Il Mito del profumo secondo Cartier

About the Author: Cristina Biordi

Published On: 4 Dicembre 2022

Tempo stimato per la lettura: 1,8 minuti

«Prendere il profumo dalla sua boccetta e permettere al pubblico di scoprire e sperimentare il potere dell’olfatto: tale è l’intenzione che ispirò la prima OSNI –Objet Sentant Non Identifié (Oggetto dall’odore non identificato) – nel 2017», afferma Mathilde Laurent creatrice di profumi della Maison Cartier. Dopo Nuvola profumata, a distanza di un lustro, nasce il secondo OSNI di Cartier, Il Mito del profumo, un’installazione immersiva sulla potenza olfattiva del profumo, da scoprire a Parigi dal primo all’11 dicembre 2022.

Il mito della pantera

OSNI2 -Il Mito del profumo, secondo il “naso” di Cartier, «esplora la dimensione trascendentale del profumo che collega gli uomini al divino fin dalla notte i tempi. Dalla meraviglia che la bellezza olfattiva, il profumo continua ancora oggi per elevare le nostre anime». Da Teofrasto a Dante, il felino più seducente del regno animale è l’unico capace esercitare un irresistibile potere di attrazione altri animali selvatici, grazie al bene odore che emana naturalmente. «Un alone invisibile eppure potente. Un’aura… olfattiva».

Madame Mathilde Laurent è infatti la creatrice del profumo iconico di Cartier “La Panthère”, racchiuso in una bottiglietta in cui è scolpito il volto di una pantera. È partendo da questo racconto, che prende vita l’installazione immersiva dove luce e profumo si incontrano per evocare l’apparizione divina dell’emblematico felino.

Un’esperienza multisensoriale

L’esperienza si svolge nel buio, accompagnati da una guida. Il percorso comincia con l’incontro con l’incarnazione della “Dame à la Panthère”, disegno dell’artista Georges Barbier nel 1914 per un invito di Cartier. Seduto, il visitatore ascolta i versi di un poema di Rhael Cape, detto LionHeart.

In seguito, sempre immerso nell’oscurità, attraversa un corridoio per accedere alla seconda parte dell’esperienza. Una musica composta attorno alla frequenza del rapporto aureo accompagna il visitatore in questo passaggio. Suono e profumo permettono di entrare in uno stato quasi meditativo, per accogliere al meglio l’arrivo della pantera. Che appare sinuosa, poi balza e scopare, tra luce e acqua, simboli della creazione.

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Published On: 4 Dicembre 2022

About the Author: Cristina Biordi

Tempo stimato per la lettura: 5 minuti

«Prendere il profumo dalla sua boccetta e permettere al pubblico di scoprire e sperimentare il potere dell’olfatto: tale è l’intenzione che ispirò la prima OSNI –Objet Sentant Non Identifié (Oggetto dall’odore non identificato) – nel 2017», afferma Mathilde Laurent creatrice di profumi della Maison Cartier. Dopo Nuvola profumata, a distanza di un lustro, nasce il secondo OSNI di Cartier, Il Mito del profumo, un’installazione immersiva sulla potenza olfattiva del profumo, da scoprire a Parigi dal primo all’11 dicembre 2022.

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OSNI2 -Il Mito del profumo, secondo il “naso” di Cartier, «esplora la dimensione trascendentale del profumo che collega gli uomini al divino fin dalla notte i tempi. Dalla meraviglia che la bellezza olfattiva, il profumo continua ancora oggi per elevare le nostre anime». Da Teofrasto a Dante, il felino più seducente del regno animale è l’unico capace esercitare un irresistibile potere di attrazione altri animali selvatici, grazie al bene odore che emana naturalmente. «Un alone invisibile eppure potente. Un’aura… olfattiva».

Madame Mathilde Laurent è infatti la creatrice del profumo iconico di Cartier “La Panthère”, racchiuso in una bottiglietta in cui è scolpito il volto di una pantera. È partendo da questo racconto, che prende vita l’installazione immersiva dove luce e profumo si incontrano per evocare l’apparizione divina dell’emblematico felino.

Un’esperienza multisensoriale

L’esperienza si svolge nel buio, accompagnati da una guida. Il percorso comincia con l’incontro con l’incarnazione della “Dame à la Panthère”, disegno dell’artista Georges Barbier nel 1914 per un invito di Cartier. Seduto, il visitatore ascolta i versi di un poema di Rhael Cape, detto LionHeart.

In seguito, sempre immerso nell’oscurità, attraversa un corridoio per accedere alla seconda parte dell’esperienza. Una musica composta attorno alla frequenza del rapporto aureo accompagna il visitatore in questo passaggio. Suono e profumo permettono di entrare in uno stato quasi meditativo, per accogliere al meglio l’arrivo della pantera. Che appare sinuosa, poi balza e scopare, tra luce e acqua, simboli della creazione.

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