MATCH: Design & Sport – una storia rivolta al futuro

About the Author: Cristina Biordi

Published On: 12 Marzo 2024

Tempo stimato per la lettura: 2,3 minuti

Circa 150 oggetti in mostra: pezzi storici unici e icone emblematiche, prodotti commerciali, prototipi, modelli, pezzi su commissione, disegni, incisioni, proiezioni, filmati, applicazioni interattive.

L’esposizione MATCH: Design & Sport – una storia rivolta al futuro, che si tiene al Musée du Luxembourg dal 13 marzo all’11 agosto 2024, è immaginata come un trampolino di lancio per la riflessione sul futuro dello sport e sottolinea il ruolo essenziale che il design svolge nel dargli forma.

La scelta curatoriale della mostra mira quindi a dare una visione più ampia delle correlazioni tra queste due discipline. Piuttosto che cercare di imporsi come uno studio storico esaustivo, persegue un approccio più narrativo, che traccia parallelismi tra argomenti apparentemente distanti, senza differenziarli l’uno dall’altro.

Una scenografia sportiva

L’allestimento si ispira al mondo dello sport per creare un’esperienza dinamica e coinvolgente. L’immobilità del museo lascia poi il posto alla mobilità e al dinamismo ispirati alle arene sportive. Il ruolo del design nel contesto sportivo va ben oltre la forma, l’aspetto e la sensazione di una scarpa da corsa o di una racchetta.

I giochi, siano essi fisici o digitali, sono progettati sulla base di norme e regolamenti; ad esempio, il peso di una palla o la reattività di una tastiera sono pensati per definire la velocità di uno stesso gioco.

L’evoluzione dello sport

Gli atleti costruiscono e scolpiscono il proprio corpo. La tecnologia, dal canto suo, è progettata per migliorare e ottimizzare le prestazioni umane e per compensare eventuali debolezze. Anche l’esperienza dello spettatore è attentamente studiata, dal posizionamento delle telecamere e delle riprese filmate dai droni alle piattaforme di trasmissione online, compresa la configurazione e le sensazioni fornite da uno stadio.

Aprendosi con una rappresentazione classica dell’atleta (il Discobolo) e la nozione di supereroe o superatleta, la mostra copre un ricco insieme di argomenti che illustrano il rapporto sinergico tra sport e design.

Un futuro sempre più tecnologico

Senza formulare alcuna opinione o interpretazione specifica, la questione del futuro dello sport rimane aperta, sulla base del principio che la robotica, la tecnologia e la digitalizzazione generale dello sport continueranno a svilupparsi di pari passo con il progresso della raccolta e dell’analisi dei dati.

Nel suo insieme, l’esperienza immersiva unisce il passato con il presente e un ipotetico futuro, per creare un’esposizione che sprigiona un’energia palpabile e rievoca le emozioni vissute nel mondo dello sport. Questa visione globale, proposta dal designer industriale tedesco Konstantin Grcic, commissario e designer della mostra, si riflette nell’ultima immagine della mostra, che è una citazione della Carta Olimpica: La pratica dello sport è un diritto umano.

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Published On: 12 Marzo 2024

About the Author: Cristina Biordi

Tempo stimato per la lettura: 7 minuti

Circa 150 oggetti in mostra: pezzi storici unici e icone emblematiche, prodotti commerciali, prototipi, modelli, pezzi su commissione, disegni, incisioni, proiezioni, filmati, applicazioni interattive.

L’esposizione MATCH: Design & Sport – una storia rivolta al futuro, che si tiene al Musée du Luxembourg dal 13 marzo all’11 agosto 2024, è immaginata come un trampolino di lancio per la riflessione sul futuro dello sport e sottolinea il ruolo essenziale che il design svolge nel dargli forma.

La scelta curatoriale della mostra mira quindi a dare una visione più ampia delle correlazioni tra queste due discipline. Piuttosto che cercare di imporsi come uno studio storico esaustivo, persegue un approccio più narrativo, che traccia parallelismi tra argomenti apparentemente distanti, senza differenziarli l’uno dall’altro.

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I giochi, siano essi fisici o digitali, sono progettati sulla base di norme e regolamenti; ad esempio, il peso di una palla o la reattività di una tastiera sono pensati per definire la velocità di uno stesso gioco.

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Gli atleti costruiscono e scolpiscono il proprio corpo. La tecnologia, dal canto suo, è progettata per migliorare e ottimizzare le prestazioni umane e per compensare eventuali debolezze. Anche l’esperienza dello spettatore è attentamente studiata, dal posizionamento delle telecamere e delle riprese filmate dai droni alle piattaforme di trasmissione online, compresa la configurazione e le sensazioni fornite da uno stadio.

Aprendosi con una rappresentazione classica dell’atleta (il Discobolo) e la nozione di supereroe o superatleta, la mostra copre un ricco insieme di argomenti che illustrano il rapporto sinergico tra sport e design.

Un futuro sempre più tecnologico

Senza formulare alcuna opinione o interpretazione specifica, la questione del futuro dello sport rimane aperta, sulla base del principio che la robotica, la tecnologia e la digitalizzazione generale dello sport continueranno a svilupparsi di pari passo con il progresso della raccolta e dell’analisi dei dati.

Nel suo insieme, l’esperienza immersiva unisce il passato con il presente e un ipotetico futuro, per creare un’esposizione che sprigiona un’energia palpabile e rievoca le emozioni vissute nel mondo dello sport. Questa visione globale, proposta dal designer industriale tedesco Konstantin Grcic, commissario e designer della mostra, si riflette nell’ultima immagine della mostra, che è una citazione della Carta Olimpica: La pratica dello sport è un diritto umano.

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