Un gioiello veneziano: il Museo Fortuny festeggia cinquant’anni di incanto

Tempo stimato per la lettura: 2,4 minuti
Martedì 10 giugno 2025, Venezia celebra un traguardo prezioso: mezzo secolo di storia, fascino e innovazione al Museo Fortuny. Un palazzo che non è solo un museo, ma un racconto vivo, nato tra le mura di Palazzo Pesaro Orfei, dimora e laboratorio di Mariano Fortuny y Madrazo e Henriette Nigrin. Questa giornata speciale si apre con ingresso gratuito, e un programma ricco di sorprese che illumineranno ogni angolo del museo e oltre.
Dalla fabbrica all’atelier: la rinascita di Palazzo Pesaro Orfei
Era il 1975 quando Palazzo Pesaro Orfei aprì le sue porte come Museo Fortuny, trasformandosi da fulcro produttivo cosmopolita a epicentro culturale veneziano. Qui Mariano e Henriette, artisti e innovatori, hanno lasciato un’eredità che supera il tempo, donando alla città non solo la loro casa, ma un laboratorio di creatività che ancora oggi pulsa di vita.
Cinquant’anni dopo, il Museo Fortuny si veste a festa. Oltre alle opere e agli oggetti storici, la giornata sarà animata da filmati d’archivio mai visti e musica dal vivo che risuonerà in Campo Santo Stefano, trasformando la memoria in una festa collettiva. Un invito aperto a tutti per riscoprire un luogo dove passato e presente si intrecciano in un dialogo incessante.
Il Museo come organismo vivo e da condividere
Per Mariacristina Gribaudi, Presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia, il Museo Fortuny è molto più di una casa-museo: è un organismo vivo dove la storia incontra la modernità, dove la ricerca si trasforma in poesia e la creatività diventa impresa. È un esempio luminoso di come il passato possa alimentare il futuro, ispirando nuove generazioni di creativi e imprenditori.
Giorgia Pea, Consigliera Delegata alle Attività Culturali, sottolinea l’importanza di percepire il museo non come un luogo esclusivo, ma come una casa aperta e accogliente. Un rifugio dove ogni visitatore può sentirsi parte di una storia in continua evoluzione, tra collezioni che si arricchiscono e racconti che si rinnovano.
Un dialogo tra arte Antica e contemporanea
Il genio di Fortuny, definito come il “Leonardo Da Vinci del Novecento”, si manifesta in una straordinaria molteplicità di talenti e interessi. Anche dopo 50 anni, il museo continua a sorprendere, invitandoci a scoprire nuove sfaccettature di questo artista e imprenditore. La sua visione e quella di Henriette, custodi di un patrimonio prezioso, sono oggi patrimonio di tutta Venezia.
Dal 1990 il Museo Fortuny si inserisce nel circuito dei Musei Civici, in un dialogo continuo con l’arte contemporanea, arricchendo così l’esperienza culturale di Venezia. Elisabetta Barisoni, dirigente area musei, racconta con orgoglio come questa fusione tra fabbrica e laboratorio renda ogni visita un’occasione di scoperta e meraviglia.
Immagini: © Massimo Listri
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Un gioiello veneziano: il Museo Fortuny festeggia cinquant’anni di incanto
Tempo stimato per la lettura: 7 minuti
Martedì 10 giugno 2025, Venezia celebra un traguardo prezioso: mezzo secolo di storia, fascino e innovazione al Museo Fortuny. Un palazzo che non è solo un museo, ma un racconto vivo, nato tra le mura di Palazzo Pesaro Orfei, dimora e laboratorio di Mariano Fortuny y Madrazo e Henriette Nigrin. Questa giornata speciale si apre con ingresso gratuito, e un programma ricco di sorprese che illumineranno ogni angolo del museo e oltre.
Dalla fabbrica all’atelier: la rinascita di Palazzo Pesaro Orfei
Era il 1975 quando Palazzo Pesaro Orfei aprì le sue porte come Museo Fortuny, trasformandosi da fulcro produttivo cosmopolita a epicentro culturale veneziano. Qui Mariano e Henriette, artisti e innovatori, hanno lasciato un’eredità che supera il tempo, donando alla città non solo la loro casa, ma un laboratorio di creatività che ancora oggi pulsa di vita.
Cinquant’anni dopo, il Museo Fortuny si veste a festa. Oltre alle opere e agli oggetti storici, la giornata sarà animata da filmati d’archivio mai visti e musica dal vivo che risuonerà in Campo Santo Stefano, trasformando la memoria in una festa collettiva. Un invito aperto a tutti per riscoprire un luogo dove passato e presente si intrecciano in un dialogo incessante.
Il Museo come organismo vivo e da condividere
Per Mariacristina Gribaudi, Presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia, il Museo Fortuny è molto più di una casa-museo: è un organismo vivo dove la storia incontra la modernità, dove la ricerca si trasforma in poesia e la creatività diventa impresa. È un esempio luminoso di come il passato possa alimentare il futuro, ispirando nuove generazioni di creativi e imprenditori.
Giorgia Pea, Consigliera Delegata alle Attività Culturali, sottolinea l’importanza di percepire il museo non come un luogo esclusivo, ma come una casa aperta e accogliente. Un rifugio dove ogni visitatore può sentirsi parte di una storia in continua evoluzione, tra collezioni che si arricchiscono e racconti che si rinnovano.
Un dialogo tra arte Antica e contemporanea
Il genio di Fortuny, definito come il “Leonardo Da Vinci del Novecento”, si manifesta in una straordinaria molteplicità di talenti e interessi. Anche dopo 50 anni, il museo continua a sorprendere, invitandoci a scoprire nuove sfaccettature di questo artista e imprenditore. La sua visione e quella di Henriette, custodi di un patrimonio prezioso, sono oggi patrimonio di tutta Venezia.
Dal 1990 il Museo Fortuny si inserisce nel circuito dei Musei Civici, in un dialogo continuo con l’arte contemporanea, arricchendo così l’esperienza culturale di Venezia. Elisabetta Barisoni, dirigente area musei, racconta con orgoglio come questa fusione tra fabbrica e laboratorio renda ogni visita un’occasione di scoperta e meraviglia.
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