Luigi Boille: Il Barocco contemporaneo invade il CIAC di Foligno

Tempo stimato per la lettura: 2,1 minuti
Il Centro Italiano Arte Contemporanea di Foligno (CIAC) apre le sue porte a un vortice di colori e segni vitali con la mostra Luigi Boille: Le Baroque, curata da Italo Tomassoni. Inaugurata il 18 maggio e visitabile fino al 29 giugno 2025, l’esposizione è un omaggio straordinario a uno dei protagonisti più intensi e originali dell’Informale europeo, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno.
Un viaggio attraverso il colore e la forma
Oltre quaranta opere riempiono gli spazi del CIAC, raccontando la storia artistica di Boille dagli anni ’50 ai ’70. Ventiquattro grandi tele accompagnate da dodici raffinati lavori su carta compongono un dialogo incessante tra materia e gesto, tra cromatismi intensi e segni che guizzano come lampi di energia. Una pittura che non perde mai la sua cifra stilistica inconfondibile, vibrante e sempre in movimento.
Il Barocco rivisitato da un linguaggio contemporaneo
La mostra si concentra su un aspetto fondamentale della poetica di Boille: il suo legame con il Barocco contemporaneo. Attraverso un’attenta documentazione e una ricca contestualizzazione storica, il curatore Italo Tomassoni mette in luce le influenze e i riferimenti che hanno dato forma a questo linguaggio così unico. Tra questi spiccano il “barocco” di Lucio Fontana degli anni ’30, le teorie di Michel Tapié e le sue ricerche sulla “Morphologie Autre” e sul “Baroque Ensembliste” del ’63.
Un dialogo internazionale tra arte e critica
Boille non è solo un pittore; è un protagonista del grande racconto europeo dell’arte informale. La sua evoluzione stilistica cattura l’attenzione di critici illustri come Pierre Restany e Michel Tapié, il quale lo coinvolge nelle più importanti esposizioni internazionali di quegli anni, da Parigi a New York, dal Giappone all’Italia, con contatti rilevanti come quelli con il Gruppo Gutai e Sozo Shimamoto. Un dialogo vivace e internazionale che testimonia la portata globale del suo lavoro.
Un’istituzione, una rete, un omaggio
La mostra è resa possibile grazie alla sinergia tra Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, Archivio Boille di Roma e Ronchini Gallery di Londra, con l’organizzazione di Maggioli Cultura e Turismo. Un progetto che riflette il valore di un’arte viva, in continua ricerca, capace di attraversare epoche e confini, e che ora trova a Foligno uno spazio dedicato per essere celebrata e riscoperta dal pubblico contemporaneo.
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Luigi Boille: Il Barocco contemporaneo invade il CIAC di Foligno
Tempo stimato per la lettura: 6 minuti
Il Centro Italiano Arte Contemporanea di Foligno (CIAC) apre le sue porte a un vortice di colori e segni vitali con la mostra Luigi Boille: Le Baroque, curata da Italo Tomassoni. Inaugurata il 18 maggio e visitabile fino al 29 giugno 2025, l’esposizione è un omaggio straordinario a uno dei protagonisti più intensi e originali dell’Informale europeo, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno.
Un viaggio attraverso il colore e la forma
Oltre quaranta opere riempiono gli spazi del CIAC, raccontando la storia artistica di Boille dagli anni ’50 ai ’70. Ventiquattro grandi tele accompagnate da dodici raffinati lavori su carta compongono un dialogo incessante tra materia e gesto, tra cromatismi intensi e segni che guizzano come lampi di energia. Una pittura che non perde mai la sua cifra stilistica inconfondibile, vibrante e sempre in movimento.
Il Barocco rivisitato da un linguaggio contemporaneo
La mostra si concentra su un aspetto fondamentale della poetica di Boille: il suo legame con il Barocco contemporaneo. Attraverso un’attenta documentazione e una ricca contestualizzazione storica, il curatore Italo Tomassoni mette in luce le influenze e i riferimenti che hanno dato forma a questo linguaggio così unico. Tra questi spiccano il “barocco” di Lucio Fontana degli anni ’30, le teorie di Michel Tapié e le sue ricerche sulla “Morphologie Autre” e sul “Baroque Ensembliste” del ’63.
Un dialogo internazionale tra arte e critica
Boille non è solo un pittore; è un protagonista del grande racconto europeo dell’arte informale. La sua evoluzione stilistica cattura l’attenzione di critici illustri come Pierre Restany e Michel Tapié, il quale lo coinvolge nelle più importanti esposizioni internazionali di quegli anni, da Parigi a New York, dal Giappone all’Italia, con contatti rilevanti come quelli con il Gruppo Gutai e Sozo Shimamoto. Un dialogo vivace e internazionale che testimonia la portata globale del suo lavoro.
Un’istituzione, una rete, un omaggio
La mostra è resa possibile grazie alla sinergia tra Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, Archivio Boille di Roma e Ronchini Gallery di Londra, con l’organizzazione di Maggioli Cultura e Turismo. Un progetto che riflette il valore di un’arte viva, in continua ricerca, capace di attraversare epoche e confini, e che ora trova a Foligno uno spazio dedicato per essere celebrata e riscoperta dal pubblico contemporaneo.
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