Peggy Guggenheim Collection di Venezia

About the Author: Redazione ViviCreativo

Penny Guggenheim
Published On: 21 Maggio 2015

Tempo stimato per la lettura: 3,4 minuti

Da New York ad Abu Dhabi (dove è ancora in costruzione), passando per Bilbao e Venezia, i Musei Guggenheim, nati dalla Fondazione Salomon R. Guggenheim, sono tra i poli museali più prestigiosi al mondo, mete imperdibili per ogni appassionato d’arte, soprattutto moderna. Ogni museo ha una propria storia, spesso travagliata, e una collezione d’opere unica, per questo abbiamo scelto di raccontarveli tutti, partendo da Venezia.

La Peggy Guggenheim Collection di Venezia è la tappa italiana dei Musei Guggenheim; la struttura che la ospita, Palazzo Venier, è famosa nella città lagunare per essere un edificio incompiuto: i lavori iniziarono nel 1748, ma per cause ignote, il progetto non fu mai portato a termine. Il museo è una forte attrazione turistica, un punto di riferimento nel vasto panorama culturale veneziano; solo nel 2008, per esempio, i visitatori sono stati 346.862. La Peggy Guggenheim Collection di Venezia raccoglie principalmente la collezione personale della nipote di Solomon Guggenheim: ma non solo, anche Futurismo Italiano e Modernismo Statunitense, Surrealismo, e Cubismo; capolavori di Magritte, Dalì e Picasso, Pollock, Fontana, Stella e Warhol.

All’inizio del XX secolo il palazzo fu proprietà di famiglie nobiliari, finché nel 1948 la nipote del magnate Guggenheim, Peggy Guggenheim, moglie del pittore surrealista, Marx Ernst, non lo comprò, stabilendocisi per più di trent’anni; nel 1951 la donna aprì le porte del suo palazzo al pubblico, e al momento della sua morte l’edificio fu donato alla Fondazione Salomon Guggenheim. All’interno del museo vi sono prestiti a lungo termine e collezioni perenni: opere di grandi nomi di artisti d’Arte Moderna e Contemporanea (una fra tante il Patsy R. and Raymond D. Nasher Sculture Garden, utilizzato per l’esposizione di sculture) rendono questa galleria assolutamente all’altezza delle altre esposizioni Guggenheim di tutto il mondo.

Ingresso del Guggenheim a Venezia

Ingresso del Guggenheim a Venezia

La collezione permanente, che un tempo era quella personale di Peggy Guggenheim, ospita capolavori del Futurismo, Surrealismo, Astrattismo, Scultura d’Avanguardia, Cubismo e di altre importanti correnti artistiche del ‘900; tra questi tesori spiccano opere di “giganti dell’arte” quali Duchamp, Braque, Pollock, Severini, De Chirico, Magritte, Ernst, Carrà e Russolo. Inoltre, tra i “prestiti a lungo termine”, troviamo la collezione di Gianni Mattioli, composta da 26 opere, tra cui un ritratto di Modigliani e celebri manifesti della corrente futurista, nei quali risaltano subito capolavori di Boccioni, Carrà, Balla.

COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM, VENEZIA

COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM, VENEZIA

Come se non fosse abbastanza, nel 2012 Hannelore B. Schulhof, di comune accordo col marito Rudolph B. Schulhof, donò alla fondazione 80 opere di arte statunitense, europea e italiana del secondo dopoguerra: così, nella grande famiglia di artisti del Guggenheim veneziano, sono entrati a far parte Fontana, Kiefer, Noland, Rothko, Hoffman e Calder.

Jackson e Charles Pollock

Jackson e Charles Pollock

Inoltre, a settembre e novembre 2015, saranno allestite due mostre a testimonianza dell’operato di due grandi artisti, Charles e Jackson Pollock: attraverso numerosi documenti e materiali, saranno messi in mostra i rapporti tra i due (quella su Jackson Pollock si baserà principalmente sul suo Murale, gentilmente concesso da University of Iowa Museum of Art per questa eccezionale occasione).

COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM, VENEZIA - SPAZI MUSEALI INTERNI

COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM, VENEZIA – SPAZI MUSEALI INTERNI

Ancora, da febbraio a novembre, tramite degli incontri in cui si uniranno arte e letteratura, si ripercorreranno i tratti salienti del XX secolo dal punto di vista artistico, dall’Espressionismo all’Astrattismo, dal Dadaismo alla Body Art, dall’arte povera ai graffiti delle ultime tendenze; il museo è storia dell’arte tanto quanto scoperta di nuove forme d’espressione, proprio come volle colei che creò tutto questo.

 

Sofia Elena Zollo

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Published On: 21 Maggio 2015

About the Author: Redazione ViviCreativo

Tempo stimato per la lettura: 10 minuti

Da New York ad Abu Dhabi (dove è ancora in costruzione), passando per Bilbao e Venezia, i Musei Guggenheim, nati dalla Fondazione Salomon R. Guggenheim, sono tra i poli museali più prestigiosi al mondo, mete imperdibili per ogni appassionato d’arte, soprattutto moderna. Ogni museo ha una propria storia, spesso travagliata, e una collezione d’opere unica, per questo abbiamo scelto di raccontarveli tutti, partendo da Venezia.

La Peggy Guggenheim Collection di Venezia è la tappa italiana dei Musei Guggenheim; la struttura che la ospita, Palazzo Venier, è famosa nella città lagunare per essere un edificio incompiuto: i lavori iniziarono nel 1748, ma per cause ignote, il progetto non fu mai portato a termine. Il museo è una forte attrazione turistica, un punto di riferimento nel vasto panorama culturale veneziano; solo nel 2008, per esempio, i visitatori sono stati 346.862. La Peggy Guggenheim Collection di Venezia raccoglie principalmente la collezione personale della nipote di Solomon Guggenheim: ma non solo, anche Futurismo Italiano e Modernismo Statunitense, Surrealismo, e Cubismo; capolavori di Magritte, Dalì e Picasso, Pollock, Fontana, Stella e Warhol.

All’inizio del XX secolo il palazzo fu proprietà di famiglie nobiliari, finché nel 1948 la nipote del magnate Guggenheim, Peggy Guggenheim, moglie del pittore surrealista, Marx Ernst, non lo comprò, stabilendocisi per più di trent’anni; nel 1951 la donna aprì le porte del suo palazzo al pubblico, e al momento della sua morte l’edificio fu donato alla Fondazione Salomon Guggenheim. All’interno del museo vi sono prestiti a lungo termine e collezioni perenni: opere di grandi nomi di artisti d’Arte Moderna e Contemporanea (una fra tante il Patsy R. and Raymond D. Nasher Sculture Garden, utilizzato per l’esposizione di sculture) rendono questa galleria assolutamente all’altezza delle altre esposizioni Guggenheim di tutto il mondo.

Ingresso del Guggenheim a Venezia

Ingresso del Guggenheim a Venezia

La collezione permanente, che un tempo era quella personale di Peggy Guggenheim, ospita capolavori del Futurismo, Surrealismo, Astrattismo, Scultura d’Avanguardia, Cubismo e di altre importanti correnti artistiche del ‘900; tra questi tesori spiccano opere di “giganti dell’arte” quali Duchamp, Braque, Pollock, Severini, De Chirico, Magritte, Ernst, Carrà e Russolo. Inoltre, tra i “prestiti a lungo termine”, troviamo la collezione di Gianni Mattioli, composta da 26 opere, tra cui un ritratto di Modigliani e celebri manifesti della corrente futurista, nei quali risaltano subito capolavori di Boccioni, Carrà, Balla.

COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM, VENEZIA

COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM, VENEZIA

Come se non fosse abbastanza, nel 2012 Hannelore B. Schulhof, di comune accordo col marito Rudolph B. Schulhof, donò alla fondazione 80 opere di arte statunitense, europea e italiana del secondo dopoguerra: così, nella grande famiglia di artisti del Guggenheim veneziano, sono entrati a far parte Fontana, Kiefer, Noland, Rothko, Hoffman e Calder.

Jackson e Charles Pollock

Jackson e Charles Pollock

Inoltre, a settembre e novembre 2015, saranno allestite due mostre a testimonianza dell’operato di due grandi artisti, Charles e Jackson Pollock: attraverso numerosi documenti e materiali, saranno messi in mostra i rapporti tra i due (quella su Jackson Pollock si baserà principalmente sul suo Murale, gentilmente concesso da University of Iowa Museum of Art per questa eccezionale occasione).

COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM, VENEZIA - SPAZI MUSEALI INTERNI

COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM, VENEZIA – SPAZI MUSEALI INTERNI

Ancora, da febbraio a novembre, tramite degli incontri in cui si uniranno arte e letteratura, si ripercorreranno i tratti salienti del XX secolo dal punto di vista artistico, dall’Espressionismo all’Astrattismo, dal Dadaismo alla Body Art, dall’arte povera ai graffiti delle ultime tendenze; il museo è storia dell’arte tanto quanto scoperta di nuove forme d’espressione, proprio come volle colei che creò tutto questo.

 

Sofia Elena Zollo

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