Napoli per passione, i capolavori della collezione De Vito

About the Author: Cristina Biordi

Published On: 1 Agosto 2023

Tempo stimato per la lettura: 1,1 minuti

Il Museo Granet, di Aix-en-Provence, presenta dal 15 luglio al 29 ottobre 2023 una mostra del tutto eccezionale: Naples pour passion, chefs d’oeuvre de la collection De Vito.

Questo nucleo di dipinti napoletani del Seicento è uno dei più prestigiosi al mondo sia per la ricchezza del suo contenuto che per la qualità delle opere che Giuseppe De Vito (1924 – 2015) raccolse nel corso della sua vita, divenendo uno dei maggiori specialisti dell’arte napoletana del Seicento. La quasi totalità di questa collezione è così presentata al pubblico su 700 m2, ovvero una quarantina di dipinti, nelle sale espositive temporanee del museo Granet.

La mostra evidenzia a sua volta le diverse influenze, inflessioni e innovazioni artistiche del Seicento a Napoli. E questo, attraverso un percorso organizzato in sezioni tematiche, mettendo a confronto dipinti e documenti d’archivio.

Le opere di Battistello Caracciolo o dell’enigmatico Maestro dell’Annunciazione ai pastori ti conducono a Caravaggio e allo sviluppo del naturalismo napoletano. Altri artisti come Massimo Stanzione o Micco Spadaro riecheggiano il classicismo romano ed emiliano, il colorismo veneziano o quei modelli nordeuropei che cominciarono a farsi strada dal 1630. Quanto ai generi, preparatevi alla battaglia e alla natura morta, care a pittori come Aniello Falcone o Luca Forte.

 

Foto: Francesco Fracanzano, Loth e le sue figlie, 1652

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Published On: 1 Agosto 2023

About the Author: Cristina Biordi

Tempo stimato per la lettura: 3 minuti

Il Museo Granet, di Aix-en-Provence, presenta dal 15 luglio al 29 ottobre 2023 una mostra del tutto eccezionale: Naples pour passion, chefs d’oeuvre de la collection De Vito.

Questo nucleo di dipinti napoletani del Seicento è uno dei più prestigiosi al mondo sia per la ricchezza del suo contenuto che per la qualità delle opere che Giuseppe De Vito (1924 – 2015) raccolse nel corso della sua vita, divenendo uno dei maggiori specialisti dell’arte napoletana del Seicento. La quasi totalità di questa collezione è così presentata al pubblico su 700 m2, ovvero una quarantina di dipinti, nelle sale espositive temporanee del museo Granet.

La mostra evidenzia a sua volta le diverse influenze, inflessioni e innovazioni artistiche del Seicento a Napoli. E questo, attraverso un percorso organizzato in sezioni tematiche, mettendo a confronto dipinti e documenti d’archivio.

Le opere di Battistello Caracciolo o dell’enigmatico Maestro dell’Annunciazione ai pastori ti conducono a Caravaggio e allo sviluppo del naturalismo napoletano. Altri artisti come Massimo Stanzione o Micco Spadaro riecheggiano il classicismo romano ed emiliano, il colorismo veneziano o quei modelli nordeuropei che cominciarono a farsi strada dal 1630. Quanto ai generi, preparatevi alla battaglia e alla natura morta, care a pittori come Aniello Falcone o Luca Forte.

 

Foto: Francesco Fracanzano, Loth e le sue figlie, 1652

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