Il regista e autore Marco Pianigiani si racconta su ViviCreativo

About the Author: Alessia

Published On: 25 Gennaio 2020

Tempo stimato per la lettura: 4 minuti

Oggi lo troviamo impegnato nella lavorazione del film “Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza” prodotto da Sky con Ballandi e Nexo Digital che uscirà nelle sale cinematografiche il 27, 28, 29 aprile 2020.

Marco Pianigiani è un autore, regista, produttore e direttore creativo dal 2004.
Ha vinto 23 premi internazionali al in festival nazionali e internazionali come il New York Film Festival, il Promax, il Telly Awards, il Key Awards, e riconoscimenti al Prix Italia e al Los Angeles Fine Arts Film Festival.

Ha creato trailer e campagne di serie TV di successo, tra cui “Romanzo Criminale”, “Gomorra” di Stefano Sollima e “Il Giovane Papa” del regista premio Oscar Paolo Sorrentino.

Ha diretto numerosi spot pubblicitari, video e documentari internazionali come i “Musei del Vaticano 3D – Dalla terra al cielo”, in cima al botteghino italiano nel suo giorno di uscita, il terzo incasso più alto di sempre tra i documentari d’arte, distribuito in tutto il mondo da Nexo.
Proseguendo, “Dante e l’invenzione dell’Inferno”, docu-fiction realizzata per Sky Arts International, finalista come miglior documentario artistico al premio televisivo mondiale Ebu-Rose d’or Awards 2017.
Poi “Perché danziamo”, una doc-series internazionale di cinque episodi, vincitrice nel 2019 come miglior documentario di danza in Europa al Prix Italia e nel mondo al Festival dei Film di Los Angeles.

Lo abbiamo intercettato sul set e gli abbiamo rivolto qualche domanda…

Marco ci racconti qualcosa in più del film su Botticelli?
Al momento posso solo dire che Botticelli è un film che uscirà al Cinema, il 27, 28 e 29 aprile, quando arriverà nelle sale “Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza”. È prodotto da Sky con Ballandi e Nexo Digital e diretto da me.

Alcuni registi stanno dando nuova luce e vigore al Cinema e alla TV in Italia – basta nominare i tuoi colleghi Luca Guadagnino, Matteo Garrone, Paolo Sorrentino… che ne pensi?
Che finalmente il Cinema italiano si sta dando una svegliata. Dopo anni di film magari ricchi di contenuto ma poveri di spettacolarità – che è un sinonimo di qualità – adesso ci stiamo avvicinando di più al cinema “americano” e dico questo con una connotazione positiva. Più effetti speciali, che garantiscono al film un attrattiva diversa, un respiro internazionale. Vanno bene i film d’autore però, oggi più che mai, si cerca anche un buon risultato in termini di coinvolgimento visivo. Sergio Leone, uno dei più grandi maestri del cinema di tutti i tempi, affermava “per me lo spettacolo più bello è quello del mito e il cinema è mito”. Io mi trovo assolutamente d’accordo con questo.

E il tuo pensiero sulle web serie?
Credo che siano un ottimo modo per farsi conoscere, con un budget magari ridotto, permettono ad un giovane di proporre una nuova idea, che potrà incontrare l’interesse di una produzione televisiva o cinematografica.

Quali qualità apprezzi di più in un emergente?
Secondo me sono grinta e umiltà. sono doti sempre più rare, oggi spesse volte incontri o ragazzi con il pelo sullo stomaco o, al contrario, non abbastanza determinati nel perseguire il proprio obiettivo.
In un mestiere difficile come il nostro, dove la meritocrazia molte volte non basta, la giusta combinazione di grinta e umiltà sono a mio avviso determinanti.

I tuoi registi di riferimento…
Posso nominarti Paul Thomas Anderson, regista del film “Magnolia”, l’ho studiato e conosciuto, e in quel film ha realizzato un’opera completa e straordinaria; poi Ridley Scott, con le sue ambientazioni soprattutto nei primi film, come “I duellanti”, “Blade Runner”, anche il “Gladiatore”, e poi senz’altro Steven Spielberg. Penso, per esempio, a “Salvate il soldato Ryan”, al lungo piano sequenza iniziale dello sbarco, qualcosa di spettacolare, dove dalla scena in mare, si passa alla mano tremolante che sorregge la borraccia di Tom Hanks…

Il tuo primo film al Cinema da spettatore?
Al cinema credo “Jurassic Park” di Steven Spielberg, ci sono andato alle medie. Ma quello che mi ha colpito di più l’ho visto a casa, sempre da piccolo, ed è stato “Guerre Stellari”.

E infine,… qual è uno dei tuoi lavori a cui sei legato?
Sono molto legato all’interpretazione di “Dante e l’invenzione dell’Inferno”, realizzato per Sky Arts international, una visione molto introspettiva dell’opera di Dante, dove il protagonista incontra i suoi demoni interiori, una visione quasi al Lars Von Trier, se vuoi. È stata una reinterpretazione simbolica anche attraverso il teatro-danza, e abbiamo utilizzato interventi di specialisti internazionali, cercando punti di vista non usuali.Spero di realizzare altre opere del genere.



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Published On: 25 Gennaio 2020

About the Author: Alessia

Tempo stimato per la lettura: 12 minuti

Oggi lo troviamo impegnato nella lavorazione del film “Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza” prodotto da Sky con Ballandi e Nexo Digital che uscirà nelle sale cinematografiche il 27, 28, 29 aprile 2020.

Marco Pianigiani è un autore, regista, produttore e direttore creativo dal 2004.
Ha vinto 23 premi internazionali al in festival nazionali e internazionali come il New York Film Festival, il Promax, il Telly Awards, il Key Awards, e riconoscimenti al Prix Italia e al Los Angeles Fine Arts Film Festival.

Ha creato trailer e campagne di serie TV di successo, tra cui “Romanzo Criminale”, “Gomorra” di Stefano Sollima e “Il Giovane Papa” del regista premio Oscar Paolo Sorrentino.

Ha diretto numerosi spot pubblicitari, video e documentari internazionali come i “Musei del Vaticano 3D – Dalla terra al cielo”, in cima al botteghino italiano nel suo giorno di uscita, il terzo incasso più alto di sempre tra i documentari d’arte, distribuito in tutto il mondo da Nexo.
Proseguendo, “Dante e l’invenzione dell’Inferno”, docu-fiction realizzata per Sky Arts International, finalista come miglior documentario artistico al premio televisivo mondiale Ebu-Rose d’or Awards 2017.
Poi “Perché danziamo”, una doc-series internazionale di cinque episodi, vincitrice nel 2019 come miglior documentario di danza in Europa al Prix Italia e nel mondo al Festival dei Film di Los Angeles.

Lo abbiamo intercettato sul set e gli abbiamo rivolto qualche domanda…

Marco ci racconti qualcosa in più del film su Botticelli?
Al momento posso solo dire che Botticelli è un film che uscirà al Cinema, il 27, 28 e 29 aprile, quando arriverà nelle sale “Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza”. È prodotto da Sky con Ballandi e Nexo Digital e diretto da me.

Alcuni registi stanno dando nuova luce e vigore al Cinema e alla TV in Italia – basta nominare i tuoi colleghi Luca Guadagnino, Matteo Garrone, Paolo Sorrentino… che ne pensi?
Che finalmente il Cinema italiano si sta dando una svegliata. Dopo anni di film magari ricchi di contenuto ma poveri di spettacolarità – che è un sinonimo di qualità – adesso ci stiamo avvicinando di più al cinema “americano” e dico questo con una connotazione positiva. Più effetti speciali, che garantiscono al film un attrattiva diversa, un respiro internazionale. Vanno bene i film d’autore però, oggi più che mai, si cerca anche un buon risultato in termini di coinvolgimento visivo. Sergio Leone, uno dei più grandi maestri del cinema di tutti i tempi, affermava “per me lo spettacolo più bello è quello del mito e il cinema è mito”. Io mi trovo assolutamente d’accordo con questo.

E il tuo pensiero sulle web serie?
Credo che siano un ottimo modo per farsi conoscere, con un budget magari ridotto, permettono ad un giovane di proporre una nuova idea, che potrà incontrare l’interesse di una produzione televisiva o cinematografica.

Quali qualità apprezzi di più in un emergente?
Secondo me sono grinta e umiltà. sono doti sempre più rare, oggi spesse volte incontri o ragazzi con il pelo sullo stomaco o, al contrario, non abbastanza determinati nel perseguire il proprio obiettivo.
In un mestiere difficile come il nostro, dove la meritocrazia molte volte non basta, la giusta combinazione di grinta e umiltà sono a mio avviso determinanti.

I tuoi registi di riferimento…
Posso nominarti Paul Thomas Anderson, regista del film “Magnolia”, l’ho studiato e conosciuto, e in quel film ha realizzato un’opera completa e straordinaria; poi Ridley Scott, con le sue ambientazioni soprattutto nei primi film, come “I duellanti”, “Blade Runner”, anche il “Gladiatore”, e poi senz’altro Steven Spielberg. Penso, per esempio, a “Salvate il soldato Ryan”, al lungo piano sequenza iniziale dello sbarco, qualcosa di spettacolare, dove dalla scena in mare, si passa alla mano tremolante che sorregge la borraccia di Tom Hanks…

Il tuo primo film al Cinema da spettatore?
Al cinema credo “Jurassic Park” di Steven Spielberg, ci sono andato alle medie. Ma quello che mi ha colpito di più l’ho visto a casa, sempre da piccolo, ed è stato “Guerre Stellari”.

E infine,… qual è uno dei tuoi lavori a cui sei legato?
Sono molto legato all’interpretazione di “Dante e l’invenzione dell’Inferno”, realizzato per Sky Arts international, una visione molto introspettiva dell’opera di Dante, dove il protagonista incontra i suoi demoni interiori, una visione quasi al Lars Von Trier, se vuoi. È stata una reinterpretazione simbolica anche attraverso il teatro-danza, e abbiamo utilizzato interventi di specialisti internazionali, cercando punti di vista non usuali.Spero di realizzare altre opere del genere.



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