La Natura metafisica di Benjamin Deroche

About the Author: Cristina Biordi

Published On: 8 Aprile 2023

Tempo stimato per la lettura: 1,9 minuti

La Galerie Rouge a Parigi è lieta di presentare Sur-Nature, una mostra personale del fotografo Benjamin Deroche, dal 6 aprile al 3 giugno 2023. Accompagnata dalla pubblicazione dell’omonimo libro edito da Filigranes, questa mostra mette in luce il rapporto sensibile, contemplativo e metafisico che il fotografo intrattiene da dieci anni con il mondo naturale.

Un rapporto sensibile con la natura

Dai Monts d’Arrée in Bretagna alle isole di Saint-Pierre-et-Miquelon, Benjamin Deroche è alla ricerca di territori infiniti, spesso isolati e privi di esseri umani, che gli permettano di dialogare realmente con il mondo naturale.

Il suo lavoro si svolge in tre fasi: la scoperta del luogo, la creazione di un’installazione e la ripresa. Prima di intervenire sull’ambiente, Deroche ne assorbe l’energia, ne osserva il funzionamento, la capacità di giocare con la luce, la fauna e la flora che lo abitano. Molto attento al carattere spirituale di questi spazi, il fotografo evoca un materiale invisibile con cui dialoga.

Lo spirito dei luoghi

Introducendo alcuni dispositivi come sculture di carta, sfere o elementi naturali, rende così visibili le forze e le energie della natura e ne rivela la straordinaria bellezza. Queste installazioni possono essere percepite come risposte a luoghi che lo toccano o come dispositivi meditativi che creano ponti tra il mondo visibile e invisibile.

Benjamin Deroche rivela così lo spirito dei luoghi attraverso addizioni plastiche, lavorando sul loro rapporto con forme, volumi, texture e colori. Tuttavia, non ci si dovrebbe fidare completamente dell’aspetto seducente delle sue immagini dai colori sgargianti.

Una ricerca contemplativa e metafisica

La discrepanza tra artificio e natura crea infatti un’impressione persistente di meraviglioso, strano incanto che ci invita a mettere in discussione il nostro rapporto con la natura e la sua rappresentazione. Perché «derealizzando la realtà tenendola davanti ai nostri occhi», Benjamin Deroche «ci permette di vederla in modo diverso».

Sur-Nature evoca così tanto l’idea del soprannaturale quanto la paura dell’alterazione della natura da parte dell’intervento umano. Come una forza tranquilla, il fotografo ci dice anche che non possiamo separare l’uomo dal suo ambiente e che entrambi sono inseparabili. Il suo sguardo evidenzia questo legame.

 

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Published On: 8 Aprile 2023

About the Author: Cristina Biordi

Tempo stimato per la lettura: 6 minuti

La Galerie Rouge a Parigi è lieta di presentare Sur-Nature, una mostra personale del fotografo Benjamin Deroche, dal 6 aprile al 3 giugno 2023. Accompagnata dalla pubblicazione dell’omonimo libro edito da Filigranes, questa mostra mette in luce il rapporto sensibile, contemplativo e metafisico che il fotografo intrattiene da dieci anni con il mondo naturale.

Un rapporto sensibile con la natura

Dai Monts d’Arrée in Bretagna alle isole di Saint-Pierre-et-Miquelon, Benjamin Deroche è alla ricerca di territori infiniti, spesso isolati e privi di esseri umani, che gli permettano di dialogare realmente con il mondo naturale.

Il suo lavoro si svolge in tre fasi: la scoperta del luogo, la creazione di un’installazione e la ripresa. Prima di intervenire sull’ambiente, Deroche ne assorbe l’energia, ne osserva il funzionamento, la capacità di giocare con la luce, la fauna e la flora che lo abitano. Molto attento al carattere spirituale di questi spazi, il fotografo evoca un materiale invisibile con cui dialoga.

Lo spirito dei luoghi

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Benjamin Deroche rivela così lo spirito dei luoghi attraverso addizioni plastiche, lavorando sul loro rapporto con forme, volumi, texture e colori. Tuttavia, non ci si dovrebbe fidare completamente dell’aspetto seducente delle sue immagini dai colori sgargianti.

Una ricerca contemplativa e metafisica

La discrepanza tra artificio e natura crea infatti un’impressione persistente di meraviglioso, strano incanto che ci invita a mettere in discussione il nostro rapporto con la natura e la sua rappresentazione. Perché «derealizzando la realtà tenendola davanti ai nostri occhi», Benjamin Deroche «ci permette di vederla in modo diverso».

Sur-Nature evoca così tanto l’idea del soprannaturale quanto la paura dell’alterazione della natura da parte dell’intervento umano. Come una forza tranquilla, il fotografo ci dice anche che non possiamo separare l’uomo dal suo ambiente e che entrambi sono inseparabili. Il suo sguardo evidenzia questo legame.

 

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