Paris Photo 2022: festeggia il suo 25° anniversario

About the Author: Cristina Biordi

Published On: 12 Novembre 2022

Tempo stimato per la lettura: 5,6 minuti

Paris Photo, fiera internazionale dedicata alla fotografia, celebra il suo 25° anniversario. Dal 10 al 13 novembre, questo imperdibile evento di fotografia d’arte che riunisce, sotto la direzione di Florence Bourgeois, più di 181 espositori provenienti da 31 paesi al Grand Palais Éphémère.

Paris Photo è quattro giorni dedicati alla fotografia, quattro giorni di incontri tra il grande pubblico e i professionisti delle più grandi gallerie francesi e internazionali. Inoltre, quest’anno Rossy de Palma è stata scelta come ospite d’onore. L’attrice feticcio di Pedro Almodóvar ha scelto 25 immagini presenti negli stand, identificabili grazie a un cartello specifico. Nessun dubbio sul fatto che questa personalità iconoclasta, musa di numerosi fotografi, ha saputo scegliere i cliché meno banali.

Una fiera, tre momenti

La 25ª edizione di Paris Photo è organizzata attorno a tre settori che si uniscono 181 espositori provenienti da 31 paesi. Nel settore principale, 134 gallerie di cui 18 presenti per la prima volta, presentano un panorama completo della storia del mezzo dalle sue origini fino ai giorni nostri.

Il settore Curiosa, dedicato all’emergenza, riunisce 16 gallerie da 9 paesi selezionate da Holly Roussell, guest curator. La sezione dell’editoria riunisce 32 editori provenienti da 9 paesi, offrendo edizioni uniche e anteprime dei libri con un programma di dediche di libri che riunisce i più grandi artisti di tutto il mondo.

The Day I Became Another Genocide Victim

Barry Salzman – The Day I Became Another Genocide Victim – Paris Photo 2022 – © Barry Salzman

I Solo Show

Nel Grand Palais Éphémère si svolge la sezione principale dove sono proposti una quarantina di solo show. La galleria Deepest Darkest (Le Cap) presenta il progetto The Day I Became Another Genocide Victim di Barry Salzman. Una serie di una serie di cento immagini che documenta gli abiti portati alla luce dalla fossa comune scoperta nel villaggio di Kabuga, in Ruanda, ventiquattro anni dopo il genocidio dei tutsi, che provocò quasi un milione di morti. Sono dei “ritratti” degli indumenti indossati dalle vittime, non identificabili, l’ultimo giorno della loro vita, per restituire loro dignità e umanità.

Tra gli altri solo show presenti in questa sezione, quelli dedicati a Letizia Battaglia, presso la galleria Alberto Damian di Treviso, Orlan alla galleria parigina Ceysson & Bénétière, Marco Maria Zanin presentato da Spazio Nuovo di Roma, Marina Abramović allo stand di Wilde di Ginevra, Nathalie Boutté rappresentata da Magnin-A di Parigi e Daniel Gordon presso il coloratissimo spazio della galleria londinese Huxley Parlour, solo per citarne alcuni delle 24 monografie.

Elles x Paris Photo

Da cinque anni, Elles x Paris Photo mette in luce il lavoro delle fotografe grazie a un viaggio attraverso le mostre presenti alla fiera. Elles x Paris Photo è un programma avviato, nel 2018, in collaborazione con Ministero della Cultura francese che, dal 2019, beneficia del sostegno di Women In Motion, il programma del gruppo Kering che mette in luce le donne nelle arti e nella cultura. Da sottolineare che il 31% degli artisti presentati a Paris Photo 2022 sono donne. Una cifra record rispetto agli anni passati.

Per questa edizione, la curatrice Federica Chiocchetti ha immaginato una passeggiata intorno a 77 artiste, i cui scatti si ritrovano nei diversi stand. Il numero 77 nella smorfia napoletana rappresenta le gambe delle donne. Ma per la curatrice di questa sezione, il numero nasconde altri significati, tra cui la misoginia della società patriarcale che diavolizza le donne dando vita a una caccia alle streghe. Inoltre, il 1977 è un anno importante per il movimento femminista in Italia, paese d’origine della curatrice.

Silvia Rosi – Autoritratto come mia madre – Paris Photo 2022 – © Silvia Rosi

Curiosa tra aiuti alla creazione e nuovi talenti

La sezione Curiosa, inaugurata nel 2015 e dedicata agli artisti emergenti, offre una selezione di 17 artisti provenienti da 12 paesi diversi a cura di Holly Roussell, del Center for Contemporary Art Pechino UCCA. La sezione è aperta dallo stand della BMW che quest’anno designa il premio BMW ART MAKERS all’opera dell’artista Arash Hanaei e del curatore Morad Montazami. Sono i primi vincitori del nuovo programma di mecenatismo del marchio automobilistico.

Un premio in perfetto accordo con le linee guide di quest’edizione 2022, in cui Curiosa mette in evidenza l’interdisciplinarietà delle pratiche artistiche basate sull’immagine così come le esplorazioni fotografiche all’interno e al di là dei generi tradizionali del mezzo. La sezione si poggia su tre assi: aspetti sperimentali e concettuali della costruzione dell’immagine, i nuovi (auto)ritratti in discussione con storia personale e intersezionalità delle pratiche attuali nella fotografia di paesaggio.

Curiosa: fotografi impegnati tra immigrazione e ambientalismo

Della selezione di Curiosa fanno parte l’italiana Silvia Rosi (presente anche in Elles x Paris Photo) esposta dalla galleria milanese Ncontemporary. La fotografa ripercorre la propria storia personale, attingendo all’eredità togolese della sua famiglia e all’idea delle origini. Mettendo in scena la migrazione tra finzione e realtà. Impersonando una volta la madre, un’altra il padre, crea un album di famiglia la cui iconografia ricorda i ritratti di studio dell’Africa occidentale.

Mentre, il fotografo francese, Xavier Dumoulin, proposto dalla galleria parigina Ségolène Brossette sviluppa la sua produzione artistica sui temi ambientali attuali: inquinamento luminoso, globalizzazione, cambiamento climatico. Nella serie Incandescences, presentata a Paris Photo, mette in rapporto il magma distruttore con l’inquinamento luminoso. Dei villaggi sembrano bruciare nella notte travolti da lingue di fuoco. Ma è solo l’effetto dell’illuminazione notturna a creare l’inganno.

Xavier Dumoulin serie «Incandescences» – Paris Photo 2022 – © Xavier Dumoulin

Libri d’arte per sfogliare fotografie

L’ultima sezione di Paris Photo è quella dedicata all’editoria. A rappresentare il tricolore italiano sono due case editrici di Bologna, Damiani e L’artiere. Questa sezione riscuote molto successo, per i bei volumi presentati e per la possibilità di farli dedicare dagli artisti presenti in fiera.

Inoltre, un grande spazio è riservato ai Photo Book Awards, avviati nel novembre 2012 da Aperture e Paris Photo, celebrano il contributo del fotolibro alla narrativa in evoluzione della fotografia. I trentacinque titoli selezionati sono esposti alla fiera e in una presentazione online ampliata su aperture.com, nonché in un catalogo pubblicato da Aperture.

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Published On: 12 Novembre 2022

About the Author: Cristina Biordi

Tempo stimato per la lettura: 16 minuti

Paris Photo, fiera internazionale dedicata alla fotografia, celebra il suo 25° anniversario. Dal 10 al 13 novembre, questo imperdibile evento di fotografia d’arte che riunisce, sotto la direzione di Florence Bourgeois, più di 181 espositori provenienti da 31 paesi al Grand Palais Éphémère.

Paris Photo è quattro giorni dedicati alla fotografia, quattro giorni di incontri tra il grande pubblico e i professionisti delle più grandi gallerie francesi e internazionali. Inoltre, quest’anno Rossy de Palma è stata scelta come ospite d’onore. L’attrice feticcio di Pedro Almodóvar ha scelto 25 immagini presenti negli stand, identificabili grazie a un cartello specifico. Nessun dubbio sul fatto che questa personalità iconoclasta, musa di numerosi fotografi, ha saputo scegliere i cliché meno banali.

Una fiera, tre momenti

La 25ª edizione di Paris Photo è organizzata attorno a tre settori che si uniscono 181 espositori provenienti da 31 paesi. Nel settore principale, 134 gallerie di cui 18 presenti per la prima volta, presentano un panorama completo della storia del mezzo dalle sue origini fino ai giorni nostri.

Il settore Curiosa, dedicato all’emergenza, riunisce 16 gallerie da 9 paesi selezionate da Holly Roussell, guest curator. La sezione dell’editoria riunisce 32 editori provenienti da 9 paesi, offrendo edizioni uniche e anteprime dei libri con un programma di dediche di libri che riunisce i più grandi artisti di tutto il mondo.

The Day I Became Another Genocide Victim

Barry Salzman – The Day I Became Another Genocide Victim – Paris Photo 2022 – © Barry Salzman

I Solo Show

Nel Grand Palais Éphémère si svolge la sezione principale dove sono proposti una quarantina di solo show. La galleria Deepest Darkest (Le Cap) presenta il progetto The Day I Became Another Genocide Victim di Barry Salzman. Una serie di una serie di cento immagini che documenta gli abiti portati alla luce dalla fossa comune scoperta nel villaggio di Kabuga, in Ruanda, ventiquattro anni dopo il genocidio dei tutsi, che provocò quasi un milione di morti. Sono dei “ritratti” degli indumenti indossati dalle vittime, non identificabili, l’ultimo giorno della loro vita, per restituire loro dignità e umanità.

Tra gli altri solo show presenti in questa sezione, quelli dedicati a Letizia Battaglia, presso la galleria Alberto Damian di Treviso, Orlan alla galleria parigina Ceysson & Bénétière, Marco Maria Zanin presentato da Spazio Nuovo di Roma, Marina Abramović allo stand di Wilde di Ginevra, Nathalie Boutté rappresentata da Magnin-A di Parigi e Daniel Gordon presso il coloratissimo spazio della galleria londinese Huxley Parlour, solo per citarne alcuni delle 24 monografie.

Elles x Paris Photo

Da cinque anni, Elles x Paris Photo mette in luce il lavoro delle fotografe grazie a un viaggio attraverso le mostre presenti alla fiera. Elles x Paris Photo è un programma avviato, nel 2018, in collaborazione con Ministero della Cultura francese che, dal 2019, beneficia del sostegno di Women In Motion, il programma del gruppo Kering che mette in luce le donne nelle arti e nella cultura. Da sottolineare che il 31% degli artisti presentati a Paris Photo 2022 sono donne. Una cifra record rispetto agli anni passati.

Per questa edizione, la curatrice Federica Chiocchetti ha immaginato una passeggiata intorno a 77 artiste, i cui scatti si ritrovano nei diversi stand. Il numero 77 nella smorfia napoletana rappresenta le gambe delle donne. Ma per la curatrice di questa sezione, il numero nasconde altri significati, tra cui la misoginia della società patriarcale che diavolizza le donne dando vita a una caccia alle streghe. Inoltre, il 1977 è un anno importante per il movimento femminista in Italia, paese d’origine della curatrice.

Silvia Rosi – Autoritratto come mia madre – Paris Photo 2022 – © Silvia Rosi

Curiosa tra aiuti alla creazione e nuovi talenti

La sezione Curiosa, inaugurata nel 2015 e dedicata agli artisti emergenti, offre una selezione di 17 artisti provenienti da 12 paesi diversi a cura di Holly Roussell, del Center for Contemporary Art Pechino UCCA. La sezione è aperta dallo stand della BMW che quest’anno designa il premio BMW ART MAKERS all’opera dell’artista Arash Hanaei e del curatore Morad Montazami. Sono i primi vincitori del nuovo programma di mecenatismo del marchio automobilistico.

Un premio in perfetto accordo con le linee guide di quest’edizione 2022, in cui Curiosa mette in evidenza l’interdisciplinarietà delle pratiche artistiche basate sull’immagine così come le esplorazioni fotografiche all’interno e al di là dei generi tradizionali del mezzo. La sezione si poggia su tre assi: aspetti sperimentali e concettuali della costruzione dell’immagine, i nuovi (auto)ritratti in discussione con storia personale e intersezionalità delle pratiche attuali nella fotografia di paesaggio.

Curiosa: fotografi impegnati tra immigrazione e ambientalismo

Della selezione di Curiosa fanno parte l’italiana Silvia Rosi (presente anche in Elles x Paris Photo) esposta dalla galleria milanese Ncontemporary. La fotografa ripercorre la propria storia personale, attingendo all’eredità togolese della sua famiglia e all’idea delle origini. Mettendo in scena la migrazione tra finzione e realtà. Impersonando una volta la madre, un’altra il padre, crea un album di famiglia la cui iconografia ricorda i ritratti di studio dell’Africa occidentale.

Mentre, il fotografo francese, Xavier Dumoulin, proposto dalla galleria parigina Ségolène Brossette sviluppa la sua produzione artistica sui temi ambientali attuali: inquinamento luminoso, globalizzazione, cambiamento climatico. Nella serie Incandescences, presentata a Paris Photo, mette in rapporto il magma distruttore con l’inquinamento luminoso. Dei villaggi sembrano bruciare nella notte travolti da lingue di fuoco. Ma è solo l’effetto dell’illuminazione notturna a creare l’inganno.

Xavier Dumoulin serie «Incandescences» – Paris Photo 2022 – © Xavier Dumoulin

Libri d’arte per sfogliare fotografie

L’ultima sezione di Paris Photo è quella dedicata all’editoria. A rappresentare il tricolore italiano sono due case editrici di Bologna, Damiani e L’artiere. Questa sezione riscuote molto successo, per i bei volumi presentati e per la possibilità di farli dedicare dagli artisti presenti in fiera.

Inoltre, un grande spazio è riservato ai Photo Book Awards, avviati nel novembre 2012 da Aperture e Paris Photo, celebrano il contributo del fotolibro alla narrativa in evoluzione della fotografia. I trentacinque titoli selezionati sono esposti alla fiera e in una presentazione online ampliata su aperture.com, nonché in un catalogo pubblicato da Aperture.

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