Transition: un nuovo museo effimero d’arte urbana

About the Author: Cristina Biordi

Published On: 1 Febbraio 2021

Tempo stimato per la lettura: 4 minuti

Armati di bombolette spray, pennelli, vernice…una sessantina di artisti, provenienti da tutta la Francia e l’Europa, si sono riuniti ad Abbeville per Transition, una mostra di street art immersiva ed effimera in alcuni alloggi popolari che tra qualche mese saranno rasi al suolo.

Una ventina di appartamenti vuoti dall’ottobre 2020, sono stati messi a disposizione degli artisti urbani per creare quest’esposizione: le pareti delle abitazioni, in cui hanno vissuto centinaia di persone, sono diventati il supporto per opere d’arte.

L’apertura al pubblico, prevista per sabato 16 gennaio 2021, a causa della crisi sanitaria è stata rimandata a data da definirsi. La visita partirà dall’ingresso dell’edificio, al numero 1 di rue des Tilleuls.

AGATHE VERSCHAFFEL

Cuore del progetto è la memoria. Parole d’ordine: diversità sociale e culturale, creazione artistica, culture urbane per rendere un ultimo omaggio a questo distretto in transizione. In omaggio alle persone di questo quartiere le loro fotografie vestiranno le tre trombe delle scale. Scatti anche dei luoghi, di questi edifici costruiti nel 1958 e degli ospedali di guerra che li hanno preceduti. “La memoria” come filo conduttore di questa esposizione, il cui obiettivo è mostrare la diversità dei generi della street art.

I palazzoni di queste case popolari costituiscono il panorama di quasi tutte le periferie francesi. Chiamati “citè”, talvolta sono dei veri ghetti. Nelle strade di queste banlieues sono nati o vi intervengono molti artisti urbani. Un omaggio a tutto il potenziale che a lungo è stato sottovalutato, ma che finalmente oggi entra nei nostri riferimenti artistici. Il progetto vuole mostrare la diversità e la ricchezza delle arti urbane, che incarnano una forma di mix culturale al crocevia tra graffiti, installazioni, scultura, arte figurativa, ritrattistica, arte astratta, fotografia …

SCAF-ONER

Tra gli artisti che hanno trasformato in luogo d’arte e di creazione i 2.500 m2 degli alloggipopolari ci sono: 156 crew (Jonone, Nasty, Psy, Lady K, Dizer, Mikostic, TTLD); ODV crew (Astro, Shane, Media, Omouk, Haribo, Rever, Torek, Shue 77); 9ème Concept (Clément Laurentin, Romain Frocquet, Jules Hidrot); Cartel 29 (Moner, Les Gens); 50CL crew (Dante, Cannibal, Piman); Artopia Crew (Hugo Gravel, Pierre XZXZ , Vincent Pietri); Grems; Niark, Bault; Jober; Bebar; Koga; Monsieur BMX; Goddog; Xkuz; Stom500; Missy; Loraine; MTI; Swed; Russ; Bob59; Gumo; Tempo; Scaf oner; Horor; 2flui; Le Mec Blasé; Sake 132; Zoyer; MG la Bomba; Dr Wozer; Guilty; Espack; FuiteEnAvant; Jankone; Underwill; Valer; Termic; Agathe Verschaffel; Juan Spray; Sofftwix; Kyoo; La Shoze; Charles Inglard; Eklor; Gunt; 3 petits points; Céline Rano; Zag & Ange; Ditno 83; Romain Doré; Shupa e Siko1.

L’idea del progetto Transition nasce nel 2018, durante un incontro con le varie associazioni di quartiere. Il locatore sociale, che ha iniziato a trasferire gli abitanti nel 2017, è presente ed espone il suo progetto di demolizione. Ispirandosi alla Tour 13 di Parigi, Yann Colignon
curatore del progetto – ha pensato che forse sarebbe stata l’occasione per produrre qualcosa di simile ad Abbeville. Un’idea che ha subito conquistato tutti gli attori coinvolti: il proprietario degli immobili che ha accettato il rinvio della demolizione, la municipalità e la comunità locale.

Saké – 132 Crew

L’arte di strada è la più democratica. Fruibile da tutti e gratuitamente. Con questo desiderio di portare l’arte contemporanea in un quartiere popolare, facendolo diventare un polo culturale, che potrà essere meta anche di visite scolastiche, com’è desiderio degli ideatori.

È previsto che tre artisti interverranno nelle classi e guideranno gli studenti, attraverso una selezione di documenti d’archivio, in collaborazioni con alcune biblioteche, alla scoperta dei graffiti e della memoria dei luoghi. «Rappresenteranno la storia del loro quartiere in un appartamento a loro disposizione, usando stencil, bombolette spray e qualsiasi altra cosa vogliano usare per esprimere la loro creatività». Mostrare loro che è possibile realizzare progetti su larga scala nel loro quartiere. «E che quando hai una passione, devi andare fino in fondo», dichiara Yann Colignon alla stampa.

CANNIBAL LETTERS

In attesa che questa maxi-esposizione gratuita possa essere aperta al pubblico, previa prenotazione e nel rispetto delle regole sanitarie, si può visitare sul sito di Transition e sui social.

Gli edifici dovrebbero essere distrutti il prossimo giugno. Al loro posto sorgeranno una piazza, una casa delle associazioni e un palazzetto dello sport. Rimarrà il ricordo di un progetto artistico, di “transizione”, unico ed effimero.

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Published On: 1 Febbraio 2021

About the Author: Cristina Biordi

Tempo stimato per la lettura: 12 minuti

Armati di bombolette spray, pennelli, vernice…una sessantina di artisti, provenienti da tutta la Francia e l’Europa, si sono riuniti ad Abbeville per Transition, una mostra di street art immersiva ed effimera in alcuni alloggi popolari che tra qualche mese saranno rasi al suolo.

Una ventina di appartamenti vuoti dall’ottobre 2020, sono stati messi a disposizione degli artisti urbani per creare quest’esposizione: le pareti delle abitazioni, in cui hanno vissuto centinaia di persone, sono diventati il supporto per opere d’arte.

L’apertura al pubblico, prevista per sabato 16 gennaio 2021, a causa della crisi sanitaria è stata rimandata a data da definirsi. La visita partirà dall’ingresso dell’edificio, al numero 1 di rue des Tilleuls.

AGATHE VERSCHAFFEL

Cuore del progetto è la memoria. Parole d’ordine: diversità sociale e culturale, creazione artistica, culture urbane per rendere un ultimo omaggio a questo distretto in transizione. In omaggio alle persone di questo quartiere le loro fotografie vestiranno le tre trombe delle scale. Scatti anche dei luoghi, di questi edifici costruiti nel 1958 e degli ospedali di guerra che li hanno preceduti. “La memoria” come filo conduttore di questa esposizione, il cui obiettivo è mostrare la diversità dei generi della street art.

I palazzoni di queste case popolari costituiscono il panorama di quasi tutte le periferie francesi. Chiamati “citè”, talvolta sono dei veri ghetti. Nelle strade di queste banlieues sono nati o vi intervengono molti artisti urbani. Un omaggio a tutto il potenziale che a lungo è stato sottovalutato, ma che finalmente oggi entra nei nostri riferimenti artistici. Il progetto vuole mostrare la diversità e la ricchezza delle arti urbane, che incarnano una forma di mix culturale al crocevia tra graffiti, installazioni, scultura, arte figurativa, ritrattistica, arte astratta, fotografia …

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Tra gli artisti che hanno trasformato in luogo d’arte e di creazione i 2.500 m2 degli alloggipopolari ci sono: 156 crew (Jonone, Nasty, Psy, Lady K, Dizer, Mikostic, TTLD); ODV crew (Astro, Shane, Media, Omouk, Haribo, Rever, Torek, Shue 77); 9ème Concept (Clément Laurentin, Romain Frocquet, Jules Hidrot); Cartel 29 (Moner, Les Gens); 50CL crew (Dante, Cannibal, Piman); Artopia Crew (Hugo Gravel, Pierre XZXZ , Vincent Pietri); Grems; Niark, Bault; Jober; Bebar; Koga; Monsieur BMX; Goddog; Xkuz; Stom500; Missy; Loraine; MTI; Swed; Russ; Bob59; Gumo; Tempo; Scaf oner; Horor; 2flui; Le Mec Blasé; Sake 132; Zoyer; MG la Bomba; Dr Wozer; Guilty; Espack; FuiteEnAvant; Jankone; Underwill; Valer; Termic; Agathe Verschaffel; Juan Spray; Sofftwix; Kyoo; La Shoze; Charles Inglard; Eklor; Gunt; 3 petits points; Céline Rano; Zag & Ange; Ditno 83; Romain Doré; Shupa e Siko1.

L’idea del progetto Transition nasce nel 2018, durante un incontro con le varie associazioni di quartiere. Il locatore sociale, che ha iniziato a trasferire gli abitanti nel 2017, è presente ed espone il suo progetto di demolizione. Ispirandosi alla Tour 13 di Parigi, Yann Colignon
curatore del progetto – ha pensato che forse sarebbe stata l’occasione per produrre qualcosa di simile ad Abbeville. Un’idea che ha subito conquistato tutti gli attori coinvolti: il proprietario degli immobili che ha accettato il rinvio della demolizione, la municipalità e la comunità locale.

Saké – 132 Crew

L’arte di strada è la più democratica. Fruibile da tutti e gratuitamente. Con questo desiderio di portare l’arte contemporanea in un quartiere popolare, facendolo diventare un polo culturale, che potrà essere meta anche di visite scolastiche, com’è desiderio degli ideatori.

È previsto che tre artisti interverranno nelle classi e guideranno gli studenti, attraverso una selezione di documenti d’archivio, in collaborazioni con alcune biblioteche, alla scoperta dei graffiti e della memoria dei luoghi. «Rappresenteranno la storia del loro quartiere in un appartamento a loro disposizione, usando stencil, bombolette spray e qualsiasi altra cosa vogliano usare per esprimere la loro creatività». Mostrare loro che è possibile realizzare progetti su larga scala nel loro quartiere. «E che quando hai una passione, devi andare fino in fondo», dichiara Yann Colignon alla stampa.

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In attesa che questa maxi-esposizione gratuita possa essere aperta al pubblico, previa prenotazione e nel rispetto delle regole sanitarie, si può visitare sul sito di Transition e sui social.

Gli edifici dovrebbero essere distrutti il prossimo giugno. Al loro posto sorgeranno una piazza, una casa delle associazioni e un palazzetto dello sport. Rimarrà il ricordo di un progetto artistico, di “transizione”, unico ed effimero.

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