Venezia in silenzio negli scatti di Gaby Wagner

About the Author: Cristina Biordi

Published On: 15 Dicembre 2020

Tempo stimato per la lettura: 2,8 minuti

Notte e giorno, durante il periodo del lockdown primaverile (dall’8 marzo al 18 maggio 2020), Gaby Wagner ha fotografato Venezia. Camminava per le calli della Serenissima, attraversava i ponti, incrociava i campi con l’eco dei suoi passi come sua unica compagna. Da queste passeggiate solitarie è nato il libro Venice in silence, con testi in inglese e in italiano, pubblicato dalle edizioni El viso. Le immagini raccolte sono la testimonianza di un imprevisto incontro con il tempo, dove la bellezza sembra lottare incessantemente, non senza un certo mistero, con il sentimento d’abbandono.

Lungo le pagine, le fotografie di Gaby Wagner svelano un’altra Venezia deserta e silenziosa: le gondole ormeggiate hanno perso i loro gondolieri e le loro canzoni, i palazzi si specchiano nelle acque addormentate al punto da non distinguerli quasi più dai loro riflessi, creando vertiginosi effetti di simmetria. Piazza San Marco sembra impoverita, il Rialto spogliato dalle sue bancarelle e il Ponte dei Sospiri orfano degli sguardi dei turisti.

BASILICA DI SAN MARCO – 4.03.2020 – 10.25 pm

Gaby Wagner, fotografa e designer, dopo una carriera da modella, ha creato e gestito l’agenzia Zoom a Parigi per poi trasferirsi a Venezia, nel 1997, dove ha iniziato a lavorare con il vetro. I suoi lavori sono stati esposti a Venezia e ad Art London dove ha ricevuto il Bida Award, nel 2001. Inoltre, ha partecipato al Venezia Photo Festival, nel 2019, producendo Blind Faith, l’esposizione della fotografa francese Ann Ray, presentata a Museo d’Arte Moderna Ca’Pesaro.

Durante il confinamento, la città marciana è diventata una città fantasma. «Rimaneva scintillante e bella, ma era deserta e le sue notti erano desolate e misteriose», racconta la fotografa al vernissage parigino del libro, l’11 dicembre scorso. «Non ho resistito al desiderio di riscoprire, in questa nuova atmosfera, la magica città che amo profondamente. Ho sentito la necessità di esprimere attraverso le immagini le emozioni che stavo provando».

VIA DELLA FREZZARIA, SAN MARCO – 6.04.2020 – 5.08 pm

Condividendo gli scatti suoi social, amici e sconosciuti l’hanno incoraggiata a pubblicare le foto. Il destino ha voluto che incontrasse l’editore Nicolas Neumann che le ha proposto di realizzarne un libro.

Le immagini colgono la città dei dogi in una situazione irreale. «Ho avuto l’impressione di vivere un sogno: sola in mezzo a tanta bellezza, davanti ai miei occhi una Venezia insolita, ridotta a una semplice e splendida cornice», continua la fotografa. «Ho alternato momenti di gioia e d’angoscia. Un silenzio quasi assordante. Un’atmosfera che mi ha permesso di viaggiare con la fantasia e immaginarmi la vita della città nel suo spledore passato».

COPERTINA DEL LIBRO

Venezia ha ripreso i suoi spazi, offendo le sue meraviglie solo ai suoi fedeli abitanti. «È stata l’esperienza più incredibile della mia vita, non la dimenticherò mai», conclude Gaby Wagner. «Ho sentito che dovevo condividere questi momenti emozionanti attraverso le mie fotografie, questi momenti eccezionali. Mi chiedevo: liberata dai suoi turisti, la Serenissima è serena durante queste lunghe settimane?»

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Published On: 15 Dicembre 2020

About the Author: Cristina Biordi

Tempo stimato per la lettura: 8 minuti

Notte e giorno, durante il periodo del lockdown primaverile (dall’8 marzo al 18 maggio 2020), Gaby Wagner ha fotografato Venezia. Camminava per le calli della Serenissima, attraversava i ponti, incrociava i campi con l’eco dei suoi passi come sua unica compagna. Da queste passeggiate solitarie è nato il libro Venice in silence, con testi in inglese e in italiano, pubblicato dalle edizioni El viso. Le immagini raccolte sono la testimonianza di un imprevisto incontro con il tempo, dove la bellezza sembra lottare incessantemente, non senza un certo mistero, con il sentimento d’abbandono.

Lungo le pagine, le fotografie di Gaby Wagner svelano un’altra Venezia deserta e silenziosa: le gondole ormeggiate hanno perso i loro gondolieri e le loro canzoni, i palazzi si specchiano nelle acque addormentate al punto da non distinguerli quasi più dai loro riflessi, creando vertiginosi effetti di simmetria. Piazza San Marco sembra impoverita, il Rialto spogliato dalle sue bancarelle e il Ponte dei Sospiri orfano degli sguardi dei turisti.

BASILICA DI SAN MARCO – 4.03.2020 – 10.25 pm

Gaby Wagner, fotografa e designer, dopo una carriera da modella, ha creato e gestito l’agenzia Zoom a Parigi per poi trasferirsi a Venezia, nel 1997, dove ha iniziato a lavorare con il vetro. I suoi lavori sono stati esposti a Venezia e ad Art London dove ha ricevuto il Bida Award, nel 2001. Inoltre, ha partecipato al Venezia Photo Festival, nel 2019, producendo Blind Faith, l’esposizione della fotografa francese Ann Ray, presentata a Museo d’Arte Moderna Ca’Pesaro.

Durante il confinamento, la città marciana è diventata una città fantasma. «Rimaneva scintillante e bella, ma era deserta e le sue notti erano desolate e misteriose», racconta la fotografa al vernissage parigino del libro, l’11 dicembre scorso. «Non ho resistito al desiderio di riscoprire, in questa nuova atmosfera, la magica città che amo profondamente. Ho sentito la necessità di esprimere attraverso le immagini le emozioni che stavo provando».

VIA DELLA FREZZARIA, SAN MARCO – 6.04.2020 – 5.08 pm

Condividendo gli scatti suoi social, amici e sconosciuti l’hanno incoraggiata a pubblicare le foto. Il destino ha voluto che incontrasse l’editore Nicolas Neumann che le ha proposto di realizzarne un libro.

Le immagini colgono la città dei dogi in una situazione irreale. «Ho avuto l’impressione di vivere un sogno: sola in mezzo a tanta bellezza, davanti ai miei occhi una Venezia insolita, ridotta a una semplice e splendida cornice», continua la fotografa. «Ho alternato momenti di gioia e d’angoscia. Un silenzio quasi assordante. Un’atmosfera che mi ha permesso di viaggiare con la fantasia e immaginarmi la vita della città nel suo spledore passato».

COPERTINA DEL LIBRO

Venezia ha ripreso i suoi spazi, offendo le sue meraviglie solo ai suoi fedeli abitanti. «È stata l’esperienza più incredibile della mia vita, non la dimenticherò mai», conclude Gaby Wagner. «Ho sentito che dovevo condividere questi momenti emozionanti attraverso le mie fotografie, questi momenti eccezionali. Mi chiedevo: liberata dai suoi turisti, la Serenissima è serena durante queste lunghe settimane?»

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