Intervista Sara Zanin, direttrice galleria Z2O

About the Author: Redazione ViviCreativo

Galleria Sara Zanin
Published On: 31 Luglio 2015

Tempo stimato per la lettura: 2,9 minuti

Per ViviCreativo abbiamo oggi il piacere di intervistare Sara Zanin, giovane ed affermata storica dell’arte romana, titolare e direttrice della Galleria Z2O.

Ciao Sara, per rompere il ghiaccio e permettere ai nostri lettori di conoscerti meglio, puoi dirci da dove ha origine questa passione per l’arte?

Fin da piccola ho sempre avuto una passione per l’arte contemporanea; mi ricordo la mia prima biennale nel 1986 con delle opere spettacolari di Isamu Noguchi e il mio primo viaggio con amici nel 1992 a Documenta IX curata da Jan Hoet.
Da qui è stato naturale intraprendere Lettere, alla Sapienza, con indirizzo Storia dell’arte Contemporanea, lavorare nel museo dell’Università e proseguire gli studi con la specializzazione in arte contemporanea a Siena.

Quando hai deciso di aprire una galleria tutta tua? Perché?

Ho avuto la grande opportunità di lavorare in un’importante collezione privata che mi ha permesso di  frequentare le più importanti fiere internazionali e avere  contatti diretti  con le gallerie e artisti stranieri e non. Da subito ho capito che quello era il mio mondo.

 Quali sono i prossimi progetti della galleria Z2O?

La mostra che inaugurerà a settembre è la seconda di  un ciclo dal titolo Entrenous, mostre in cui sono coinvolti artisti di differenti generazioni all’interno di uno spazio condiviso. La prima è stata con Pier Paolo Calzolari e Marco Maria Giuseppe Scifo. Il 21 settembre inaugureremo la seconda con protagonisti  HIDETOSHI NAGASAWA e MICHELE GUIDO.  Il dialogo tra artisti giovani e artisti storici è sicuramente un aspetto a cui sono molto interessata.

Qual è stata la più grande soddisfazione da quando hai aperto la galleria?

Aver visto  i miei artisti selezionati  dal MAXXI o dalla collezione Maramotti  per importanti mostre

Quali sono le difficoltà del fare cultura in Italia e soprattutto a Roma?

Mancanza di soldi e di una adeguata amministrazione. I musei non hanno fondi per le mostre e tanto meno per le acquisizioni e non si promuove a sufficienza la giovane arte italiana.

Qual è secondo te il futuro dell’arte in Italia?

Cercare di coinvolgere capitali privati, agevolati da giuste norme sugli sgravi fiscali, a promuovere e supportare l’arte contemporanea con fondazioni simili al modello della Dia Art Foundation a New York.

Cosa ne pensi delle nuove tecnologie utilizzate nel campo artistico, come ad esempio Ibeacon? Nella tua galleria prevedi di usare strumenti tecnologici simili?

Credo che sia un ottimo sistema per consapevolizzare la fruizione dell’arte contemporanea. E’  fondamentale sensibilizzare e avvicinare sempre di più  l’arte contemporanea ad un pubblico che non sia solo quello di addetto ai lavori.

Qual è per te l’importanza dei social network nel tuo lavoro?

Sicuramente è fondamentale essere e far parte di una rete globale ma le relazioni umane sono ancora la parte predominante del mio lavoro.

Concludiamo con un po’ di sana pubblicità: perché un romano o un turista dovrebbe venire a visitare la Galleria Z20? Cosa la contraddistingue rispetto a tutte le altre?

Mostre di alto livello, altissima sensibilità e grande ricerca…e poi è a due passi da piazza Navona.

In foto uno scatto dell’ultima mostra della Galleria Z2O: Inesistenze di Francesco Lauretta.

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Ciao Sara, per rompere il ghiaccio e permettere ai nostri lettori di conoscerti meglio, puoi dirci da dove ha origine questa passione per l’arte?

Fin da piccola ho sempre avuto una passione per l’arte contemporanea; mi ricordo la mia prima biennale nel 1986 con delle opere spettacolari di Isamu Noguchi e il mio primo viaggio con amici nel 1992 a Documenta IX curata da Jan Hoet.
Da qui è stato naturale intraprendere Lettere, alla Sapienza, con indirizzo Storia dell’arte Contemporanea, lavorare nel museo dell’Università e proseguire gli studi con la specializzazione in arte contemporanea a Siena.

Quando hai deciso di aprire una galleria tutta tua? Perché?

Ho avuto la grande opportunità di lavorare in un’importante collezione privata che mi ha permesso di  frequentare le più importanti fiere internazionali e avere  contatti diretti  con le gallerie e artisti stranieri e non. Da subito ho capito che quello era il mio mondo.

 Quali sono i prossimi progetti della galleria Z2O?

La mostra che inaugurerà a settembre è la seconda di  un ciclo dal titolo Entrenous, mostre in cui sono coinvolti artisti di differenti generazioni all’interno di uno spazio condiviso. La prima è stata con Pier Paolo Calzolari e Marco Maria Giuseppe Scifo. Il 21 settembre inaugureremo la seconda con protagonisti  HIDETOSHI NAGASAWA e MICHELE GUIDO.  Il dialogo tra artisti giovani e artisti storici è sicuramente un aspetto a cui sono molto interessata.

Qual è stata la più grande soddisfazione da quando hai aperto la galleria?

Aver visto  i miei artisti selezionati  dal MAXXI o dalla collezione Maramotti  per importanti mostre

Quali sono le difficoltà del fare cultura in Italia e soprattutto a Roma?

Mancanza di soldi e di una adeguata amministrazione. I musei non hanno fondi per le mostre e tanto meno per le acquisizioni e non si promuove a sufficienza la giovane arte italiana.

Qual è secondo te il futuro dell’arte in Italia?

Cercare di coinvolgere capitali privati, agevolati da giuste norme sugli sgravi fiscali, a promuovere e supportare l’arte contemporanea con fondazioni simili al modello della Dia Art Foundation a New York.

Cosa ne pensi delle nuove tecnologie utilizzate nel campo artistico, come ad esempio Ibeacon? Nella tua galleria prevedi di usare strumenti tecnologici simili?

Credo che sia un ottimo sistema per consapevolizzare la fruizione dell’arte contemporanea. E’  fondamentale sensibilizzare e avvicinare sempre di più  l’arte contemporanea ad un pubblico che non sia solo quello di addetto ai lavori.

Qual è per te l’importanza dei social network nel tuo lavoro?

Sicuramente è fondamentale essere e far parte di una rete globale ma le relazioni umane sono ancora la parte predominante del mio lavoro.

Concludiamo con un po’ di sana pubblicità: perché un romano o un turista dovrebbe venire a visitare la Galleria Z20? Cosa la contraddistingue rispetto a tutte le altre?

Mostre di alto livello, altissima sensibilità e grande ricerca…e poi è a due passi da piazza Navona.

In foto uno scatto dell’ultima mostra della Galleria Z2O: Inesistenze di Francesco Lauretta.

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