L’Australia vista dall’alto di Andrew Vukosav

About the Author: Cristina Biordi

Published On: 29 Gennaio 2020

Tempo stimato per la lettura: 3,3 minuti

Il fotografo Andrew Vukosav ha immortalato l’immensa diversità, l’incredibile bellezza e la sorprendente unicità dell’Australia contemplata dal cielo, durante i suoi viaggi in solitaria. Scatti mozzafiato esposti presso l’Ambasciata australiana a Parigi, dal 29 gennaio al 22 maggio 2020, in una mostra gratuita intitolata Longitude, Latitude, Solitude.

Queste immagini sono l’espressione della creatività dell’artista libera da ogni vincolo commericale. Infatti Andrew Vukosav combina decenni d’esperienza come fotografo per grandi riviste di moda e aziende (Harper’s Bazaar, Elle, Vogue, Singapore Airlines, Coca Cola e McDonalds ecc.) alla sua passione per il pilotaggio. Così, per realizzare il suo sogno, il fotografo ha dotato l’addome del suo monomotore Cessna 182 di una fotocamera digitale connessa in Wifi in modo da poter “scattare” mentre pilota. Quindi può controllare le inquadrature con un Ipad per posizionarla il meglio possibile e per fornire l’angolazione giusta per ogni immagine.

I risultati sono spettacolari. Ogni foto è il risultato di una sorta di danza dell’apparecchio sopra il paesaggio da immortalare, al fine di trovare lo “scatto perfetto”, lasciando che i contorni si confondano fino a diventare una pittura astratta.

Attraverso le fotografie di Andrew Vukosav è come planare a oltre 5.000 kilometri sopra il paesaggio australiano tenendo i piedi a terra. Il pubblico contempla una visione rara di alcuni momenti intimi della solitudine dell’artista, mentre attraversa il vasto e intensamente bellissimo paesaggio australiano con il suo aereo monomotore.

Il progetto, durato tre anni, evidenzia la bellezza dell’Australia, dalle filigrane complesse e delicate delle coste alle vaste dune e altopiani rocciosi dei deserti centrali. Un viaggio sensoriale, lontano dalle immagini turistiche, per ammirare luoghi inaccessibili e da preservare. Con quest’obiettivo, il fotografo si è ispirato al lavoro degli artisti aborigeni e al modo in cui hanno visto e raffigurato le loro terre. Molti dei loro dipinti rappresentano delle vedute aeree dei paesaggi, immagini che arrivano durante i sogni o i viaggi astrali.

Un’esperienza artistica e umana vissuta in solitaria. Una sorta di “Space Oddity” di David Bowie per l’artista, che nell’abitacolo dell’aereo ha avuto del tempo per sé stesso, per ascoltare le proprie emozioni di fronte lo splendore della natura, mentre volava nella vastità dei cieli australiani.

«Sono stato spinto a realizzare queste immagini da diverse motivazioni: amore, passione, avventura e libertà – ha dichiarato Andrew Vukosav durante il vernissage del 28 gennaio. Ma a pensarci bene la principale motivazione alla base di questo progetto rimane il desiderio di sensibilizzare le persone alla fragilità del nostro bellissimo paese (pianeta ndr) e alla necessità di spostarsi verso uno stile di vita sostenibile affinché questo tesoro possa durare per le generazioni future».

Un progetto realizzato nel massimo rispetto della cultura e tradizione aborigena. Vukosav ha voluto esprimere la sua riconoscenza a chi da secoli abita e preserva il grande continente australiano: «Salutiamo e presentiamo i nostri rispetti ai tradizionali Guardiani della terra ancestrale su cui viviamo e lavoriamo. Rendiamo omaggio ai loro Anziani, passati, presenti e futuri. Riconosciamo e rispettiamo la profonda connessione spirituale e la relazione che le popolazioni aborigene e delle isole dello stretto di Torres mantengono con la loro Terra».

Importante sottolineare, che a seguito dei drammatici incendi che hanno devastato l’Australia, distruggendo un immenso patrimonio naturale e migliaia d’animali autoctoni, l’Ambasciata australiana a Parigi ha deciso di organizzare un evento caritativo.  Perciò in occasione del vernissage sono stati messi all’asta alcuni lotti tra cui un’opera dell’esposizione Longitude, Latitude, Solitude, il cui ricavato andrà alla Croce Rossa australiana e all’associazione per la biodiversità WIRES.

L’asta è anche online fino al 4 febbraio 2020 all’indirizzo:
http://abie-france.com/bushirereliefauction/

Titolo della foto Crustaceans © Andrew Vukosav

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Published On: 29 Gennaio 2020

About the Author: Cristina Biordi

Tempo stimato per la lettura: 10 minuti

Il fotografo Andrew Vukosav ha immortalato l’immensa diversità, l’incredibile bellezza e la sorprendente unicità dell’Australia contemplata dal cielo, durante i suoi viaggi in solitaria. Scatti mozzafiato esposti presso l’Ambasciata australiana a Parigi, dal 29 gennaio al 22 maggio 2020, in una mostra gratuita intitolata Longitude, Latitude, Solitude.

Queste immagini sono l’espressione della creatività dell’artista libera da ogni vincolo commericale. Infatti Andrew Vukosav combina decenni d’esperienza come fotografo per grandi riviste di moda e aziende (Harper’s Bazaar, Elle, Vogue, Singapore Airlines, Coca Cola e McDonalds ecc.) alla sua passione per il pilotaggio. Così, per realizzare il suo sogno, il fotografo ha dotato l’addome del suo monomotore Cessna 182 di una fotocamera digitale connessa in Wifi in modo da poter “scattare” mentre pilota. Quindi può controllare le inquadrature con un Ipad per posizionarla il meglio possibile e per fornire l’angolazione giusta per ogni immagine.

I risultati sono spettacolari. Ogni foto è il risultato di una sorta di danza dell’apparecchio sopra il paesaggio da immortalare, al fine di trovare lo “scatto perfetto”, lasciando che i contorni si confondano fino a diventare una pittura astratta.

Attraverso le fotografie di Andrew Vukosav è come planare a oltre 5.000 kilometri sopra il paesaggio australiano tenendo i piedi a terra. Il pubblico contempla una visione rara di alcuni momenti intimi della solitudine dell’artista, mentre attraversa il vasto e intensamente bellissimo paesaggio australiano con il suo aereo monomotore.

Il progetto, durato tre anni, evidenzia la bellezza dell’Australia, dalle filigrane complesse e delicate delle coste alle vaste dune e altopiani rocciosi dei deserti centrali. Un viaggio sensoriale, lontano dalle immagini turistiche, per ammirare luoghi inaccessibili e da preservare. Con quest’obiettivo, il fotografo si è ispirato al lavoro degli artisti aborigeni e al modo in cui hanno visto e raffigurato le loro terre. Molti dei loro dipinti rappresentano delle vedute aeree dei paesaggi, immagini che arrivano durante i sogni o i viaggi astrali.

Un’esperienza artistica e umana vissuta in solitaria. Una sorta di “Space Oddity” di David Bowie per l’artista, che nell’abitacolo dell’aereo ha avuto del tempo per sé stesso, per ascoltare le proprie emozioni di fronte lo splendore della natura, mentre volava nella vastità dei cieli australiani.

«Sono stato spinto a realizzare queste immagini da diverse motivazioni: amore, passione, avventura e libertà – ha dichiarato Andrew Vukosav durante il vernissage del 28 gennaio. Ma a pensarci bene la principale motivazione alla base di questo progetto rimane il desiderio di sensibilizzare le persone alla fragilità del nostro bellissimo paese (pianeta ndr) e alla necessità di spostarsi verso uno stile di vita sostenibile affinché questo tesoro possa durare per le generazioni future».

Un progetto realizzato nel massimo rispetto della cultura e tradizione aborigena. Vukosav ha voluto esprimere la sua riconoscenza a chi da secoli abita e preserva il grande continente australiano: «Salutiamo e presentiamo i nostri rispetti ai tradizionali Guardiani della terra ancestrale su cui viviamo e lavoriamo. Rendiamo omaggio ai loro Anziani, passati, presenti e futuri. Riconosciamo e rispettiamo la profonda connessione spirituale e la relazione che le popolazioni aborigene e delle isole dello stretto di Torres mantengono con la loro Terra».

Importante sottolineare, che a seguito dei drammatici incendi che hanno devastato l’Australia, distruggendo un immenso patrimonio naturale e migliaia d’animali autoctoni, l’Ambasciata australiana a Parigi ha deciso di organizzare un evento caritativo.  Perciò in occasione del vernissage sono stati messi all’asta alcuni lotti tra cui un’opera dell’esposizione Longitude, Latitude, Solitude, il cui ricavato andrà alla Croce Rossa australiana e all’associazione per la biodiversità WIRES.

L’asta è anche online fino al 4 febbraio 2020 all’indirizzo:
http://abie-france.com/bushirereliefauction/

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