Tutti i tramonti risorti di Justin Liam O’Brien

About the Author: Cristina Biordi

Published On: 7 Maggio 2024

Tempo stimato per la lettura: 2,1 minuti

Prima mostra personale dell’artista in Francia e alla galleria Semiose di Parigi, All Sunsets Risen  riunisce – dal 4 maggio al 15 giugno 2024 – una decina di dipinti recenti e non, opere predomina la figura umana.

Justin Liam O’Brien , nato nel 1991 a Flushing, New York, vive a Brooklyn. Laureato al Pratt Institute nel 2016, ha esposto alla Galleria Richard Heller di Los Angeles e alla Monya Rowe Gallery di New York. Ha anche partecipato a una mostra collettiva sull’autoritratto, curata da Sasha Bogojev alla High Line Nine, New York. Dal 2017, dopo aver visitato il  Louvre, decide di dedicarsi alla pittura.

Doppio movimento

È un doppio movimento quello raccontato dal titolo di Justin Liam O’Brien, tramonti / risorto, e come per ogni forza contraddittoria arriva questo momento in cui si neutralizzano a vicenda, si immobilizzano. Fermati… sull’immagine. Niente a che vedere con l’istantanea fotografica, piuttosto l’incontro di due culture. Innanzitutto, quello dei software informatici, del 3D, dei videogiochi, della formazione in una scuola di animazione, insomma delle immagini e degli schermi digitali, una superficie difensiva che l’adolescente Justin mette tra sé e l’ambiente reazionario e omofobo della contea di Suffolk a Long Island.

All Sunsets Risen espone lo stato di grazia di questo doppio movimento di liberazione: uscire dagli schermi così come uscire allo scoperto, integrando una cultura queer in dipinti che esprimono il gusto degli uomini, inscritti in una tradizione classica. Le sue opere ritraggono personaggi, prevalentemente maschili, all’interno di spazi ispirati alla vita quotidiana dell’artista e alla pittura storica.

L’amor che move…

L’artista si diletta nel rappresentare l’ambivalenza delle emozioni intime, spesso al punto di scoppiare o nell’istante successivo all’esplosione. Esplora la dimensione psicologica del rapporto tra corpi e architettura, dove un individuo è raffigurato nella solitudine di un appartamento o forse moltiplicato nell’ambiente di una folla. Come parte di una stirpe di artisti Queer, O’Brien esplora i temi dell’identità, dell’isolamento, della tristezza e dell’umorismo, ambientati in un mondo in cambiamento.

La sua prima mostra alla galleria Semiose racconta lo stato di grazia di un paradiso perduto, quando per la prima volta ci si innamora. Alla domanda: da dove viene il titolo, l’artista risponde: che è il primo verso (all sunsets risen) di una poesia che ha scritto il giorno di San Valentino per cercare di trovare una visione coerente per questa serie.

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About the Author: Cristina Biordi

Tempo stimato per la lettura: 6 minuti

Prima mostra personale dell’artista in Francia e alla galleria Semiose di Parigi, All Sunsets Risen  riunisce – dal 4 maggio al 15 giugno 2024 – una decina di dipinti recenti e non, opere predomina la figura umana.

Justin Liam O’Brien , nato nel 1991 a Flushing, New York, vive a Brooklyn. Laureato al Pratt Institute nel 2016, ha esposto alla Galleria Richard Heller di Los Angeles e alla Monya Rowe Gallery di New York. Ha anche partecipato a una mostra collettiva sull’autoritratto, curata da Sasha Bogojev alla High Line Nine, New York. Dal 2017, dopo aver visitato il  Louvre, decide di dedicarsi alla pittura.

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È un doppio movimento quello raccontato dal titolo di Justin Liam O’Brien, tramonti / risorto, e come per ogni forza contraddittoria arriva questo momento in cui si neutralizzano a vicenda, si immobilizzano. Fermati… sull’immagine. Niente a che vedere con l’istantanea fotografica, piuttosto l’incontro di due culture. Innanzitutto, quello dei software informatici, del 3D, dei videogiochi, della formazione in una scuola di animazione, insomma delle immagini e degli schermi digitali, una superficie difensiva che l’adolescente Justin mette tra sé e l’ambiente reazionario e omofobo della contea di Suffolk a Long Island.

All Sunsets Risen espone lo stato di grazia di questo doppio movimento di liberazione: uscire dagli schermi così come uscire allo scoperto, integrando una cultura queer in dipinti che esprimono il gusto degli uomini, inscritti in una tradizione classica. Le sue opere ritraggono personaggi, prevalentemente maschili, all’interno di spazi ispirati alla vita quotidiana dell’artista e alla pittura storica.

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L’artista si diletta nel rappresentare l’ambivalenza delle emozioni intime, spesso al punto di scoppiare o nell’istante successivo all’esplosione. Esplora la dimensione psicologica del rapporto tra corpi e architettura, dove un individuo è raffigurato nella solitudine di un appartamento o forse moltiplicato nell’ambiente di una folla. Come parte di una stirpe di artisti Queer, O’Brien esplora i temi dell’identità, dell’isolamento, della tristezza e dell’umorismo, ambientati in un mondo in cambiamento.

La sua prima mostra alla galleria Semiose racconta lo stato di grazia di un paradiso perduto, quando per la prima volta ci si innamora. Alla domanda: da dove viene il titolo, l’artista risponde: che è il primo verso (all sunsets risen) di una poesia che ha scritto il giorno di San Valentino per cercare di trovare una visione coerente per questa serie.

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