Mediterranea. Visioni di un mare antico e complesso : il Mare nostrum tra storia e presente

About the Author: Redazione ViviCreativo

Published On: 26 Maggio 2025

Tempo stimato per la lettura: 2,3 minuti

Culla di civiltà, teatro di conflitti, confine liquido tra mondi in dialogo e in collisione. Il Mediterraneo torna sotto i riflettori con Mediterranea. Visioni di un mare antico e complesso, la nuova mostra che dal 17 maggio al 31 agosto 2025 anima lo spazio EXTRA del MAXXI, con la curatela di Viviana Panaccia.

Non un’esposizione tradizionale, ma un racconto potente e multisensoriale, che mette in scena il cuore pulsante del “mare tra le terre” con una narrazione che intreccia arte, scienza e memoria. Un viaggio che parte dallo spazio — con spettacolari immagini satellitari — e scende nel profondo delle radici culturali, archeologiche e politiche di una delle aree più affascinanti e controverse del mondo.

Un mare che si racconta tra arte e geopolitica

Installazioni immersive, video d’autore, fotografie d’archivio e immagini satellitari — realizzate grazie alla collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana, l’ESA e altri partner scientifici — offrono uno sguardo inedito sul Mediterraneo. Non solo bellezza, ma tensione, stratificazione, memoria. Il “mare tra le terre” diventa narrazione visiva e tattile, dove l’arte si fa specchio della complessità geopolitica del presente.

«La mostra intende raccontare il Mar Mediterraneo nella sua complessità e attuale problematicità, che affondano le radici nella sua antichissima storia di popoli, culture, religioni e lingue diverse. È un percorso innovativo e unico che mette in dialogo immagini satellitari di straordinaria bellezza con reperti archeologici, opere d’arte e mappe antiche in una felice sintesi di cultura, arte, scienza e tecnologia tra passato e presente. Gli occhi dei satelliti ci restituiscono immagini bellissime
del Mediterraneo ma testimoniano anche la vulnerabilità di questo mare profondamente segnato dal cambiamento climatico, migrazioni e conflitti». Viviana Panaccia, curatrice della mostra.

Dalle rotte antiche agli approdi del presente

La mostra mette in dialogo le rotte commerciali fenicie con i flussi migratori contemporanei. Le ville romane affacciate sul blu si affiancano alle isole dell’esilio e dell’approdo. “Mediterranea” è un atlante emozionale che unisce tempi, popoli e sponde diverse. Un invito a guardare il Mediterraneo come paesaggio fluido, dove i confini sono onde e le storie s’intrecciano.

Un ritorno simbolico nella capitale della cultura contemporanea

Dopo essere nata nel 2019 a Matera Capitale Europea della Cultura, ed essere stata esportata all’estero grazie al Ministero degli Affari Esteri (MAECI), la mostra torna oggi in Italia, trovando nel MAXXI il luogo perfetto per chiudere il cerchio. Un rientro che non è solo geografico, ma anche culturale e politico: una chiamata alla consapevolezza, alla responsabilità, al racconto nuovo di un mare che ci riguarda tutti.

Crediti foto : © CosimoTrimboli 

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Published On: 26 Maggio 2025

About the Author: Redazione ViviCreativo

Tempo stimato per la lettura: 7 minuti

Culla di civiltà, teatro di conflitti, confine liquido tra mondi in dialogo e in collisione. Il Mediterraneo torna sotto i riflettori con Mediterranea. Visioni di un mare antico e complesso, la nuova mostra che dal 17 maggio al 31 agosto 2025 anima lo spazio EXTRA del MAXXI, con la curatela di Viviana Panaccia.

Non un’esposizione tradizionale, ma un racconto potente e multisensoriale, che mette in scena il cuore pulsante del “mare tra le terre” con una narrazione che intreccia arte, scienza e memoria. Un viaggio che parte dallo spazio — con spettacolari immagini satellitari — e scende nel profondo delle radici culturali, archeologiche e politiche di una delle aree più affascinanti e controverse del mondo.

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«La mostra intende raccontare il Mar Mediterraneo nella sua complessità e attuale problematicità, che affondano le radici nella sua antichissima storia di popoli, culture, religioni e lingue diverse. È un percorso innovativo e unico che mette in dialogo immagini satellitari di straordinaria bellezza con reperti archeologici, opere d’arte e mappe antiche in una felice sintesi di cultura, arte, scienza e tecnologia tra passato e presente. Gli occhi dei satelliti ci restituiscono immagini bellissime
del Mediterraneo ma testimoniano anche la vulnerabilità di questo mare profondamente segnato dal cambiamento climatico, migrazioni e conflitti». Viviana Panaccia, curatrice della mostra.

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La mostra mette in dialogo le rotte commerciali fenicie con i flussi migratori contemporanei. Le ville romane affacciate sul blu si affiancano alle isole dell’esilio e dell’approdo. “Mediterranea” è un atlante emozionale che unisce tempi, popoli e sponde diverse. Un invito a guardare il Mediterraneo come paesaggio fluido, dove i confini sono onde e le storie s’intrecciano.

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Dopo essere nata nel 2019 a Matera Capitale Europea della Cultura, ed essere stata esportata all’estero grazie al Ministero degli Affari Esteri (MAECI), la mostra torna oggi in Italia, trovando nel MAXXI il luogo perfetto per chiudere il cerchio. Un rientro che non è solo geografico, ma anche culturale e politico: una chiamata alla consapevolezza, alla responsabilità, al racconto nuovo di un mare che ci riguarda tutti.

Crediti foto : © CosimoTrimboli 

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