Lediesis, le street artist anonime: “La creatività è intuito”

About the Author: Alessia

Published On: 3 Luglio 2020

Tempo stimato per la lettura: 4,5 minuti

 

Su Instagram sono un caso nazionale perché in ogni città in cui appare una delle loro opere gli streethunters iniziano una vera e propria caccia al tesoro per scovare le altre sette Superwomen. In pochi mesi hanno già migliaia di followers e le loro immagini rimbalzano dai quotidiani ai telegiornali. Ma Lediesis, fantomatiche street artists, balzate agli onori della cronaca per aver creato le Superdonne tutte ritratte con la mitica “S” di Superman, restano anonime.
E a Napoli come a Firenze, a Roma come a Milano hanno scelto alcune finestre cieche nei luoghi più pittoreschi del centro storico per diffondere il loro messaggio: quello di riscoprire che i superpoteri sono in ognuno di noi, grazie ad un percorso che omaggia le icone che declinano la femminilità in tutte le sue sfumature.
Recentemente hanno realizzato, in collaborazione con la Fondazione Il Cuore si scioglie onlus, la campagna #ilmomentoèadesso per la raccolta fondi dei progetti di solidarietà . Attualmente sono in mostra con la loro prima personale Superwomen – 8 Donne x 8 Città al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (dal 6 marzo al 30 novembre 2020) e in una collettiva -Nature has Nature – nella Galleria Uovo alla Pop di Livorno (dal 20 giugno al 20 settembre 2020)

  • Festival l’Eredità delle Donne – allestimento Info Point in piazza della Repubblica a Firenze (settembre 2019)
  • Campagna #ilmomentoèadesso per la Fondazione il Cuore si scioglie (dicembre 2019- gennaio 2020)
  • Superwomen – 8 Donne x 8 Città @ Museo Archeologico Nazionale di Napoli (dal 6 marzo al 30 novembre 2020)
  • Nature has Nature – collettiva @ Galleria Uovo alla Pop Livorno (dal 20 giugno al 20 settembre 2020)

Abbiamo rivolto a queste anonime street artist qualche domanda…

Ci potete raccontare la vostra esperienza più forte o particolare?

Sicuramente quella di aver percorso l’Italia da nord a sud per realizzare la mostra Superwomen 8 Donne x 8 Città, attualmente al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, un progetto in cui abbiamo portATO nel museo 8 icone femminili che abbiamo attaccato in copia in occasione di questo 8 marzo in 8 città italiane: Venezia, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e L’Aquila. L’idea era quella di realizzare una mostra itinerante in tutta la penisola ma che si componesse poi come un puzzle proprio al MANN di Napoli. In alcuni momenti non riuscivamo a trovare la location adatta dove attaccare, ma alla fine, come per magia scovavamo il posto giusto. E’ stata un’esperienza faticosa, ma davvero divertente. A tratti assurda e surreale perché abbiamo viaggiato proprio nei giorni antecedenti il lockdown e le città erano già svuotate dei turisti e si respirava un’atmosfera di attesa e paura.

Quando avete iniziato e perché?
L’idea di Lediesis è nata quasi per scherzo l’anno scorso mentre eravamo in visita ad Arte Fiera a Bologna. Poi il progetto ha preso consistenza e noi sempre più consapevolezza, quindi a questo punto possiamo dire di lavorarci a tempo pieno. La scelta del nome che usa l’hashtag gioca sia sul linguaggio social sia su quello musicale. Inoltre già nel pronunciare Lediesis (ladies) è chiaro che si vuole rendere omaggio a delle grandi signore, ma anche a tutte sisters, le sorelle. Pensa quante sfumature in una sola parola…
Avevamo ambedue voglia di creare qualcosa che ponesse al centro dell’attenzione le donne, e così un’idea ha tirato l’altra in modo del tutto naturale ed istintivo.

Cosa significa per voi la parola creatività?
Seguire l’ intuito.

Quale aspetto vi piace di più del vostro lavoro e di cosa invece fareste volentieri a meno?
Ci piace disegnare/ dipingere, creare, attaccare…viaggiare… ruzzare… e andare a prendere lo spritz mentre facciamo tutto ciò! Faremmo a meno di tutti gli aspetti puramente pratici… le mail, le scadenze… che fatica!

Come avete vissuto il momento di lockdown?
È stata una fase molto creativa. Abbiamo realizzato 8 Superblack, 8 simboli (dalla Statua della Libertà alla Regina Elisabetta) che esorcizzavano la paura del Coronavirus. Il doverci fermare in realtà ci ha fatto sentire molto più libere perché non avevamo gli obblighi della quotidianità. Il lockdown ci ha permesso di avere tempo per il nostro percorso e focalizzarci sui nostri obiettivi.

I vostri punti di riferimento nell’arte e nella creatività… e quelli che non fanno parte del vostro settore (quindi nella Musica, nella Letteratura o nello Sport, ad esempio…)
Abbiamo fatto percorsi diversi, una di noi viene da studi artistici, l’altra ha sempre orbitato nel mondo dell’arte e della comunicazione. Quindi risponderemo separatamente
Lediesis X : Banksy… tutto ciò che mi aguzza la vista e il cuore.
Lediesis Y : Nell’arte Banksy, Ives Klein, l’Art Nouveau, i parchi d’arte, l’archeologia industriale. Per la musica: l’elettronica, il rock, ma anche la musica classica. Sono una lettrice e spettatrice famelica, affascinata da tutto ciò che può contribuire a farmi crescere. Tra i miei autori preferiti annovero Jodorowsky, Saramago, Calvino, ma anche tanti autori teatrali da Lucia Calamaro a Filippo Timi.

Il vostro motto.
Il ruzzo salverà il mondo, che non vuol dire cazzeggio… ma divertimento creativo. Giusto per citare Calvino “Il divertimento è una cosa seria”.

 

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Published On: 3 Luglio 2020

About the Author: Alessia

Tempo stimato per la lettura: 14 minuti

 

Su Instagram sono un caso nazionale perché in ogni città in cui appare una delle loro opere gli streethunters iniziano una vera e propria caccia al tesoro per scovare le altre sette Superwomen. In pochi mesi hanno già migliaia di followers e le loro immagini rimbalzano dai quotidiani ai telegiornali. Ma Lediesis, fantomatiche street artists, balzate agli onori della cronaca per aver creato le Superdonne tutte ritratte con la mitica “S” di Superman, restano anonime.
E a Napoli come a Firenze, a Roma come a Milano hanno scelto alcune finestre cieche nei luoghi più pittoreschi del centro storico per diffondere il loro messaggio: quello di riscoprire che i superpoteri sono in ognuno di noi, grazie ad un percorso che omaggia le icone che declinano la femminilità in tutte le sue sfumature.
Recentemente hanno realizzato, in collaborazione con la Fondazione Il Cuore si scioglie onlus, la campagna #ilmomentoèadesso per la raccolta fondi dei progetti di solidarietà . Attualmente sono in mostra con la loro prima personale Superwomen – 8 Donne x 8 Città al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (dal 6 marzo al 30 novembre 2020) e in una collettiva -Nature has Nature – nella Galleria Uovo alla Pop di Livorno (dal 20 giugno al 20 settembre 2020)

  • Festival l’Eredità delle Donne – allestimento Info Point in piazza della Repubblica a Firenze (settembre 2019)
  • Campagna #ilmomentoèadesso per la Fondazione il Cuore si scioglie (dicembre 2019- gennaio 2020)
  • Superwomen – 8 Donne x 8 Città @ Museo Archeologico Nazionale di Napoli (dal 6 marzo al 30 novembre 2020)
  • Nature has Nature – collettiva @ Galleria Uovo alla Pop Livorno (dal 20 giugno al 20 settembre 2020)

Abbiamo rivolto a queste anonime street artist qualche domanda…

Ci potete raccontare la vostra esperienza più forte o particolare?

Sicuramente quella di aver percorso l’Italia da nord a sud per realizzare la mostra Superwomen 8 Donne x 8 Città, attualmente al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, un progetto in cui abbiamo portATO nel museo 8 icone femminili che abbiamo attaccato in copia in occasione di questo 8 marzo in 8 città italiane: Venezia, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e L’Aquila. L’idea era quella di realizzare una mostra itinerante in tutta la penisola ma che si componesse poi come un puzzle proprio al MANN di Napoli. In alcuni momenti non riuscivamo a trovare la location adatta dove attaccare, ma alla fine, come per magia scovavamo il posto giusto. E’ stata un’esperienza faticosa, ma davvero divertente. A tratti assurda e surreale perché abbiamo viaggiato proprio nei giorni antecedenti il lockdown e le città erano già svuotate dei turisti e si respirava un’atmosfera di attesa e paura.

Quando avete iniziato e perché?
L’idea di Lediesis è nata quasi per scherzo l’anno scorso mentre eravamo in visita ad Arte Fiera a Bologna. Poi il progetto ha preso consistenza e noi sempre più consapevolezza, quindi a questo punto possiamo dire di lavorarci a tempo pieno. La scelta del nome che usa l’hashtag gioca sia sul linguaggio social sia su quello musicale. Inoltre già nel pronunciare Lediesis (ladies) è chiaro che si vuole rendere omaggio a delle grandi signore, ma anche a tutte sisters, le sorelle. Pensa quante sfumature in una sola parola…
Avevamo ambedue voglia di creare qualcosa che ponesse al centro dell’attenzione le donne, e così un’idea ha tirato l’altra in modo del tutto naturale ed istintivo.

Cosa significa per voi la parola creatività?
Seguire l’ intuito.

Quale aspetto vi piace di più del vostro lavoro e di cosa invece fareste volentieri a meno?
Ci piace disegnare/ dipingere, creare, attaccare…viaggiare… ruzzare… e andare a prendere lo spritz mentre facciamo tutto ciò! Faremmo a meno di tutti gli aspetti puramente pratici… le mail, le scadenze… che fatica!

Come avete vissuto il momento di lockdown?
È stata una fase molto creativa. Abbiamo realizzato 8 Superblack, 8 simboli (dalla Statua della Libertà alla Regina Elisabetta) che esorcizzavano la paura del Coronavirus. Il doverci fermare in realtà ci ha fatto sentire molto più libere perché non avevamo gli obblighi della quotidianità. Il lockdown ci ha permesso di avere tempo per il nostro percorso e focalizzarci sui nostri obiettivi.

I vostri punti di riferimento nell’arte e nella creatività… e quelli che non fanno parte del vostro settore (quindi nella Musica, nella Letteratura o nello Sport, ad esempio…)
Abbiamo fatto percorsi diversi, una di noi viene da studi artistici, l’altra ha sempre orbitato nel mondo dell’arte e della comunicazione. Quindi risponderemo separatamente
Lediesis X : Banksy… tutto ciò che mi aguzza la vista e il cuore.
Lediesis Y : Nell’arte Banksy, Ives Klein, l’Art Nouveau, i parchi d’arte, l’archeologia industriale. Per la musica: l’elettronica, il rock, ma anche la musica classica. Sono una lettrice e spettatrice famelica, affascinata da tutto ciò che può contribuire a farmi crescere. Tra i miei autori preferiti annovero Jodorowsky, Saramago, Calvino, ma anche tanti autori teatrali da Lucia Calamaro a Filippo Timi.

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