Torna con successo al Grand Palais il Salone degli artisti francesi

Tempo stimato per la lettura: 3,3 minuti
L’edizione 2025 del Salon des Artistes Français – all’interno della grande manifestazione Art Capital 2025 dal 19 al 22 febbraio 2025 – segna un momento cruciale nella storia di questo prestigioso evento, con il tanto atteso ritorno al Grand Palais, luogo emblematico della scena artistica francese. Bruno Madelaine, presidente della Società degli artisti francesi, condivide la sua visione e l’importanza di questa edizione anniversario.
Con un’affluenza totale di 50.330 visitatori di cui 15.038 la sera dell’inaugurazione, questa nuova edizione al Grand Palais è segnata da un aumento di presenze del 60% rispetto al 2024. «Serviamo gli artisti in modo che abbiano l’opportunità di esporre il loro lavoro in un luogo prestigioso a Parigi», afferma Madelaine. «Il Salon offre agli artisti un’opportunità unica di incontrare direttamente il pubblico, amatoriale o professionista, senza intermediari. È davvero una celebrazione dell’arte, dove si creano connessioni e si moltiplicano gli scambi».
Un luogo d’incontro per gli artisti
Il clou di questa 235ª edizione è senza dubbio il ritorno al Grand Palais, dopo un lungo periodo di restauro. «È quindi con grande entusiasmo che torniamo in questo luogo che consideriamo casa nostra», aggiunge il presidente della Società degli artisti francesi. «Il Grand Palais, progettato da artisti per gli artisti, rappresenta un patrimonio inestimabile, avendo ospitato il Salon sin dalla sua apertura al pubblico nel 1901. Questa edizione si svolge sotto il segno del patrimonio e dell’emozione, con quasi 900 artisti distribuiti nelle sezioni storiche del Salon: pittura, scultura, incisione, architettura e fotografia.»
Uno sguardo ad oriente
Per questa edizione, il Salone accoglie anche delegazioni d’eccezione provenienti dalla Cina e da Singapore. Nell’ambito degli scambi culturali e artistici avviati da molti anni dal Salon des Artistes Français, le principali scuole, accademie di belle arti o associazioni di artisti di tutto il mondo hanno l’opportunità di esporre al Grand Palais durante il Salon annuale. Quest’anno, e per la seconda volta consecutiva, il Salon accoglie artisti influenti provenienti dalla Cina. La diversità delle opere esposte, senza censure di stile o di tecnica, testimonia la ricchezza artistica presente.
Artisti in erba e In Situ!
Una seconda delegazione segnerà anche questa edizione anniversario. Guidata dalla galleria Linda Farrel, una delegazione di (molto) giovani artisti singaporiani di età compresa tra i 10 e i 17 anni esporrà per la prima volta al leggendario Salon des Artistes Français.
La mostra nella mostra. Nato dalla richiesta di artisti che desiderano presentare “Mostre Personali”, IN SITU! offre una mostra complementare e offre a 30 pittori, scultori, fotografi e artisti visivi l’opportunità di presentare un progetto personale.
Una fiera accessibile
Nonostante l’imponente navata del Grand Palais, Madelaine sottolinea l’importanza di preservare un’atmosfera “a misura d’uomo”. «Viviamo in un’atmosfera amichevole da laboratorio, dove i visitatori non hanno paura di avvicinarsi agli artisti», spiega. «Questa vicinanza crea un luogo privilegiato per incontri e dibattiti, offrendo allo stesso tempo ad artisti selezionati un’incredibile opportunità di esporre le loro opere sotto la maestosa navata».
Sfide economiche da affrontare
Tuttavia, il ritorno al Grand Palais non è privo di sfide. I costi di affitto degli spazi sono in aumento e i sussidi stanno diventando sempre più scarsi. «La sopravvivenza del Salon des Artistes Français al Grand Palais è sempre più incerta», ammette Madelaine. «Nonostante queste preoccupazioni, l’entusiasmo degli artisti rimane palpabile, con 200 artisti in più rispetto il 2024.»
La 235a edizione del Salon des Artistes Français celebra il patrimonio francese, e non solo, guardando al futuro. Sotto la direzione della Società degli Artisti Francesi, la mostra continua – e lo dimostra il successo di pubblico – ad affermarsi come uno spazio di scambi ricchi e creativi, riunendo artisti di ogni provenienza in un ambiente eccezionale.
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Torna con successo al Grand Palais il Salone degli artisti francesi
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L’edizione 2025 del Salon des Artistes Français – all’interno della grande manifestazione Art Capital 2025 dal 19 al 22 febbraio 2025 – segna un momento cruciale nella storia di questo prestigioso evento, con il tanto atteso ritorno al Grand Palais, luogo emblematico della scena artistica francese. Bruno Madelaine, presidente della Società degli artisti francesi, condivide la sua visione e l’importanza di questa edizione anniversario.
Con un’affluenza totale di 50.330 visitatori di cui 15.038 la sera dell’inaugurazione, questa nuova edizione al Grand Palais è segnata da un aumento di presenze del 60% rispetto al 2024. «Serviamo gli artisti in modo che abbiano l’opportunità di esporre il loro lavoro in un luogo prestigioso a Parigi», afferma Madelaine. «Il Salon offre agli artisti un’opportunità unica di incontrare direttamente il pubblico, amatoriale o professionista, senza intermediari. È davvero una celebrazione dell’arte, dove si creano connessioni e si moltiplicano gli scambi».
Un luogo d’incontro per gli artisti
Il clou di questa 235ª edizione è senza dubbio il ritorno al Grand Palais, dopo un lungo periodo di restauro. «È quindi con grande entusiasmo che torniamo in questo luogo che consideriamo casa nostra», aggiunge il presidente della Società degli artisti francesi. «Il Grand Palais, progettato da artisti per gli artisti, rappresenta un patrimonio inestimabile, avendo ospitato il Salon sin dalla sua apertura al pubblico nel 1901. Questa edizione si svolge sotto il segno del patrimonio e dell’emozione, con quasi 900 artisti distribuiti nelle sezioni storiche del Salon: pittura, scultura, incisione, architettura e fotografia.»
Uno sguardo ad oriente
Per questa edizione, il Salone accoglie anche delegazioni d’eccezione provenienti dalla Cina e da Singapore. Nell’ambito degli scambi culturali e artistici avviati da molti anni dal Salon des Artistes Français, le principali scuole, accademie di belle arti o associazioni di artisti di tutto il mondo hanno l’opportunità di esporre al Grand Palais durante il Salon annuale. Quest’anno, e per la seconda volta consecutiva, il Salon accoglie artisti influenti provenienti dalla Cina. La diversità delle opere esposte, senza censure di stile o di tecnica, testimonia la ricchezza artistica presente.
Artisti in erba e In Situ!
Una seconda delegazione segnerà anche questa edizione anniversario. Guidata dalla galleria Linda Farrel, una delegazione di (molto) giovani artisti singaporiani di età compresa tra i 10 e i 17 anni esporrà per la prima volta al leggendario Salon des Artistes Français.
La mostra nella mostra. Nato dalla richiesta di artisti che desiderano presentare “Mostre Personali”, IN SITU! offre una mostra complementare e offre a 30 pittori, scultori, fotografi e artisti visivi l’opportunità di presentare un progetto personale.
Una fiera accessibile
Nonostante l’imponente navata del Grand Palais, Madelaine sottolinea l’importanza di preservare un’atmosfera “a misura d’uomo”. «Viviamo in un’atmosfera amichevole da laboratorio, dove i visitatori non hanno paura di avvicinarsi agli artisti», spiega. «Questa vicinanza crea un luogo privilegiato per incontri e dibattiti, offrendo allo stesso tempo ad artisti selezionati un’incredibile opportunità di esporre le loro opere sotto la maestosa navata».
Sfide economiche da affrontare
Tuttavia, il ritorno al Grand Palais non è privo di sfide. I costi di affitto degli spazi sono in aumento e i sussidi stanno diventando sempre più scarsi. «La sopravvivenza del Salon des Artistes Français al Grand Palais è sempre più incerta», ammette Madelaine. «Nonostante queste preoccupazioni, l’entusiasmo degli artisti rimane palpabile, con 200 artisti in più rispetto il 2024.»
La 235a edizione del Salon des Artistes Français celebra il patrimonio francese, e non solo, guardando al futuro. Sotto la direzione della Società degli Artisti Francesi, la mostra continua – e lo dimostra il successo di pubblico – ad affermarsi come uno spazio di scambi ricchi e creativi, riunendo artisti di ogni provenienza in un ambiente eccezionale.
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