alle caricature di Leonetto Cappiello (1875-1942).

È la prima volta che il livornese Leonetto Cappiello viene onorato in un grande progetto attraverso una lente meno scontata di quella del suo lavoro di cartellonista, soggetto privilegiato delle mostre e delle pubblicazioni a lui dedicate negli ultimi quarant’anni.

Quest’esposizione riunisce un centinaio di opere e documenti provenienti dall’Atelier Cappiello, dal Museo d’Orsay e dal Musée des Arts Décoratifs di Parigi.

Una fotografia letteraria e sociale della Belle Époque.

Il suo lavoro di caricaturista viene qui messo in prospettiva con la sua attività di cartellonista ma anche di scultore. Si tratta anche di mettere in discussione le questioni della caricatura sociale alla luce delle realtà socioculturali dell’epoca.

Attraverso disegni, schizzi preparatori, manifesti e sculture – molti dei quali sono presentati per la prima volta – emerge un ritratto di tutta la Parigi artistica, letteraria e sociale della Belle Époque.

Un livornese a Parigi

La mostra Cappiello caricaturista al Museo d’Arte e Storia Louis-Senlecq si concentra su otto anni della creazione – dal 1898 al 1905 di Leonetto Cappiello. Disegni preparatori inediti e loro versioni per la stampa, ma anche diversi manifesti di spettacoli.

Leonetto Cappiello, giovane designer italiano che si stabilì rapidamente a Parigi nel 1898 fatti un nome caricaturando tutte le personalità alla moda della Belle Époque e in particolare quelli del mondo dello spettacolo. Vengono ritrovate le sue caricature su un buon numero di giornali e, forti del successo, furono rapidamente pubblicati negli album. Dal 1905 Cappiello abbandona la caricatura per dedicarsi alla pittura definitivamente verso il manifesto illustrato, divenendo successivamente uno dei più grandi cartellonisti dell’inizio del XX° secolo.

À la Scala Balthy et Fordyce – Paris, 1899. Pubblicata nell’ultima pagina di Rire, n°238, del 27 maggio1899.

L’ironia al servizio delle pubblicità

La fine del XIX° secolo segnò una crisi per il manifesto. È la fine di una generazione, l’assenza di questi cartellonisti e delle loro creazioni, sulle mura di Parigi, crearono un grande vuoto. Inoltre, con l’avvento dell’automobile tutto prende della velocità. In questo contesto, la caricatura gioca allora un ruolo importante nel rinnovamento dell’affiche.

Per Cappiello realizzare manifesti “era un’evoluzione del tutto logica”, ha creato “il poster moderno”. I legami che uniscono le caricature e i manifesti: sintesi, immediatezza, colori vivaci. La successione e il rinnovamento dell’arte pubblicitaria sono assicurati.

 

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