Il gusto degli altri e di Dieter Kopp

About the Author: Redazione ViviCreativo

Published On: 8 Maggio 2023

Tempo stimato per la lettura: 3,2 minuti

A Roma, dal 10 maggio al 30 luglio 2023, doppio appuntamento al Palazzo delle Esposizioni. Il primo con la prima edizione di ROMA, A PORTRAIT. Festival delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri, il secondo con la carriera emblematica di Dieter KoppROMA, A PORTRAIT – a cura di Cecilia Canziani, con Francesca Campana e Giulia Gaibisso-, è la prima edizione di un progetto che trasformerà, con cadenza annuale il Palazzo delle Esposizioni in un osservatorio privilegiato sulle visioni e sulle ricerche degli artisti e degli studiosi stranieri che ogni anno trascorrono un periodo di residenza a Roma, ospiti delle Accademie e degli Istituti di Cultura che hanno sede nella capitale italiana sin dal Seicento.

ROMA, A PORTRAIT: gli organizzatori

L’esposizione è promossa da Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, Azienda Speciale Palaexpo ed è organizzata da Azienda Speciale Palaexpo, con la collaborazione di Academia Belgica, Accademia di Danimarca, Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Accademia Tedesca Roma – Villa Massimo, Accademia di Romania in Roma, Accademia d’Ungheria in Roma, American Academy in Rome, British School at Rome, Centro Ceco di Roma, Circolo Scandinavo, Forum Austriaco di Cultura, Istituto Cervantes di Roma, Istituto Polacco di Roma, Institutum Romanum Finlandiae, Istituto Svizzero, Reale Accademia di Spagna a Roma.

Gli artisti esposti

In mostra documenti e fotografie provenienti degli archivi delle Accademie ed Istituti di cultura stranieri a Roma e opere di Elvira Amor, Yasmina Benabderrahmane, Giacomo Balla, Sara Barker, Simon Callery, Jean-Baptiste Camille Corot, Catriona Gallagher, Josè Guerrero, Ernest Hébert, Benedikt Hipp, Julia Huete, SophieJung, Winifred Knights, Konstantin von Kügelgen, Jochen Lempert, Benoît Maire, Ana Mendieta, Ester Partegàs, Elise Peroi, David Schutter, Maya Schweizer, Jakob Strandgaard, Esther Boise Van Deman, William Villalongo, Hannah Villiger, Laura White.

Ciotola, 2001- olio su cartoncino telato, cm 20 x 25 – Collezione privata, Roma
Foto di Giorgio Benni

Dieter Kopp: Tradizione e libertà

Contemporaneamente Palazzo delle Esposizioni rende omaggio al pittore Dieter Kopp con una mostra che ne ripercorre gli oltre cinquanta anni di attività, curata da Giorgio Agamben. DIETER KOPP. Tradizione e libertà, è promossa dall’ Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dall’Azienda Speciale Palaexpo, prodotta e organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo. Sono esposti i paesaggi di Paros, le nature morte, Villa Balestra a Roma e altre vedute della città, gli interni, Notre-Dame, i nudi e le ciotole degli ultimi anni.

Tra assenza e presenza

«Ho vissuto a Parigi e ho frequentato assiduamente i musei, i luoghi sicuramente più meravigliosi che ci siano sulla terra», ha dichiarato l’artista, tedesco di nascita (Prien am Chiemsee, Baviera 1939 – Ardea 2022). Nel 1966, si trasferisce a Roma, legandosi profondamente all’urbe, al punto che Agamben – amico dell’artista sin dagli anni del suo arrivo nella Città Eterna – lo considera veramente romano. Per definire la pittura di Dieter Kopp, Jean Clair coniò il neologismo “adsenza”, evocando uno stato di sospensione, a metà strada tra assenza e presenza. Una pittura che il curatore vide riposta in un gesto allo stesso tempo perentorio e sfumato.

Quadri nebulosi con parvenze concrete

Al primo piano del Palazzo delle Esposizioni è esposta una selezione di circa cinquanta opere – olii, in prevalenza, su tela o su tavola, ma anche disegni realizzati con tecniche diverse soprattutto pastelli – attraverso le quali ripercorrere tutti i principali soggetti che l’artista ha esplorato con la sua pittura. La mostra è accompagnata da un catalogo a cura di Giorgio Agamben, con suoi testi, di Jean Clair e di Dieter Kopp, edizioni Quodlibet.

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About the Author: Redazione ViviCreativo

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A Roma, dal 10 maggio al 30 luglio 2023, doppio appuntamento al Palazzo delle Esposizioni. Il primo con la prima edizione di ROMA, A PORTRAIT. Festival delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri, il secondo con la carriera emblematica di Dieter KoppROMA, A PORTRAIT – a cura di Cecilia Canziani, con Francesca Campana e Giulia Gaibisso-, è la prima edizione di un progetto che trasformerà, con cadenza annuale il Palazzo delle Esposizioni in un osservatorio privilegiato sulle visioni e sulle ricerche degli artisti e degli studiosi stranieri che ogni anno trascorrono un periodo di residenza a Roma, ospiti delle Accademie e degli Istituti di Cultura che hanno sede nella capitale italiana sin dal Seicento.

ROMA, A PORTRAIT: gli organizzatori

L’esposizione è promossa da Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, Azienda Speciale Palaexpo ed è organizzata da Azienda Speciale Palaexpo, con la collaborazione di Academia Belgica, Accademia di Danimarca, Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Accademia Tedesca Roma – Villa Massimo, Accademia di Romania in Roma, Accademia d’Ungheria in Roma, American Academy in Rome, British School at Rome, Centro Ceco di Roma, Circolo Scandinavo, Forum Austriaco di Cultura, Istituto Cervantes di Roma, Istituto Polacco di Roma, Institutum Romanum Finlandiae, Istituto Svizzero, Reale Accademia di Spagna a Roma.

Gli artisti esposti

In mostra documenti e fotografie provenienti degli archivi delle Accademie ed Istituti di cultura stranieri a Roma e opere di Elvira Amor, Yasmina Benabderrahmane, Giacomo Balla, Sara Barker, Simon Callery, Jean-Baptiste Camille Corot, Catriona Gallagher, Josè Guerrero, Ernest Hébert, Benedikt Hipp, Julia Huete, SophieJung, Winifred Knights, Konstantin von Kügelgen, Jochen Lempert, Benoît Maire, Ana Mendieta, Ester Partegàs, Elise Peroi, David Schutter, Maya Schweizer, Jakob Strandgaard, Esther Boise Van Deman, William Villalongo, Hannah Villiger, Laura White.

Ciotola, 2001- olio su cartoncino telato, cm 20 x 25 – Collezione privata, Roma
Foto di Giorgio Benni

Dieter Kopp: Tradizione e libertà

Contemporaneamente Palazzo delle Esposizioni rende omaggio al pittore Dieter Kopp con una mostra che ne ripercorre gli oltre cinquanta anni di attività, curata da Giorgio Agamben. DIETER KOPP. Tradizione e libertà, è promossa dall’ Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dall’Azienda Speciale Palaexpo, prodotta e organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo. Sono esposti i paesaggi di Paros, le nature morte, Villa Balestra a Roma e altre vedute della città, gli interni, Notre-Dame, i nudi e le ciotole degli ultimi anni.

Tra assenza e presenza

«Ho vissuto a Parigi e ho frequentato assiduamente i musei, i luoghi sicuramente più meravigliosi che ci siano sulla terra», ha dichiarato l’artista, tedesco di nascita (Prien am Chiemsee, Baviera 1939 – Ardea 2022). Nel 1966, si trasferisce a Roma, legandosi profondamente all’urbe, al punto che Agamben – amico dell’artista sin dagli anni del suo arrivo nella Città Eterna – lo considera veramente romano. Per definire la pittura di Dieter Kopp, Jean Clair coniò il neologismo “adsenza”, evocando uno stato di sospensione, a metà strada tra assenza e presenza. Una pittura che il curatore vide riposta in un gesto allo stesso tempo perentorio e sfumato.

Quadri nebulosi con parvenze concrete

Al primo piano del Palazzo delle Esposizioni è esposta una selezione di circa cinquanta opere – olii, in prevalenza, su tela o su tavola, ma anche disegni realizzati con tecniche diverse soprattutto pastelli – attraverso le quali ripercorrere tutti i principali soggetti che l’artista ha esplorato con la sua pittura. La mostra è accompagnata da un catalogo a cura di Giorgio Agamben, con suoi testi, di Jean Clair e di Dieter Kopp, edizioni Quodlibet.

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