Le voci interne di Laura Lamiel

About the Author: Cristina Biordi

Published On: 12 Agosto 2023

Tempo stimato per la lettura: 2,3 minuti

Il Palais de Tokyo a Parigi presenta, dal 16 luglio al 10 settembre 2023, Vous les entendez ? (Li sentite?) la prima grande mostra dedicata all’artista ottantenne Laura Lamiel, che si concentra sul processo creativo, destinato ad arricchirsi costantemente.

Da più di quarant’anni Laura Lamiel sviluppa un lavoro di grande coerenza formale che esplora diversi stati percettivi, mentali ed emotivi. Attraverso l’assemblaggio, il confronto e la tensione tra oggetti trovati e materie prime, colori e luci, sensibilità e materialità, le sue opere si aprono tanto quanto nascondono spazi fisici e psichici. Acciaio smaltato, rame, cotone, vetro, inchiostro rosso, tessuto, specchio, metallo si elettrizzano a contatto con oggetti e mobili accumulati per comporre spazi architettonici autonomi e frammentari.

Una mostra accurata e poetica

Introspettiva più che retrospettiva, la sua mostra personale al Palais de Tokyo presenta, attraverso un insieme di opere esistenti e nuove produzioni, le diverse sfaccettature del suo lavoro alla ricerca di divari vertiginosi tra i vocabolari: dai dipinti alle installazioni attraverso le sue fotografie, il suo prolifico lavoro di disegno e video raramente mostrati. Abitato da voci invisibili e silenzi elettrici, risuona in tutto il livello 0 del Palais de Tokyo sotto forma di paesaggio da osservare in una penombra punteggiata dal candore delle fonti luminose emanate dalle opere stesse.

Il suono diventa materia

Come sottolinea il titolo, ispirato a un libro di Nathalie Sarraute, il suo lavoro si svolge attraverso echi, vibrazioni e brusii, ma anche silenzi e respiri. Giocando con la saturazione e il vuoto, è il suono come sensazione, come presenza più che come fenomeno fisico che articola le relazioni organiche tra le opere presentate.

Luoghi della mente

Concepita come un’installazione globale in dialogo con l’architettura, la sua mostra testimonia il rapporto fortissimo che l’artista intrattiene con lo spazio, sia esso quello della mostra o quello dell’opera. Scandito da opere disseminate, il percorso della mostra invita così, con tocchi cromatici, a entrare in un’istanza di uno studio-cervello in cui le opere si dispiegano in onde concentriche prima di lasciarsi guidare dal suono sulle rive del Gange.

Il pensiero dell’artista

Come il movimento del pensiero che procede a salti e giri, abbagliante e ripetitivo, Vous les entendez ? svela mondi interni ed esterni in chiaroscuro meditativo. Ossessionate da presenze invisibili, giocando su opacità e trasparenze, ricorrenze cromatiche e confronti estremi tra opposti, le opere esposte sperimentano senza effetti superflui o teatralità spazi incastonati come tanti recessi della memoria e dei suoi territori più intimi.

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Tempo stimato per la lettura: 7 minuti

Il Palais de Tokyo a Parigi presenta, dal 16 luglio al 10 settembre 2023, Vous les entendez ? (Li sentite?) la prima grande mostra dedicata all’artista ottantenne Laura Lamiel, che si concentra sul processo creativo, destinato ad arricchirsi costantemente.

Da più di quarant’anni Laura Lamiel sviluppa un lavoro di grande coerenza formale che esplora diversi stati percettivi, mentali ed emotivi. Attraverso l’assemblaggio, il confronto e la tensione tra oggetti trovati e materie prime, colori e luci, sensibilità e materialità, le sue opere si aprono tanto quanto nascondono spazi fisici e psichici. Acciaio smaltato, rame, cotone, vetro, inchiostro rosso, tessuto, specchio, metallo si elettrizzano a contatto con oggetti e mobili accumulati per comporre spazi architettonici autonomi e frammentari.

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Introspettiva più che retrospettiva, la sua mostra personale al Palais de Tokyo presenta, attraverso un insieme di opere esistenti e nuove produzioni, le diverse sfaccettature del suo lavoro alla ricerca di divari vertiginosi tra i vocabolari: dai dipinti alle installazioni attraverso le sue fotografie, il suo prolifico lavoro di disegno e video raramente mostrati. Abitato da voci invisibili e silenzi elettrici, risuona in tutto il livello 0 del Palais de Tokyo sotto forma di paesaggio da osservare in una penombra punteggiata dal candore delle fonti luminose emanate dalle opere stesse.

Il suono diventa materia

Come sottolinea il titolo, ispirato a un libro di Nathalie Sarraute, il suo lavoro si svolge attraverso echi, vibrazioni e brusii, ma anche silenzi e respiri. Giocando con la saturazione e il vuoto, è il suono come sensazione, come presenza più che come fenomeno fisico che articola le relazioni organiche tra le opere presentate.

Luoghi della mente

Concepita come un’installazione globale in dialogo con l’architettura, la sua mostra testimonia il rapporto fortissimo che l’artista intrattiene con lo spazio, sia esso quello della mostra o quello dell’opera. Scandito da opere disseminate, il percorso della mostra invita così, con tocchi cromatici, a entrare in un’istanza di uno studio-cervello in cui le opere si dispiegano in onde concentriche prima di lasciarsi guidare dal suono sulle rive del Gange.

Il pensiero dell’artista

Come il movimento del pensiero che procede a salti e giri, abbagliante e ripetitivo, Vous les entendez ? svela mondi interni ed esterni in chiaroscuro meditativo. Ossessionate da presenze invisibili, giocando su opacità e trasparenze, ricorrenze cromatiche e confronti estremi tra opposti, le opere esposte sperimentano senza effetti superflui o teatralità spazi incastonati come tanti recessi della memoria e dei suoi territori più intimi.

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