Annunciati i Guests of Honour e i Progetti Speciali della Florence Biennale

Tempo stimato per la lettura: 7 minuti
La Florence Biennale annuncia i primi nomi dei Guests of Honour della XV edizione, in programma dal 18 al 26 ottobre 2025 presso la prestigiosa sede della Fortezza da Basso di Firenze. Il tema centrale di questa edizione, “The Sublime Essence of Light and Darkness. Concepts of Dualism and Unity in Contemporary Art and Design”, sarà il cuore di un percorso espositivo dedicato alle profonde riflessioni sulla dualità e l’armonia tra opposti, attraverso le opere di artisti e designer provenienti da tutto il mondo.
I Guests of Honour della XV edizione sono stati invitati ad personam a partecipare per la loro rilevanza nel panorama artistico internazionale. Tra i nomi confermati figurano:
NICOLE ALBAGLI IRURETAGOYENA, jewellery designer originaria del Cile, vincitrice del “Lorenzo il Magnifico” Jewellery Award from the President, conferito dalla Florence Biennale in occasione di Cluster Contemporary Jewellery, London (2024). Attingendo alla sua esperienza nel design industriale, crea opere scultoree che esplorano l’interazione tra natura e industria, passato e futuro. Ogni pezzo incarna una dualità: l’unicità organica delle pietre naturali contrapposta alla precisione ingegneristica del metallo lavorato. Questo equilibrio concettuale è al centro della sua visione artistica. Albagli spiega: “I miei pezzi cercano di risvegliare la bellezza della natura nella sua forma più pura, incastonata nella struttura della precisione meccanica“.
GABRIEL ISAK, fotografo svedese che immortala immagini surreali, concentrandosi su temi ispirati alla psicologia umana, ai sogni e al romanticismo, nonché alle sue esperienze personali, in particolare agli anni della depressione. L’opera di Isak è una meditazione serena e malinconica che placa il caos della vita e si trasforma in un viaggio introspettivo che interroga le profondità dell’esistenza. L’obiettivo della sua arte è quello di far luce sulle esperienze dell’essere e sugli stati d’animo che queste portano con sé. I suoi soggetti sono anonimi, con minimi barlumi di coscienza, imprigionati in ambientazioni monocromatiche, così che lo spettatore possa immaginarsi come il soggetto, riflettendo sulle proprie esperienze e sul proprio percorso di vita.
ANDREA PRANDI, artista italiano già vincitore del premio “Lorenzo il Magnifico” per l’arte digitale con un secondo posto nel 2015 e una menzione speciale nel 2007. Parteciperà alla XV edizione con l’installazione “LIFE >< LINE”, incentrata sull’esperienza di una coscienza che cerca di sperimentare se stessa sotto forma di una linea che nasce, cresce e muta continuamente attraverso diverse dimensioni evolutive. Il suo percorso, sin dal principio, si biforca in due linee, entrambe facce della stessa medaglia: una insegue il pensiero razionale, definito dalla logica empirica dell’esperienza, l’altra il pensiero emotivo, che vibra attraverso sensazioni ed emozioni interconnesse. (foto 3: Maggio, dettaglio)
EMILY YOUNG, scultrice britannica definita “Britain’s greatest living stone sculptor” dal Financial Times. L’obiettivo principale della sua scultura è quello di avvicinare consapevolmente l’umanità e il pianeta vivente. Il suo approccio permette all’osservatore di comprendere un elemento comune che attraversa il tempo, la geografia e le culture più profonde. Combinando le tradizionali abilità di intaglio con la tecnologia, ove necessario, crea opere senza tempo che coniugano il contemporaneo con l’antico, manifestando una presenza unica, seria e poetica. Ognuna di esse è un invito alla riflessione, con uno sguardo rivolto al futuro.
Inoltre, la Florence Biennale onora la memoria del pittore, scultore, smaltatore e ceramista Oliviero Leonardi (1921 – 2019), conferendo il Premio “Lorenzo il Magnifico” del Presidente in memoriam all’omonima associazione, che ne coltiva lo studio e ne promuove l’opera. Questa edizione della biennale farà un tributo anche a Mario Pachioli, artista e scultore di grande fama scomparso improvvisamente a novembre 2024. Tra le sue creazioni più celebri si annovera la medaglia “Lorenzo il Magnifico”, emblema della Florence Biennale, di cui è stato anche membro della Giuria internazionale nelle edizioni 2021 e 2023. (foto 2)
PROGETTI SPECIALI
La Florence Biennale svela, inoltre, i progetti speciali che arricchiranno la XV edizione, che consistono nella proiezione di importanti anteprime nazionali.
“DIE HÖHENLUFT – FÜR ALLE UND KEINEN” (L’aria pura di montagna – Per tutti e per nessuno) di Mika’Ela Fisher (Germania). Con ampi riferimenti all’opera “Così parlò Zarathustra” di Nietzsche, il film è incentrato su due caratteri opposti che rappresentano due facce della stessa medaglia. Un film curioso, caratterizzato da un certo umorismo cinico, che mette in discussione il nostro libero arbitrio e che rappresenta anche una riflessione “sull’essere umano; che vedo come lacerato, manipolabile, ma comunque responsabile delle sue azioni e decisioni”, come ha affermato la regista. Il film sarà proiettato in anteprima nazionale in occasione della XV Florence Biennale.
“MILK TEETH – ESSERE BAMBINE IN AFGHANISTAN” di Amin Meerzad (Afghanistan). Il cortometraggio è nato da un’idea del regista e autore Giuseppe Carrieri e di Alessandra Mastronardi, Goodwill Ambassador dell’UNICEF Italia. La protagonista della storia è Fatima, una bambina di 7 anni che sta vivendo una fase di cambiamento: sta perdendo i denti da latte, un segno della crescita che la spaventa. Nel suo Paese, infatti, diventare donna significa affrontare una realtà difficile e spesso invisibile. Per evitare questo destino, Fatima escogita un piano per rimanere bambina e intraprende un viaggio onirico.
Regia e fotografia di Amin Meerzad; regia animata di Maria Matilde Fondi; scritto da Giuseppe Carrieri, prodotto da Natia Docufilm con il sostegno dell’UNICEF Italia.
“TANGO EN PENUMBRAS” (Tango in penombra) di Teresa Mular (Argentina). In questo film, Teresa ci accompagna in un viaggio nella vita di un chimico di 74 anni che, all’età di 28 anni, ha tragicamente perso la vista. Dopo decenni di vita nell’oscurità, un tentativo di tango diventa un raggio di luce che illumina il suo mondo in modi che non avrebbe mai immaginato. Riflettendo sul tema della XV Florence Biennale, la regista utilizza il suo caratteristico approccio narrativo per esplorare la dicotomia tra luce e oscurità, seguita dal dualismo tra visibile e invisibile. In questo modo, sfida l’idea che la vista sia l’unica via per sperimentare la bellezza o per raggiungere la realizzazione fisica e spirituale. Il film sarà proiettato in première nazionale in occasione della XV Florence Biennale.
“THE SACRED ART MOVEMENT” di Olusola Otori (Nigeria). Attraverso questa opera, il regista nigeriano Olusola Otori fa luce sulle storie e le straordinarie collaborazioni di artisti e artigiani che hanno dedicato la loro vita alla salvaguardia della foresta sacra di Osun-Osogbo e del suo patrimonio culturale, sotto la guida di Susanne Wenger. Scultrice di origine austriaca, Wenger è oggi riconosciuta come la pioniera del “New Sacred Art Movement” di Osogbo, nella Nigeria occidentale. Il film affronta tematiche di grande rilevanza, tra cui i valori umani ed etici, la tutela ambientale e la responsabilità sociale, il ruolo di Susanne Wenger come outsider e le complesse dinamiche legate alla coesistenza tra arte e tradizioni yoruba nel contesto cristiano e islamico della Nigeria. Il film sarà proiettato per la prima volta in Italia in occasione della XV Florence Biennale. (foto 1: The sacred art movement)
“NEAR LIGHT” di Niccolò Salvato (Italy/UK). Il documentario è incentrato su Mattia, un giovane condannato per omicidio, che dopo aver trascorso 7 anni e mezzo in una delle prigioni di massima sicurezza d’Europa, ha una possibilità di riscatto. L’opera è stata selezionata dal Comitato curatoriale della Florence Biennale per la sua capacità di far riflettere su temi molto delicati, quale la rieducazione dei detenuti e il loro reinserimento in società, e per la sua aderenza al tema della XV edizione, che nell’affrontare i dualismi (come il bene e il male) pone l’accento sulla necessità di una visione d’insieme e di elevarsi verso gli ideali più alti. “Near Light” mostra un percorso che vede volgere il male in bene e la disperazione in speranza. Il documentario sarà proiettato per la prima volta a Firenze in occasione della XV Florence Biennale.
Comunicato stampa
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Annunciati i Guests of Honour e i Progetti Speciali della Florence Biennale
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La Florence Biennale annuncia i primi nomi dei Guests of Honour della XV edizione, in programma dal 18 al 26 ottobre 2025 presso la prestigiosa sede della Fortezza da Basso di Firenze. Il tema centrale di questa edizione, “The Sublime Essence of Light and Darkness. Concepts of Dualism and Unity in Contemporary Art and Design”, sarà il cuore di un percorso espositivo dedicato alle profonde riflessioni sulla dualità e l’armonia tra opposti, attraverso le opere di artisti e designer provenienti da tutto il mondo.
I Guests of Honour della XV edizione sono stati invitati ad personam a partecipare per la loro rilevanza nel panorama artistico internazionale. Tra i nomi confermati figurano:
NICOLE ALBAGLI IRURETAGOYENA, jewellery designer originaria del Cile, vincitrice del “Lorenzo il Magnifico” Jewellery Award from the President, conferito dalla Florence Biennale in occasione di Cluster Contemporary Jewellery, London (2024). Attingendo alla sua esperienza nel design industriale, crea opere scultoree che esplorano l’interazione tra natura e industria, passato e futuro. Ogni pezzo incarna una dualità: l’unicità organica delle pietre naturali contrapposta alla precisione ingegneristica del metallo lavorato. Questo equilibrio concettuale è al centro della sua visione artistica. Albagli spiega: “I miei pezzi cercano di risvegliare la bellezza della natura nella sua forma più pura, incastonata nella struttura della precisione meccanica“.
GABRIEL ISAK, fotografo svedese che immortala immagini surreali, concentrandosi su temi ispirati alla psicologia umana, ai sogni e al romanticismo, nonché alle sue esperienze personali, in particolare agli anni della depressione. L’opera di Isak è una meditazione serena e malinconica che placa il caos della vita e si trasforma in un viaggio introspettivo che interroga le profondità dell’esistenza. L’obiettivo della sua arte è quello di far luce sulle esperienze dell’essere e sugli stati d’animo che queste portano con sé. I suoi soggetti sono anonimi, con minimi barlumi di coscienza, imprigionati in ambientazioni monocromatiche, così che lo spettatore possa immaginarsi come il soggetto, riflettendo sulle proprie esperienze e sul proprio percorso di vita.
ANDREA PRANDI, artista italiano già vincitore del premio “Lorenzo il Magnifico” per l’arte digitale con un secondo posto nel 2015 e una menzione speciale nel 2007. Parteciperà alla XV edizione con l’installazione “LIFE >< LINE”, incentrata sull’esperienza di una coscienza che cerca di sperimentare se stessa sotto forma di una linea che nasce, cresce e muta continuamente attraverso diverse dimensioni evolutive. Il suo percorso, sin dal principio, si biforca in due linee, entrambe facce della stessa medaglia: una insegue il pensiero razionale, definito dalla logica empirica dell’esperienza, l’altra il pensiero emotivo, che vibra attraverso sensazioni ed emozioni interconnesse. (foto 3: Maggio, dettaglio)
EMILY YOUNG, scultrice britannica definita “Britain’s greatest living stone sculptor” dal Financial Times. L’obiettivo principale della sua scultura è quello di avvicinare consapevolmente l’umanità e il pianeta vivente. Il suo approccio permette all’osservatore di comprendere un elemento comune che attraversa il tempo, la geografia e le culture più profonde. Combinando le tradizionali abilità di intaglio con la tecnologia, ove necessario, crea opere senza tempo che coniugano il contemporaneo con l’antico, manifestando una presenza unica, seria e poetica. Ognuna di esse è un invito alla riflessione, con uno sguardo rivolto al futuro.
Inoltre, la Florence Biennale onora la memoria del pittore, scultore, smaltatore e ceramista Oliviero Leonardi (1921 – 2019), conferendo il Premio “Lorenzo il Magnifico” del Presidente in memoriam all’omonima associazione, che ne coltiva lo studio e ne promuove l’opera. Questa edizione della biennale farà un tributo anche a Mario Pachioli, artista e scultore di grande fama scomparso improvvisamente a novembre 2024. Tra le sue creazioni più celebri si annovera la medaglia “Lorenzo il Magnifico”, emblema della Florence Biennale, di cui è stato anche membro della Giuria internazionale nelle edizioni 2021 e 2023. (foto 2)
PROGETTI SPECIALI
La Florence Biennale svela, inoltre, i progetti speciali che arricchiranno la XV edizione, che consistono nella proiezione di importanti anteprime nazionali.
“DIE HÖHENLUFT – FÜR ALLE UND KEINEN” (L’aria pura di montagna – Per tutti e per nessuno) di Mika’Ela Fisher (Germania). Con ampi riferimenti all’opera “Così parlò Zarathustra” di Nietzsche, il film è incentrato su due caratteri opposti che rappresentano due facce della stessa medaglia. Un film curioso, caratterizzato da un certo umorismo cinico, che mette in discussione il nostro libero arbitrio e che rappresenta anche una riflessione “sull’essere umano; che vedo come lacerato, manipolabile, ma comunque responsabile delle sue azioni e decisioni”, come ha affermato la regista. Il film sarà proiettato in anteprima nazionale in occasione della XV Florence Biennale.
“MILK TEETH – ESSERE BAMBINE IN AFGHANISTAN” di Amin Meerzad (Afghanistan). Il cortometraggio è nato da un’idea del regista e autore Giuseppe Carrieri e di Alessandra Mastronardi, Goodwill Ambassador dell’UNICEF Italia. La protagonista della storia è Fatima, una bambina di 7 anni che sta vivendo una fase di cambiamento: sta perdendo i denti da latte, un segno della crescita che la spaventa. Nel suo Paese, infatti, diventare donna significa affrontare una realtà difficile e spesso invisibile. Per evitare questo destino, Fatima escogita un piano per rimanere bambina e intraprende un viaggio onirico.
Regia e fotografia di Amin Meerzad; regia animata di Maria Matilde Fondi; scritto da Giuseppe Carrieri, prodotto da Natia Docufilm con il sostegno dell’UNICEF Italia.
“TANGO EN PENUMBRAS” (Tango in penombra) di Teresa Mular (Argentina). In questo film, Teresa ci accompagna in un viaggio nella vita di un chimico di 74 anni che, all’età di 28 anni, ha tragicamente perso la vista. Dopo decenni di vita nell’oscurità, un tentativo di tango diventa un raggio di luce che illumina il suo mondo in modi che non avrebbe mai immaginato. Riflettendo sul tema della XV Florence Biennale, la regista utilizza il suo caratteristico approccio narrativo per esplorare la dicotomia tra luce e oscurità, seguita dal dualismo tra visibile e invisibile. In questo modo, sfida l’idea che la vista sia l’unica via per sperimentare la bellezza o per raggiungere la realizzazione fisica e spirituale. Il film sarà proiettato in première nazionale in occasione della XV Florence Biennale.
“THE SACRED ART MOVEMENT” di Olusola Otori (Nigeria). Attraverso questa opera, il regista nigeriano Olusola Otori fa luce sulle storie e le straordinarie collaborazioni di artisti e artigiani che hanno dedicato la loro vita alla salvaguardia della foresta sacra di Osun-Osogbo e del suo patrimonio culturale, sotto la guida di Susanne Wenger. Scultrice di origine austriaca, Wenger è oggi riconosciuta come la pioniera del “New Sacred Art Movement” di Osogbo, nella Nigeria occidentale. Il film affronta tematiche di grande rilevanza, tra cui i valori umani ed etici, la tutela ambientale e la responsabilità sociale, il ruolo di Susanne Wenger come outsider e le complesse dinamiche legate alla coesistenza tra arte e tradizioni yoruba nel contesto cristiano e islamico della Nigeria. Il film sarà proiettato per la prima volta in Italia in occasione della XV Florence Biennale. (foto 1: The sacred art movement)
“NEAR LIGHT” di Niccolò Salvato (Italy/UK). Il documentario è incentrato su Mattia, un giovane condannato per omicidio, che dopo aver trascorso 7 anni e mezzo in una delle prigioni di massima sicurezza d’Europa, ha una possibilità di riscatto. L’opera è stata selezionata dal Comitato curatoriale della Florence Biennale per la sua capacità di far riflettere su temi molto delicati, quale la rieducazione dei detenuti e il loro reinserimento in società, e per la sua aderenza al tema della XV edizione, che nell’affrontare i dualismi (come il bene e il male) pone l’accento sulla necessità di una visione d’insieme e di elevarsi verso gli ideali più alti. “Near Light” mostra un percorso che vede volgere il male in bene e la disperazione in speranza. Il documentario sarà proiettato per la prima volta a Firenze in occasione della XV Florence Biennale.
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