Alice Pasquini e il CVTà Street Fest 2019

About the Author: Alessia

Published On: 21 Giugno 2019

Tempo stimato per la lettura: 8 minuti

Si è da poco conclusa la CVTÀ STREET FEST 2019 che ha visto quest’anno cimentarsi sulle mura di palazzi del Paese di Civitacampomarano artisti italiani e internazionali, prescelti dalla Pro Loco, ideatrice e organizzatrice della manifestazione, con la direzione artistica di Alice Pasquini.

“Sono arrivata a Civita alcuni anni fa per una coincidenza. Ero a New York quando ho ricevuto l’invito dalla Pro Loco del paese per dipingere lì, ma ciò che l’autrice dell’email non sapeva è che mio nonno era nato e cresciuto a Civita. Così, quando sono arrivata, sono riaffiorati in me i ricordi di quando ero bambina. Soprattutto la commozione è stata vedere la resistenza di queste persone che continuano a vivere fuori dal mondo, senza abbandonare le loro radici. Ho dipinto sulle vecchie porte e sui muri delle case abbandonate le scene di vita di un tempo. Dopo il mio passaggio a Civita si sono cominciati a vedere i primi turisti. È nata da qui l’idea del festival, l’arte urbana che aiuta a risollevare l’economia del paese, ma soprattutto fornisce una prospettiva di vita agli abitanti per contrastare lo spopolamento che ha investito la regione negli ultimi decenni.
L’arte, la pittura, la volontà, le idee possono smuovere e sensibilizzare le coscienze. L’obiettivo è stabilire un legame con le radici culturali del luogo con un approccio e uno sguardo contemporanei. Oltre alle performance artistiche realizziamo workshop con lo scopo di divulgare l’abilità artigianale del posto, le specialità culinarie, l’arte del ricamo. Una sfida, all’inizio senza sponsor. Siamo partiti da quello che avevamo, dalle nostre possibilità. Ora siamo alla quarta edizione. Il festival è cresciuto moltissimo nel corso degli anni. È incredibile vedere quanto l’arte possa ‘fare’ anche in luoghi del genere”.

Queste le parole di Alice Pasquini, artista italiana, una delle poche donne attive nell’ambito della Street Art. Laureata all’Accademia di Belle Arti di Roma, è inserita, con pochi altri street artist, nell’Enciclopedia Treccani. Seguitissima sui social, nel corso della sua carriera ha realizzato opere sui muri di Parigi, Amsterdam, Londra, Berlino, Oslo, Mosca, New York, Buenos Aires, Melbourne, Singapore.

Era il 2014 quando Alice ha ricevuto un invito dalla Pro Loco di questo Paesino con sole 400 anime che stava vedendo diminuire, se non sparire del tutto, la popolazione autoctona e in cui si chiedeva aiuto all’arte per rivitalizzare il territorio. Da allora, attraverso l’opera corale di giovani creativi provenienti da tutto il mondo e chiamati gratuitamente a fornire il proprio contributo artistico, sono stati aperti nuovi esercizi commerciali, si sono insediati alcuni nuovi nuclei familiari e decine e decine di visitatori si apprestano ogni anno a cogliere “in diretta” la fantasia grafica degli artisti e della stessa Alice, insieme alla complicità degli stessi abitanti.
Una festa di colori, suoni e sapori nei suggestivi vicoli del borgo dove visse Vincenzo Cuoco e che ispirò per il suo particolare Castello angioino Alessandro Manzoni e i luoghi dell’Innominato, ma anche un progetto di riqualificazione fortemente voluto e sostenuto dalla comunità locale e dagli abitanti del paese, che hanno scelto di mettere, e continuare a mettere, a disposizione della street art più rivoluzionaria i muri e gli angoli più ammalianti del loro comune, perché rendere l’arte viva e colorare con essa i muri e gli spazi condivisi può essere una strategia vincente, per contrastare l’abbandono e il degrado di un’Italia troppo spesso dimenticata e svilita.

L’antico borgo di Civitacampomarano, in provincia di Campobasso, è stato rivitalizzato attraverso l’opera in “real time” di alcuni degli artisti del settore più qualificati a livello internazionale. Diretto da Alice Pasquini, il CVTA’ STREET FEST, alla sua quarta edizione, ha visto cinque artisti internazionali scelti per la personalissima poetica e sensibilità per interventi ad hoc in uno dei borghi più antichi del Molise, che hanno avuto il compito di esprimere tramite la propria creatività linguaggi innovativi in dialogo con le tradizioni del luogo.

Milu Correch, un’artista di graffiti argentina nota per i suoi murales giganti che rappresentano storie e tradizioni popolari, con una particolare attenzione al folklore femminile e al ruolo della donna, la cui opera offre molti richiami all’immaginario visivo della stregoneria; Martin Whatson, artista di strada norvegese che lavora in genere con la tecnica dello stencil per realizzare grandissimi muri, con figure spesso in bianco e nero ma dalle quali escono colori particolari che ricordano i graffiti, che ha cercato, attraverso tali cromatismi, di coniugare tradizione e modernità;
Add Fuel, alias Diogo Machado, artista visuale e illustratore portoghese che realizza dei muri utilizzando gli azulejos della tradizione ma con una sorpresa che rivisita la tradizione in chiave moderna – guardando dentro i motivi geometrici delle ceramiche sono infatti nascosti dei disegni contemporanei e starà all’attento osservatore analizzarne i dettagli;
Jan Vormann, artista francese che vive in Germania e da sempre lavora con i Lego. A Civita ha ricostruito le parti mancanti dei muri delle case e delle rovine con gli storici mattoncini. Un’operazione che ha coinvolto anche la popolazione, e i bambini in particolare, per tentare di ridare una nuova immagine e vita agli edifici abbandonati…
Infine lo Studio Aira, collettivo italiano che lavora con i videomapping, ha realizzato un’installazione all’interno del Castello Angioino di Civita, con laser e macchine del fumo.
È stato ricreato, in tale ambito, un nuovo stemma della città di Civita, disegnato in diretta proprio con i laser, sotto gli occhi degli spettatori, nell’area adibita alla guardia e alle sentinelle della struttura.
Presente, nel cuore storico del paese, un’installazione sonora progettata da DJ Gruff in diffusione in molti vicoli, che ha narrato racconti del territorio per così vivere la dimensione geo-storica dei luoghi calpestati.
Immancabile la presenza di Chef Rubio, in veste di reporter, che ha documentato con video e foto gli attimi più accattivanti della presa artistica di Civita.
A questo si sono uniti eventi collaterali – tra cui lo street food – che hanno visto i cittadini aprire le porte delle loro case per raccontare i piatti, cucinarli e offrirli ai visitatori, insieme a specifici corsi sulla preparazione di pietanze locali, quali i cavatelli e i cielli.
Ma anche, in collaborazione con Molise Cinema, la proiezione del corto COSÌ IN TERRA, di Pier Lorenzo Pisano, con Roberto Citran e Angelarosa Orsini, opera sulle devastazioni mentali derivate dai danni del terremoto, e il film Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità (At Eternity’s Gate) diretto da Julian Schnabel con Willem Dafoe nel ruolo del protagonista, che racconta gli ultimi e tormentati anni di Vincent Van Gogh, dalla burrascosa amicizia con Paul Gauguin, fino al colpo di pistola che lo uccise a soli 37 anni.
I live set musicali e i tour dei muri completano un programma esperienziale che ha il merito, attraverso l’espressività artistica volontaria, di ripopolare zone geografiche del sud Italia precedentemente, per emigrazioni o degradi ambientali, abbandonate.

“Sono felice di aver rinnovato il mio apporto artistico a un’iniziativa che viene portata avanti con cuore ed entusiasmo da un’intera comunità – afferma Alice Pasquini – disposta a mettersi in gioco per veder trasformare e rinascere i luoghi natii in maniera originale e attraverso i segni di una manualità creativa, volontaria e, ci auguriamo, permanente…”

“Anche quest’anno, siamo andati in scena con la quarta edizione del Cvtá Street Fest – ha dichiarato Ylenia Carelli, presidente della Pro Loco di Civitacampomarano. Tra arte, musica e gastronomia, abbiamo previsto quattro giorni di divertimento immersi tra natura e graffiti. Non basta però raccontarlo, ma va visto direttamente: le opere in fiere degli artisti sono infatti realizzate in tempo reale, davanti agli occhi dei tanti visitatori che ogni anno ci deliziano della loro presenza e ritornano, sempre più numerosi!”
“Questa è una manifestazione che ha portato vivacità al nostro borgo – conclude Barbara Manuele, presidente dell’Associazione Culturale CivitArt – ed è una finestra che può dare visibilità ai tanti aspetti del nostro territorio”.
Non solo arte immersa in scorci e panorami unici, ma appuntamenti di musica, cinema, letteratura ed enogastronomia hanno condito la manifestazione in un’atmosfera di festa mirata a condividere e risollevare, proprio attraverso cultura e partecipazione le risorse di una parte del Molise, sebbene provato da diverse piaghe naturali di abbandono e distruzione, sempre ricca di valori.

Main sponsor di CVTÀ STREET FEST 2019 è “Peroni Cruda”.
DOVE: Civitacampomarano (Campobasso), sedi varie
DIREZIONE ARTISTICA: Alice Pasquini
ORGANIZZAZIONE: Associazione Culturale CivitArt
PATROCINI: Comune di Civitacampomarano, Pro Loco “Vincenzo Cuoco”
CON IL CONTRIBUTO DI: Pro Loco “Vincenzo Cuoco”, Comune di Civitacampomarano
MAIN SPONSOR: Peroni Cruda
BIGLIETTI: ingresso gratuito
PER INFORMAZIONI: www.cvtastreetfest.com – www.facebook.com/cvtastreetfest – cvtastreetfest@gmail.com
HASHTAG: #cvta #cvtastreetfest #helpcivita

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Published On: 21 Giugno 2019

About the Author: Alessia

Tempo stimato per la lettura: 24 minuti

Si è da poco conclusa la CVTÀ STREET FEST 2019 che ha visto quest’anno cimentarsi sulle mura di palazzi del Paese di Civitacampomarano artisti italiani e internazionali, prescelti dalla Pro Loco, ideatrice e organizzatrice della manifestazione, con la direzione artistica di Alice Pasquini.

“Sono arrivata a Civita alcuni anni fa per una coincidenza. Ero a New York quando ho ricevuto l’invito dalla Pro Loco del paese per dipingere lì, ma ciò che l’autrice dell’email non sapeva è che mio nonno era nato e cresciuto a Civita. Così, quando sono arrivata, sono riaffiorati in me i ricordi di quando ero bambina. Soprattutto la commozione è stata vedere la resistenza di queste persone che continuano a vivere fuori dal mondo, senza abbandonare le loro radici. Ho dipinto sulle vecchie porte e sui muri delle case abbandonate le scene di vita di un tempo. Dopo il mio passaggio a Civita si sono cominciati a vedere i primi turisti. È nata da qui l’idea del festival, l’arte urbana che aiuta a risollevare l’economia del paese, ma soprattutto fornisce una prospettiva di vita agli abitanti per contrastare lo spopolamento che ha investito la regione negli ultimi decenni.
L’arte, la pittura, la volontà, le idee possono smuovere e sensibilizzare le coscienze. L’obiettivo è stabilire un legame con le radici culturali del luogo con un approccio e uno sguardo contemporanei. Oltre alle performance artistiche realizziamo workshop con lo scopo di divulgare l’abilità artigianale del posto, le specialità culinarie, l’arte del ricamo. Una sfida, all’inizio senza sponsor. Siamo partiti da quello che avevamo, dalle nostre possibilità. Ora siamo alla quarta edizione. Il festival è cresciuto moltissimo nel corso degli anni. È incredibile vedere quanto l’arte possa ‘fare’ anche in luoghi del genere”.

Queste le parole di Alice Pasquini, artista italiana, una delle poche donne attive nell’ambito della Street Art. Laureata all’Accademia di Belle Arti di Roma, è inserita, con pochi altri street artist, nell’Enciclopedia Treccani. Seguitissima sui social, nel corso della sua carriera ha realizzato opere sui muri di Parigi, Amsterdam, Londra, Berlino, Oslo, Mosca, New York, Buenos Aires, Melbourne, Singapore.

Era il 2014 quando Alice ha ricevuto un invito dalla Pro Loco di questo Paesino con sole 400 anime che stava vedendo diminuire, se non sparire del tutto, la popolazione autoctona e in cui si chiedeva aiuto all’arte per rivitalizzare il territorio. Da allora, attraverso l’opera corale di giovani creativi provenienti da tutto il mondo e chiamati gratuitamente a fornire il proprio contributo artistico, sono stati aperti nuovi esercizi commerciali, si sono insediati alcuni nuovi nuclei familiari e decine e decine di visitatori si apprestano ogni anno a cogliere “in diretta” la fantasia grafica degli artisti e della stessa Alice, insieme alla complicità degli stessi abitanti.
Una festa di colori, suoni e sapori nei suggestivi vicoli del borgo dove visse Vincenzo Cuoco e che ispirò per il suo particolare Castello angioino Alessandro Manzoni e i luoghi dell’Innominato, ma anche un progetto di riqualificazione fortemente voluto e sostenuto dalla comunità locale e dagli abitanti del paese, che hanno scelto di mettere, e continuare a mettere, a disposizione della street art più rivoluzionaria i muri e gli angoli più ammalianti del loro comune, perché rendere l’arte viva e colorare con essa i muri e gli spazi condivisi può essere una strategia vincente, per contrastare l’abbandono e il degrado di un’Italia troppo spesso dimenticata e svilita.

L’antico borgo di Civitacampomarano, in provincia di Campobasso, è stato rivitalizzato attraverso l’opera in “real time” di alcuni degli artisti del settore più qualificati a livello internazionale. Diretto da Alice Pasquini, il CVTA’ STREET FEST, alla sua quarta edizione, ha visto cinque artisti internazionali scelti per la personalissima poetica e sensibilità per interventi ad hoc in uno dei borghi più antichi del Molise, che hanno avuto il compito di esprimere tramite la propria creatività linguaggi innovativi in dialogo con le tradizioni del luogo.

Milu Correch, un’artista di graffiti argentina nota per i suoi murales giganti che rappresentano storie e tradizioni popolari, con una particolare attenzione al folklore femminile e al ruolo della donna, la cui opera offre molti richiami all’immaginario visivo della stregoneria; Martin Whatson, artista di strada norvegese che lavora in genere con la tecnica dello stencil per realizzare grandissimi muri, con figure spesso in bianco e nero ma dalle quali escono colori particolari che ricordano i graffiti, che ha cercato, attraverso tali cromatismi, di coniugare tradizione e modernità;
Add Fuel, alias Diogo Machado, artista visuale e illustratore portoghese che realizza dei muri utilizzando gli azulejos della tradizione ma con una sorpresa che rivisita la tradizione in chiave moderna – guardando dentro i motivi geometrici delle ceramiche sono infatti nascosti dei disegni contemporanei e starà all’attento osservatore analizzarne i dettagli;
Jan Vormann, artista francese che vive in Germania e da sempre lavora con i Lego. A Civita ha ricostruito le parti mancanti dei muri delle case e delle rovine con gli storici mattoncini. Un’operazione che ha coinvolto anche la popolazione, e i bambini in particolare, per tentare di ridare una nuova immagine e vita agli edifici abbandonati…
Infine lo Studio Aira, collettivo italiano che lavora con i videomapping, ha realizzato un’installazione all’interno del Castello Angioino di Civita, con laser e macchine del fumo.
È stato ricreato, in tale ambito, un nuovo stemma della città di Civita, disegnato in diretta proprio con i laser, sotto gli occhi degli spettatori, nell’area adibita alla guardia e alle sentinelle della struttura.
Presente, nel cuore storico del paese, un’installazione sonora progettata da DJ Gruff in diffusione in molti vicoli, che ha narrato racconti del territorio per così vivere la dimensione geo-storica dei luoghi calpestati.
Immancabile la presenza di Chef Rubio, in veste di reporter, che ha documentato con video e foto gli attimi più accattivanti della presa artistica di Civita.
A questo si sono uniti eventi collaterali – tra cui lo street food – che hanno visto i cittadini aprire le porte delle loro case per raccontare i piatti, cucinarli e offrirli ai visitatori, insieme a specifici corsi sulla preparazione di pietanze locali, quali i cavatelli e i cielli.
Ma anche, in collaborazione con Molise Cinema, la proiezione del corto COSÌ IN TERRA, di Pier Lorenzo Pisano, con Roberto Citran e Angelarosa Orsini, opera sulle devastazioni mentali derivate dai danni del terremoto, e il film Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità (At Eternity’s Gate) diretto da Julian Schnabel con Willem Dafoe nel ruolo del protagonista, che racconta gli ultimi e tormentati anni di Vincent Van Gogh, dalla burrascosa amicizia con Paul Gauguin, fino al colpo di pistola che lo uccise a soli 37 anni.
I live set musicali e i tour dei muri completano un programma esperienziale che ha il merito, attraverso l’espressività artistica volontaria, di ripopolare zone geografiche del sud Italia precedentemente, per emigrazioni o degradi ambientali, abbandonate.

“Sono felice di aver rinnovato il mio apporto artistico a un’iniziativa che viene portata avanti con cuore ed entusiasmo da un’intera comunità – afferma Alice Pasquini – disposta a mettersi in gioco per veder trasformare e rinascere i luoghi natii in maniera originale e attraverso i segni di una manualità creativa, volontaria e, ci auguriamo, permanente…”

“Anche quest’anno, siamo andati in scena con la quarta edizione del Cvtá Street Fest – ha dichiarato Ylenia Carelli, presidente della Pro Loco di Civitacampomarano. Tra arte, musica e gastronomia, abbiamo previsto quattro giorni di divertimento immersi tra natura e graffiti. Non basta però raccontarlo, ma va visto direttamente: le opere in fiere degli artisti sono infatti realizzate in tempo reale, davanti agli occhi dei tanti visitatori che ogni anno ci deliziano della loro presenza e ritornano, sempre più numerosi!”
“Questa è una manifestazione che ha portato vivacità al nostro borgo – conclude Barbara Manuele, presidente dell’Associazione Culturale CivitArt – ed è una finestra che può dare visibilità ai tanti aspetti del nostro territorio”.
Non solo arte immersa in scorci e panorami unici, ma appuntamenti di musica, cinema, letteratura ed enogastronomia hanno condito la manifestazione in un’atmosfera di festa mirata a condividere e risollevare, proprio attraverso cultura e partecipazione le risorse di una parte del Molise, sebbene provato da diverse piaghe naturali di abbandono e distruzione, sempre ricca di valori.

Main sponsor di CVTÀ STREET FEST 2019 è “Peroni Cruda”.
DOVE: Civitacampomarano (Campobasso), sedi varie
DIREZIONE ARTISTICA: Alice Pasquini
ORGANIZZAZIONE: Associazione Culturale CivitArt
PATROCINI: Comune di Civitacampomarano, Pro Loco “Vincenzo Cuoco”
CON IL CONTRIBUTO DI: Pro Loco “Vincenzo Cuoco”, Comune di Civitacampomarano
MAIN SPONSOR: Peroni Cruda
BIGLIETTI: ingresso gratuito
PER INFORMAZIONI: www.cvtastreetfest.com – www.facebook.com/cvtastreetfest – cvtastreetfest@gmail.com
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