L’isola che c’è: dieci anni di libri, visioni e meraviglia a Trieste

About the Author: Alice Stocchi

Published On: 26 Aprile 2025

Tempo stimato per la lettura: 3,4 minuti

Trieste si conferma capitale della letteratura e della creatività con la decima edizione del Triestebookfest, che dal 28 aprile al 4 maggio 2025 ha trasformato la città in un palcoscenico di storie, idee e incontri straordinari. Con il titolo “L’isola che non c’è”, il festival ha celebrato l’immaginario di Peter Pan, proponendo un viaggio tra realtà e finzione, tra parole e mondi possibili.

Trieste è la città di Italo Svevo e Umberto Saba, che ne hanno fatto lo scenario vivo delle loro opere. Qui James Joyce ha vissuto e scritto una parte fondamentale del suo Ulisse. Questa stratificazione letteraria continua a impregnare le strade, i caffè storici e i teatri cittadini.

Un programma ricco di eventi e ospiti di prestigio

Il festival ha offerto 45 eventi in 13 luoghi diversi della città, coinvolgendo 42 autori e autrici italiani e internazionali, in dialogo con quasi 30 ambasciatori della cultura locale. Tra gli ospiti di spicco, Loretta Napoleoni ha aperto ufficialmente il festival il 2 maggio al Teatro Miela, presentando in anteprima nazionale il suo libro “Tecnocapitalismo. L’ascesa dei nuovi oligopoli e la lotta per il bene comune”, un’analisi lucida e necessaria dei meccanismi del potere contemporaneo.

Un finale emozionante con Lino Guanciale e Davide Sacco

Il festival si è concluso il 18 maggio con un evento sold out al Teatro Piccola Fenice, dove Lino Guanciale e Davide Sacco hanno presentato il loro ultimo lavoro “Napoleone. La morte di Dio”, un’opera che ha suscitato grande interesse e partecipazione da parte del pubblico.

Un successo di pubblico e critica

Con quasi 2000 presenze registrate, il Triestebookfest 2025 ha superato le aspettative, confermandosi come uno degli appuntamenti culturali più importanti del panorama italiano. La presidente Loriana Ursich ha sottolineato l’entusiasmo e la qualità del pubblico, che ha dimostrato un forte interesse per i temi trattati e per gli autori ospitati.

L’arte incontra la letteratura: le mostre del Triestebookfest 2025

Il Triestebookfest 2025 ha celebrato il suo decimo anniversario con tre mostre d’arte che hanno ampliato i confini dell’immaginazione. Al Museo LETS, “10 anni, tutte le Lulù” ha ripercorso la storia visiva del festival con le locandine illustrate da Fabrizio Masi. Negli spazi di Trart e Passageartecontemporanea, “L’isola che non c’è, ancora” ha dato forma al tema del festival attraverso opere di artisti contemporanei. Infine, nella suggestiva Sala Xenia, la fotografa Lara Perentin ha catturato volti e emozioni del pubblico con “Facce da Triestebookfest”. Tre esposizioni, un unico viaggio tra parole, immagini e visioni.

Trieste, città che scrive: la letteratura come vita collettiva

Il Triestebookfest 2025 è la dimostrazione concreta che la città non vive di solo passato letterario, ma è un laboratorio attivo dove le idee si confrontano, si mescolano e generano nuove narrazioni.

Il successo di pubblico del festival dimostra che Trieste è una città che legge, ascolta e partecipa. È un luogo dove il pensiero critico è vivo, dove i libri non sono solo oggetti ma strumenti di dialogo, memoria e trasformazione. Qui l’autore non è mai un “ospite”, ma parte integrante di una comunità culturale curiosa e preparata. Trieste è capitale della letteratura non per autoproclamazione, ma perché ogni suo angolo respira storie, ascolta parole e accoglie pensieri.

Un futuro ricco di nuove sfide

Concludendo questa decima edizione, il Triestebookfest guarda al futuro con rinnovato entusiasmo, pronto a continuare a essere un punto di riferimento per la cultura, la letteratura e l’immaginazione. La città di Trieste si conferma così come un luogo dove fantasia, parole e creatività prendono vita, offrendo a tutti la possibilità di esplorare nuovi mondi e nuove idee.

In attesa della prossima edizione, il Triestebookfest 2025 rimarrà nella memoria di tutti come un’esperienza unica e indimenticabile, un vero e proprio viaggio nell’immaginario collettivo.

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Tempo stimato per la lettura: 10 minuti

Trieste si conferma capitale della letteratura e della creatività con la decima edizione del Triestebookfest, che dal 28 aprile al 4 maggio 2025 ha trasformato la città in un palcoscenico di storie, idee e incontri straordinari. Con il titolo “L’isola che non c’è”, il festival ha celebrato l’immaginario di Peter Pan, proponendo un viaggio tra realtà e finzione, tra parole e mondi possibili.

Trieste è la città di Italo Svevo e Umberto Saba, che ne hanno fatto lo scenario vivo delle loro opere. Qui James Joyce ha vissuto e scritto una parte fondamentale del suo Ulisse. Questa stratificazione letteraria continua a impregnare le strade, i caffè storici e i teatri cittadini.

Un programma ricco di eventi e ospiti di prestigio

Il festival ha offerto 45 eventi in 13 luoghi diversi della città, coinvolgendo 42 autori e autrici italiani e internazionali, in dialogo con quasi 30 ambasciatori della cultura locale. Tra gli ospiti di spicco, Loretta Napoleoni ha aperto ufficialmente il festival il 2 maggio al Teatro Miela, presentando in anteprima nazionale il suo libro “Tecnocapitalismo. L’ascesa dei nuovi oligopoli e la lotta per il bene comune”, un’analisi lucida e necessaria dei meccanismi del potere contemporaneo.

Un finale emozionante con Lino Guanciale e Davide Sacco

Il festival si è concluso il 18 maggio con un evento sold out al Teatro Piccola Fenice, dove Lino Guanciale e Davide Sacco hanno presentato il loro ultimo lavoro “Napoleone. La morte di Dio”, un’opera che ha suscitato grande interesse e partecipazione da parte del pubblico.

Un successo di pubblico e critica

Con quasi 2000 presenze registrate, il Triestebookfest 2025 ha superato le aspettative, confermandosi come uno degli appuntamenti culturali più importanti del panorama italiano. La presidente Loriana Ursich ha sottolineato l’entusiasmo e la qualità del pubblico, che ha dimostrato un forte interesse per i temi trattati e per gli autori ospitati.

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Il Triestebookfest 2025 ha celebrato il suo decimo anniversario con tre mostre d’arte che hanno ampliato i confini dell’immaginazione. Al Museo LETS, “10 anni, tutte le Lulù” ha ripercorso la storia visiva del festival con le locandine illustrate da Fabrizio Masi. Negli spazi di Trart e Passageartecontemporanea, “L’isola che non c’è, ancora” ha dato forma al tema del festival attraverso opere di artisti contemporanei. Infine, nella suggestiva Sala Xenia, la fotografa Lara Perentin ha catturato volti e emozioni del pubblico con “Facce da Triestebookfest”. Tre esposizioni, un unico viaggio tra parole, immagini e visioni.

Trieste, città che scrive: la letteratura come vita collettiva

Il Triestebookfest 2025 è la dimostrazione concreta che la città non vive di solo passato letterario, ma è un laboratorio attivo dove le idee si confrontano, si mescolano e generano nuove narrazioni.

Il successo di pubblico del festival dimostra che Trieste è una città che legge, ascolta e partecipa. È un luogo dove il pensiero critico è vivo, dove i libri non sono solo oggetti ma strumenti di dialogo, memoria e trasformazione. Qui l’autore non è mai un “ospite”, ma parte integrante di una comunità culturale curiosa e preparata. Trieste è capitale della letteratura non per autoproclamazione, ma perché ogni suo angolo respira storie, ascolta parole e accoglie pensieri.

Un futuro ricco di nuove sfide

Concludendo questa decima edizione, il Triestebookfest guarda al futuro con rinnovato entusiasmo, pronto a continuare a essere un punto di riferimento per la cultura, la letteratura e l’immaginazione. La città di Trieste si conferma così come un luogo dove fantasia, parole e creatività prendono vita, offrendo a tutti la possibilità di esplorare nuovi mondi e nuove idee.

In attesa della prossima edizione, il Triestebookfest 2025 rimarrà nella memoria di tutti come un’esperienza unica e indimenticabile, un vero e proprio viaggio nell’immaginario collettivo.

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