Drawing Now Art Fair 2023 celebra le donne

About the Author: Cristina Biordi

Published On: 18 Marzo 2023

Tempo stimato per la lettura: 3,4 minuti

Con l’inizio della primavera, a Parigi tornano gli appuntamenti con l’arte del disegno. In particolare, al Carreau du Temple, si tiene dal 23 al 26 marzo 2023 la Drawing Now Art Fair, creata nel 2007 da Christine Phal e Carine Tissot. Per la sua 16ª edizione, la fiera accoglie oltre settanta gallerie da tredici paesi, il 30% delle quali partecipa per la prima volta o ritorna dopo una lunga assenza dovuta alla pandemia.

Anche per l’edizione 2023, il comitato di selezione propone una serie di artisti provenienti da diversi orizzonti. Sono esposte più di 2.000 opere di 300 artisti – tra famosi ed emergenti – per mettere in luce la ricchezza della creazione grafica degli ultimi cinquant’anni.

Inoltre, quest’anno Drawing Now Art Fair presenta un’edizione particolarmente femminile senza voler essere femminista. Più di 30 artiste sono presentate in solo o in duo show presso gli stand delle gallerie che le rappresentano.

Eva Magyarosi, Yellow Soil, 2022. Installazione © Galerie Analix Forever

Un nutrito programma di eventi

Nella serata d’inaugurazione, mercoledì 22 marzo, viene assegnato il 12° Premio Drawing Now all’artista vincitore. Inoltre, il nuovo circuito all’interno della fiera, Parallaxe, permette al pubblico di scoprire in modo più approfondito alcune proposte inaspettate, selezionate da un comitato indipendente.

Il programma dei talk darà un posto d’onore al disegno contemporaneo e darà la parola a diversi relatori e professionisti dell’arte (artisti, curatori, critici, collezionisti, direttori di istituzioni, ecc.). Questi incontri con personalità internazionali si svolgeranno presso l’Espace Talks al livello -1 del Carreau du Temple e si possono vedere sul canale Youtube della fiera.

Il disegno attraverso il prisma femminile

La mostra collettiva Le prisme du féminin : machines, ovocytes, fils, potions, curata da Joana P.R.Neves, vuole mettere in luce le donne artiste, troppo spesso dimenticate dalla “Storia dell’arte”. L’esposizione – realizzata in collaborazione con il FRAC Picardie – rende omaggio ad alcune di loro, così come a diversi uomini, che attraverso i loro disegni hanno saputo avere un ruolo determinante e persino pionieristico.

Tra loro, ad esempio, Tania Mouraud, è considerata, con tenerezza, la “nonna” della Street Art, e Vera Molnar è una pioniera nell’uso sistematico dei computer nel disegno. La mostra, oltre che a Parigi è visibile ad Amiens.

Lorenzo Mattotti, Cerimonie intime, 2020 – 2021 ©  Galerie Martel

Grande spazio ai fumetti…

I fumetti, o “bandes dessinées” come dicono i francesi, sono opere letterarie e artistiche riconosciute da tempo oltralpe. Questa 16° edizione gli rende omaggio a questa forma di disegno contemporaneo. Diverse gallerie di fumetti presentano disegni di fumettisti riconosciuti, che esplorano i diversi linguaggi del disegno, quasi a ripercorrerne la storia e l’evoluzione.

Tra gli autori presenti, insieme ai noti, soprattutto ai francesi, Cyril Pedrosa, Florent Morin e Alice Saey, il geniale e acclamato Lorenzo Mattotti. Il disegno dell’artista italiano di è una vibrazione perpetua: l’onda della sua “fragile linea” ridotta alla sua essenzialità, i tormentati vortici del suo potente chiaroscuro o la sinuosità della sua tavolozza cromatica. Nulla può racchiudere l’arte di Mattotti, il suo disegno è trasversale, in espansione.

…e ai fumetti realizzati dalle donne

Molte autrici di fumetti sono donne, in particolare la pioniera canadese Julie Doucet, che ha prodotto opere classificate “fumetti alternativi”, ma anche femministi, inclusa la sua fanzine Dirty Plotte. E l’alsaziana Roxane Lumeret che ha iniziato a esporre dal 2012, alla 57ª edizione del Salone di Montrouge.

A queste si aggiunge, la proteiforme artista francese Elene Usdin. Prima pittrice per il cinema, poi illustratrice e fotografa, oggi è disegnatrice di fumetti. Nel 2021, ha realizzato il primo graphic novel René.e aux bois dormants ispirato al rastrellamento degli anni ’60 dei nativi americani in Canada.

 

 

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Published On: 18 Marzo 2023

About the Author: Cristina Biordi

Tempo stimato per la lettura: 10 minuti

Con l’inizio della primavera, a Parigi tornano gli appuntamenti con l’arte del disegno. In particolare, al Carreau du Temple, si tiene dal 23 al 26 marzo 2023 la Drawing Now Art Fair, creata nel 2007 da Christine Phal e Carine Tissot. Per la sua 16ª edizione, la fiera accoglie oltre settanta gallerie da tredici paesi, il 30% delle quali partecipa per la prima volta o ritorna dopo una lunga assenza dovuta alla pandemia.

Anche per l’edizione 2023, il comitato di selezione propone una serie di artisti provenienti da diversi orizzonti. Sono esposte più di 2.000 opere di 300 artisti – tra famosi ed emergenti – per mettere in luce la ricchezza della creazione grafica degli ultimi cinquant’anni.

Inoltre, quest’anno Drawing Now Art Fair presenta un’edizione particolarmente femminile senza voler essere femminista. Più di 30 artiste sono presentate in solo o in duo show presso gli stand delle gallerie che le rappresentano.

Eva Magyarosi, Yellow Soil, 2022. Installazione © Galerie Analix Forever

Un nutrito programma di eventi

Nella serata d’inaugurazione, mercoledì 22 marzo, viene assegnato il 12° Premio Drawing Now all’artista vincitore. Inoltre, il nuovo circuito all’interno della fiera, Parallaxe, permette al pubblico di scoprire in modo più approfondito alcune proposte inaspettate, selezionate da un comitato indipendente.

Il programma dei talk darà un posto d’onore al disegno contemporaneo e darà la parola a diversi relatori e professionisti dell’arte (artisti, curatori, critici, collezionisti, direttori di istituzioni, ecc.). Questi incontri con personalità internazionali si svolgeranno presso l’Espace Talks al livello -1 del Carreau du Temple e si possono vedere sul canale Youtube della fiera.

Il disegno attraverso il prisma femminile

La mostra collettiva Le prisme du féminin : machines, ovocytes, fils, potions, curata da Joana P.R.Neves, vuole mettere in luce le donne artiste, troppo spesso dimenticate dalla “Storia dell’arte”. L’esposizione – realizzata in collaborazione con il FRAC Picardie – rende omaggio ad alcune di loro, così come a diversi uomini, che attraverso i loro disegni hanno saputo avere un ruolo determinante e persino pionieristico.

Tra loro, ad esempio, Tania Mouraud, è considerata, con tenerezza, la “nonna” della Street Art, e Vera Molnar è una pioniera nell’uso sistematico dei computer nel disegno. La mostra, oltre che a Parigi è visibile ad Amiens.

Lorenzo Mattotti, Cerimonie intime, 2020 – 2021 ©  Galerie Martel

Grande spazio ai fumetti…

I fumetti, o “bandes dessinées” come dicono i francesi, sono opere letterarie e artistiche riconosciute da tempo oltralpe. Questa 16° edizione gli rende omaggio a questa forma di disegno contemporaneo. Diverse gallerie di fumetti presentano disegni di fumettisti riconosciuti, che esplorano i diversi linguaggi del disegno, quasi a ripercorrerne la storia e l’evoluzione.

Tra gli autori presenti, insieme ai noti, soprattutto ai francesi, Cyril Pedrosa, Florent Morin e Alice Saey, il geniale e acclamato Lorenzo Mattotti. Il disegno dell’artista italiano di è una vibrazione perpetua: l’onda della sua “fragile linea” ridotta alla sua essenzialità, i tormentati vortici del suo potente chiaroscuro o la sinuosità della sua tavolozza cromatica. Nulla può racchiudere l’arte di Mattotti, il suo disegno è trasversale, in espansione.

…e ai fumetti realizzati dalle donne

Molte autrici di fumetti sono donne, in particolare la pioniera canadese Julie Doucet, che ha prodotto opere classificate “fumetti alternativi”, ma anche femministi, inclusa la sua fanzine Dirty Plotte. E l’alsaziana Roxane Lumeret che ha iniziato a esporre dal 2012, alla 57ª edizione del Salone di Montrouge.

A queste si aggiunge, la proteiforme artista francese Elene Usdin. Prima pittrice per il cinema, poi illustratrice e fotografa, oggi è disegnatrice di fumetti. Nel 2021, ha realizzato il primo graphic novel René.e aux bois dormants ispirato al rastrellamento degli anni ’60 dei nativi americani in Canada.

 

 

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