Fotografi, che passione! Intervista a Lorenza Siviero e Germano Balzan

About the Author: Alessia

Published On: 10 Gennaio 2018

Tempo stimato per la lettura: 3,6 minuti

Una differenza molto importante tra il colore e la fotografia monocromatica è questa: in bianco e nero suggerisci, a colore affermi.
(Paul Outerbridge)

Fotografi si nasce o si diventa? Lo scatto perfetto nasce all’improvviso…oppure no? Abbiamo intervistato due fotografi appassionati, Lorenza Siviero e Germano Balzan che nel tempo libero si dedicano a catturare momenti, esperienze, storie…

Quando e come è nata la vostra passione per la fotografia?
LORENZA: Fin da piccola, amavo immortalare ricordi… mi regalarono presto una Kodak istantanea… sembrava di assistere ad una magia quando, dalla macchina, usciva la fotografia con impressa una immagine che si materializzava gradualmente. Da allora, la magia non è più mancata.
GERMANO: Durante gli studi universitari, ho convissuto a Padova con mio zio Valerio, grande appassionato di fotografia e musica jazz. Lo osservavo sviluppare le sue meravigliose foto in bianco e nero, mentre ascoltavamo qualche vinile di Billie Holiday o Benny Goodman. Dopo la sua prematura scomparsa, fotografare e continuare ad ascoltare i suoi dischi lo fanno sentire presente dentro di me.

Lo scatto… nasce all’improvviso? Oppure è studiato, meditato?
LORENZA: Il maggior numero di scatti sono spontanei… colgo espressioni… le rubo. Mi piace prendere in contropiede, il “mio” soggetto. Raramente è uno scatto studiato: nel mio caso, la spontaneità e l’immediatezza ne risentirebbero.
GERMANO: Nel caso della street Photography lo scatto è spesso istintivo, mentre negli altri generi di solito è studiato, nel senso che individuo un contesto interessante, studio la miglior inquadratura e setup della macchina fotografica, dopodiché attendo il momento propizio per lo scatto. Nella ritrattistica da studio, prima di scattare vi è la preparazione dell’illuminazione e lo studio del soggetto, dopodiché si inizia a scattare; in tale genere fotografico gli scatti migliori sono quasi sempre gli ultimi, quando il soggetto ormai si è abituato al contesto ed è più rilassato e spontaneo.

I maestri da cui prendete ispirazione.
LORENZA: Ci sono un paio di fotografi che amo guardare e riguardare: sfogliare le pagine dei loro libri è come compiere un meraviglioso viaggio. Uno, fra tutti, è Steve McCurry e, in genere i maestri della street photography (Henri Cartier-Bresson, Saul Leiter, Vivian Maier).
GERMANO: Steve McCurry è certamente uno dei degli artisti che più mi emozionano, Joe McNally per la sapienza nell’uso delle luci e dei flash, nel panorama italiano trovo meravigliose le geometrie ed i colori Franco Fontana.

Quali particolari vi colpiscono?
LORENZA: Le linee, le geometrie, le luci e le ombre se disegnano qualcosa di particolare… e un soggetto non in posa inserito armoniosamente nel contesto.
GERMANO: Sono molto attratto dalle linee diagonali, dalle scalinate ed in genere da elementi che si ripetono. Nella ritrattistica, mi colpiscono gli occhi.

L’abilità che vorreste avere…
LORENZA: Mi piacerebbe dare del Tu alla mia macchina fotografica. Per ora siamo al formale “Lei”. Vorrei conoscere più tecniche, senza che questo però possa snaturare l’immediatezza dello scatto.
GERMANO: più che acquisire nuove abilità, desidererei avere più tempo per fotografare. Scattare molto ed analizzare le proprie foto (sia giuste che sbagliate) è fondamentale per crescere.

Momento quiz….

La prima cosa che fai la mattina appena sveglia/o…
LORENZA: Caffè e brioche.
GERMANO: Una bella doccia calda.

Penna a sfera o matita?
LORENZA: Matita.
GERMANO: Matita.

Montagne russe: eccitante o terrificanti?
LORENZA: Eccitanti da osservare… dal basso!
GERMANO: Assolutamente eccitanti!

Quanti squilli del telefono prima di rispondere?
LORENZA: Un paio o poco più.
GERMANO: Almeno tre o quattro.

Quale parola o frase dici più spesso?
LORENZA: Oggi, adesso… ora e qui… perché no!
GERMANO: Un attimo…

Il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto?
LORENZA: Dipende dalla prospettiva da cui lo si guarda. Da quando sono “grande”, tendo a vederlo mezzo pieno.
GERMANO: la mattina è mezzo vuoto, la sera è mezzo pieno.

Come ti vedi tra 10 anni?
LORENZA: Spero di essere come il vino buono… mi cullo in questa illusione!
GERMANO: Con i capelli più bianchi, gli occhiali da lettura e un po’ più sordo…

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Published On: 10 Gennaio 2018

About the Author: Alessia

Tempo stimato per la lettura: 11 minuti

Una differenza molto importante tra il colore e la fotografia monocromatica è questa: in bianco e nero suggerisci, a colore affermi.
(Paul Outerbridge)

Fotografi si nasce o si diventa? Lo scatto perfetto nasce all’improvviso…oppure no? Abbiamo intervistato due fotografi appassionati, Lorenza Siviero e Germano Balzan che nel tempo libero si dedicano a catturare momenti, esperienze, storie…

Quando e come è nata la vostra passione per la fotografia?
LORENZA: Fin da piccola, amavo immortalare ricordi… mi regalarono presto una Kodak istantanea… sembrava di assistere ad una magia quando, dalla macchina, usciva la fotografia con impressa una immagine che si materializzava gradualmente. Da allora, la magia non è più mancata.
GERMANO: Durante gli studi universitari, ho convissuto a Padova con mio zio Valerio, grande appassionato di fotografia e musica jazz. Lo osservavo sviluppare le sue meravigliose foto in bianco e nero, mentre ascoltavamo qualche vinile di Billie Holiday o Benny Goodman. Dopo la sua prematura scomparsa, fotografare e continuare ad ascoltare i suoi dischi lo fanno sentire presente dentro di me.

Lo scatto… nasce all’improvviso? Oppure è studiato, meditato?
LORENZA: Il maggior numero di scatti sono spontanei… colgo espressioni… le rubo. Mi piace prendere in contropiede, il “mio” soggetto. Raramente è uno scatto studiato: nel mio caso, la spontaneità e l’immediatezza ne risentirebbero.
GERMANO: Nel caso della street Photography lo scatto è spesso istintivo, mentre negli altri generi di solito è studiato, nel senso che individuo un contesto interessante, studio la miglior inquadratura e setup della macchina fotografica, dopodiché attendo il momento propizio per lo scatto. Nella ritrattistica da studio, prima di scattare vi è la preparazione dell’illuminazione e lo studio del soggetto, dopodiché si inizia a scattare; in tale genere fotografico gli scatti migliori sono quasi sempre gli ultimi, quando il soggetto ormai si è abituato al contesto ed è più rilassato e spontaneo.

I maestri da cui prendete ispirazione.
LORENZA: Ci sono un paio di fotografi che amo guardare e riguardare: sfogliare le pagine dei loro libri è come compiere un meraviglioso viaggio. Uno, fra tutti, è Steve McCurry e, in genere i maestri della street photography (Henri Cartier-Bresson, Saul Leiter, Vivian Maier).
GERMANO: Steve McCurry è certamente uno dei degli artisti che più mi emozionano, Joe McNally per la sapienza nell’uso delle luci e dei flash, nel panorama italiano trovo meravigliose le geometrie ed i colori Franco Fontana.

Quali particolari vi colpiscono?
LORENZA: Le linee, le geometrie, le luci e le ombre se disegnano qualcosa di particolare… e un soggetto non in posa inserito armoniosamente nel contesto.
GERMANO: Sono molto attratto dalle linee diagonali, dalle scalinate ed in genere da elementi che si ripetono. Nella ritrattistica, mi colpiscono gli occhi.

L’abilità che vorreste avere…
LORENZA: Mi piacerebbe dare del Tu alla mia macchina fotografica. Per ora siamo al formale “Lei”. Vorrei conoscere più tecniche, senza che questo però possa snaturare l’immediatezza dello scatto.
GERMANO: più che acquisire nuove abilità, desidererei avere più tempo per fotografare. Scattare molto ed analizzare le proprie foto (sia giuste che sbagliate) è fondamentale per crescere.

Momento quiz….

La prima cosa che fai la mattina appena sveglia/o…
LORENZA: Caffè e brioche.
GERMANO: Una bella doccia calda.

Penna a sfera o matita?
LORENZA: Matita.
GERMANO: Matita.

Montagne russe: eccitante o terrificanti?
LORENZA: Eccitanti da osservare… dal basso!
GERMANO: Assolutamente eccitanti!

Quanti squilli del telefono prima di rispondere?
LORENZA: Un paio o poco più.
GERMANO: Almeno tre o quattro.

Quale parola o frase dici più spesso?
LORENZA: Oggi, adesso… ora e qui… perché no!
GERMANO: Un attimo…

Il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto?
LORENZA: Dipende dalla prospettiva da cui lo si guarda. Da quando sono “grande”, tendo a vederlo mezzo pieno.
GERMANO: la mattina è mezzo vuoto, la sera è mezzo pieno.

Come ti vedi tra 10 anni?
LORENZA: Spero di essere come il vino buono… mi cullo in questa illusione!
GERMANO: Con i capelli più bianchi, gli occhiali da lettura e un po’ più sordo…

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